Come preannunciato nei giorni scorsi, è in corso la trattativa per cedere al Livorno Paolo Castellini, il nostro uomo-spogliatoio e nulla più. L’esterno bresciano non gioca praticamente mai, (solo una manciata di minuti contro la Juve, contrassegnati da una discussa espulsione), ha un ingaggio alto, 500.000 euro annui: un po’ troppi per il semplice compito di tenere alto il morale dello spogliatoio. Se ne è accorto anche Osti.
Ecco che O Scio Aldo, col Livorno che tracolla, lo accoglierebbe a braccia aperte in terra labronica: sarebbe la precisa ciliegina su di una torta infarcita di letame.
L’esperto e ormai passato di cottura Castellini deciderà lunedì se accettare l’abbraccio amaranto per disputare dignitosamente gli ultimi scampoli di carriera.
In partenza anche Maticrack, alias Rodriguez. Il terzino più scadente della Pampa potrebbe essere rispedito in Sudamerica nelle prossime settimane, in una località imprecisata. L’operazione sfoltimento propugnata da Osti & C. dovrebbe completarsi nei prossimi giorni con il passaggio di Gentsoglou in una location non particolarmente glamour come La Spezia e il probabile prestito di Tozzo al Latina.
Veniamo alle trattative in entrata.
Come di consueto: vuoto cosmico.
Ieri è circolata la voce, molto improbabile, di un ritorno di Quagliarella in blucerchiato, giusto alla vigilia dell’importante match contro la Juve. La fonte è tal Paolino, giornalista di 7 Gold specializzato in questioni juventine: con un paio di frasi sibilline ha rinfocolato le speranze dei tifosi (“Quagliarella vorrebbe restare vicino a Torino e il blucerchiato gli è rimasto nel cuore“). Il giocatore, desideroso di giocarsi una chance di convocazione ai Mondiali, non trova spazio alla Juve. C’è l’interesse concreto della Lazio, che avrebbe offerto più soldi sia alla Juve che al giocatore. Ma Fabio preferirebbe la Samp e sarebbe anche disposto a ridursi un ingaggio corposo. Un messaggio nemmeno troppo velato indirizzato a Garrone. Però la Juve non vuole cederlo in prestito e chiede 8 milioni per il cartellino dell’attaccante. La dirigenza si trova di fronte ad un bivio: o accetta la proposta bianconera oppure aspetta le ultimissime ore di mercato per sperare in una riduzione della richiesta. Beh, 8 milioni Garrone non li scucirà neanche dopo una tortura da Corea del Nord. E Quagliarella sarà difficile che si abbassi l’ingaggio. Percentuale di un arrivo del vecchio Quaglia: 0,1%
Ma potrebbe esserci una terza via, prospettata ieri dal sempre informato Gianluca Di Marzio. Visto che il rendimento di Eder gol-machine, schierato da Sinisa come unica punta, sta schizzando a livelli insperati, la società potrebbe persino orientarsi sull’ingaggio di un rifinitore anziché di una prima punta. Agendo in questo modo, quindi, decadrebbe anche l’interesse per Rolando Bianchi, che suscita nei tifosi un certo scetticismo (oltre ad un certo nervoso).
Dopo l’addio di Poulsen, Sinisa avrebbe chiesto di rinforzare la fascia sinistra: il nome del giorno sarebbe il terzino sinistro del Brescia Tonci Kukoc-Petraello, 23enne nipote del grandissimo cestista dei Chicago Bulls Toni Kukoc (già ala della Benetton Treviso). Kukoc, arrivato in Lombardia a luglio dall’Hajduk, ha giocato una manciata di partite con le rondinelle, destando una buona impressione. Che diventi l’ennesimo affare sviluppato sull’asse Brescia-Genova, dopo quelli di Berardi e Juan Antonio?
1 commento
Bianchi? Doppietta. Matri? Doppietta. Amauri? Andato (menomale)
Alla fine pare che al deluso Osti l Bologna abbia offerto il Mullah Moscardelli come contropartita del mancato arrivo di Bianchi.
Osti e’ indeciso e sta aspettando le 23.59 del 31 gennaio per vedere se capita qualche occasione piu’ risparmiosa
Magari un Acquafresca, un Pellissier a fine carriera, o addirittura riportare a casa (GRATIS, e a Garrone brillano gli occhi) Pio il Vaccaro
La cosa piu’ realistica secondo me sara’ uno scambio Piozzi-Emeghara (mica Paulinho eh!)