Appuntamento con le Memorie Blucerchiate. Dopo la scomparsa di Giuseppe Recagno, lo storico tifoso Roberto ci racconta momenti indimenticabili legati alla figura dell’ex calciatore blucerchiato.
Ci sono termini, o nomi propri, che al solo evocarli realizzano una condizione improvvisa nella quale il tempo del quotidiano viene spazzato via come fosse rilanciato all’indietro in un’epoca primitiva della nostra vita nella quale i ricordi emergono come da un buco nero nel quale i contorni non sono del tutto ben definiti.
Leggo sul giornale un nome, Giuseppe Recagno, e la notizia della sua dipartita, a Varazze, all’età di 82 anni. Devo scavare un bel po’ per ricordare, pur con i margini un poco sbiaditi da diverse sfumature di luce, un giocatore, mezz’ala sinistra, che militò già nella Sampdoria nel periodo, per me, pre-arcaico, dell’era che anticipò il famoso quarto posto dei “vecchietti” di Monzeglio e Ravano.
Giocò nella formazione blucerchiata dapprima nelle giovanili (1952-1956) e quindi in prima squadra dal 1956 al 1961 fino alla fine di quel “mitico” campionato della Samp imbattuta in casa nel quale però le sue presenze non furono numerose (14 in tutto compreso il torneo 1959-1960) perché fu chiuso per l’arrivo, nel frattempo, dell’estroso biondissimo svedese Lennart “Nacka” Skoglund.
Ma si ricorderà, a futura memoria, la sua partecipazione per due reti importantissime, di quelle che, a carriera ultimata, ti possono rendere orgoglioso della tua appartenenze alla famiglia doriana. Il 29 settembre 1957, alla quarta giornata, segnò il gol che portò la Samp al successo con il Milan a San Siro (0-1, 13 p.t.). Nel girone di ritorno, alla quindicesima giornata (11/5/1958), realizzò il momentaneo pareggio (2-2, gol di Sivori 17 p.t. – Sivori 35 p.t. , Firmani 37 p.t. e Recagno 18 s.t.) prima della rete di Bolzoni (30 s.t.) che sancì il successo finale (3-2).
Momenti indimenticabili. Addio caro Recagno, custode dei ricordi della mia giovinezza quando, per me, arrivare a Marassi, partendo da Certosa, era un mezza avventura soprattutto per l’età che non aveva ancora raggiunto la doppia cifra. Con mio fratello entravamo allo stadio con occasionali “parenti” che incontravamo per la prima volta! Bei tempi andati che non tornano più.
1 commento
Ovviamente sono vecchio. Lo visto giocare e lo ricordo abbastanza bene. L’anno del quarto posto 1960-1961 era la riserva o di Ossi (Ocwirk) o di Naka (Sgoglund) non giocò molto ma quando entrava spesso faceva gol. Credo sia stato l’ultimo anno alla Sampdoria. Oggi sarebbe una mezzala completa. Era della nidiata dei Mora, Marocchi, Tomasin, Delfino e forse Grabesu che arrivavamo tutti dalla primavera.