Ha mollato gli ormeggi, Edoardo Garrone. 12 anni di presidenza per la sua famiglia. Un salvataggio economico fondamentale, il primo anno, nel 2002, quando stavamo per fallire e sparire dal calcio che conta.
E per questo li ringrazieremo oggi e sempre.
Poi l’exploit delle stagioni con Marotta e Paratici, la promozione in serie A, l’ apice della qualificazione alla Champion’s: lo zenit blucerchiato, che sancì, paradossalmente, un successivo e inesorabile declino: la disaffezione del presidente, il salasso finanziario dell’incredibile retrocessione, la malattia sempre più grave di Duccio. Di tutto e, purtroppo, di più.
Dopo la morte del patriarca Riccardo, Edoardo prese la presidenza sulle sue spalle. Ma si percepiva lontano un chilometro che per lui, questo ruolo, fosse più un onere che un onore.
Tifoso sì, ma quella presenza così responsabile pesava molto a Edoardo.
Con la famiglia che non gli consentiva di investire, era palese che stavamo continuando a vivacchiare, in attesa della cessione della società.
Impresa ardua in un mondo, quello del calcio, in crisi nera, nel quale servono un sacco di soldi da spendere, spesso anche da buttare.
Arriva al suo posto Massimo Ferrero. Noi non possiamo far altro che sperare per il meglio, che sia un uomo appassionato ai nostri colori.
Ma una cosa è certa, se Edoardo reggeva la società con stress e ripetuti malumori, allora è meglio che abbia mollato.
Ferrero, 62 anni, imprenditore che opera nel cinema, è un re delle sale romane: è stato produttore di caterve di film, tra cui un sacco di pellicole del grande Maestro Assoluto Tinto Brass, La famiglia Ferrero, a quanto pare, è anche una delle maggiori esportatori di caciotte.
Insomma, tra caciotte e Tinto Brass, non c’è forse la signorilità, l’aristocrazia della famiglia Garrone.
Ma speriamo che i Ferrero siano ricchi, pieni di soldi, e che Massimo Ferrero ci faccia divertire. Non possiamo dire altro, se non augurarci che Garrone ci abbia lasciato in ottime mani, come aveva promesso.
Accendiamo dei ceri alla Madonna della Guardia: perdona tutti noi, peccatori, che abbiamo visto i film di Tinto Brass.
Passano i presidenti. Ma oggi e sempre: forza Doria!
5 commenti
concordo…per gestirla controvoglia,meglio che abbia lasciato!
Ora vediamo se l’ha ceduta ad un pazzo o se sarà in grado di gestirla, questo Ferrero non l’avevo mai sentito prima e non mi sembra uno molto in moneta, sicuramente la famiglia ha incassato ed arrivederci ai suonatori…..
Riccardo lo ringrazierò sempre, degli eredi ricorderò cavasin e adesso questo …
Oggi stesso,dopo la conferenza stampa,Ferrero,è partito per Varese per patteggiare un anno e tre mesi di reclusione per bancarotta fraudolenta!! Si,Garrone ci ha lasciato in buone mani
mi preme ricordarvi che la famiglia G si sgancia anche per la gigantesca frode fiscale, 904 milioni di euro a carico della total-erg.
in aggiunta, la stampa genovese che conta sapeva tutto. potere della dinastia Garrone, famosa famiglia massone.
detto cio’ benvenuto al “viperetta”. si ritorna in europa oppure in tribunale con i libri contabili.
meglio una fine dolorosa che un dolora senza fine! saluti dagli stati uniti. attaccato solo alla maglia.