Si fa un gran parlare di Muriel: ricordiamoci dove eravamo qualche mese fa, ci dobbiamo leccare i gomiti. Muriel è fortissimo, se è in forma è un campione.
Ma, bisogna dirlo, è sempre infortunato: la sua ancora di salvezza può essere Mihajlovic, un’ancora per la sua zavorra e per il suo culone. Bisogna affidarlo alle doti taumaturgiche di Sinisa, ai pugni di scuola serba per farlo dimagrire, per farlo tornare ad essere un atleta.
In questi giorni si susseguono le dichiarazioni.
Osti: “Ci interessa molto Muriel, il suo arrivo dipende da ciò che chiede l’Udinese”.
Muriel: “Voglio andare via da Udine, la Sampdoria è la squadra che più mi ha cercato, credo che andrò alla Samp”.
Dirigente dell’Udinese: “Muriel non ha mai detto nulla, resta un giocatore dell’Udinese”.
Caro dirigente friulano, va bene che i bagordi di questi tempi natalizi sono all’ordine del giorno, fioccano bicchieri di vino sinceri e i pensieri si fanno labili e nebulosi: ma Luis Muriel ha fatto un bel discorso articolato, concludendolo con la frase: “Vorrei andare alla Sampdoria”.
Muriel, intervistato dal giornale colombiano El Heraldo ha detto anche che la Samp gioca il miglior calcio d’Italia e che in maglia blucerchiata si troverebbe alla grande.
Bravo Luis, hai capito molto della vita.
Detto questo, l’affare è complicato: l’Udinese vuole molti soldi (forse 15 milioni), una cifra improponibile, Ferrero avrà strabuzzato gli occhi più del solito.
Muriel è la classica scommessa: giocatore di gran classe, atleticamente una bomba, quando parte in progressione ricorda addirittura il Fenomeno, ossia Ronaldo Primo.
Ma è incostante in maniera incredibile, sempre rotto, un Nicola Pozzi della nuova generazione (parlandone con affetto).
Vale la pena investire tanti milioni per il colombiano? Probabilmente no.
Dobbiamo fare i nostri conti. Come già ribadito, il talento di Murel non è in discussione, vale anche (con tutta la stima per Manolo) un paio di Gabbiadini. Ma noi abbiamo bisogno di giocatori pronti subito: dobbiamo concludere un grande campionato, un campionato che può entrare nella storia blucerchiata: non lo dimentichiamo!
4 commenti
Purtroppo temo che giocatori belli e pronti non potremo averli se non a costo di sganciare del grano pesante, mi sa perciò che inevitabilmente l’erede di Gabbiadini andrà individuato tra chi attualmente nel suo club gioca poco o nulla per scelta tecnica o per qualche guaio fisico, insomma non una bellissima prospettiva, ci toccherà confidare ancora una volta nelle capacità taumaturgiche dell’uomo di Vukovar…
Muriel è un bel giocatore, stanno valutando la
proposta dell’Udinese. Forse riusciamo a fare un grande affare di gennaio, ricordiamoci Pazzini..
La Samp non è in grado di effettuare grandi spese…..ergo Muriel a quelle cifre è improponibile. Peccato che Sinisa non “veda” Cassano (ha sicuramente le sue buone ragioni) perchè nel Parma(prima…) ha dimostrato che può essere anche un buon cannoniere. Ha tanti pregi ma ci sono anche i difetti e poi c’è sempre il fatto(non del tutto positivo) delle minestre riscaldate e dei cavalli di ritorno…. Che poi anche Pazzini verrebbe di corsa (ma non, per noi, in cambio di Okaka)E’ un bel dilemma ma io come tifoso ho fiducia nel manico di chi dirige il traffico…. BUON ANNO A TUTTI!
Muriel è già uno o due passi avanti rispetto a un Correa: quest’ultimo, sebbene molto accreditato, fa ancora parte delle promesse, mentre Muriel è considerato un campione sicuro. Il vero fuoriclasse a cui guardiamo dell’Udinese non è comunque Muriel, bensì Pozzo: la Sampdoria di Ferrero ha un unico modo per vivere e sopravvivere, che è fare come loro, con continue operazioni scopo plusvalenza su giocatori giovani. Godi delle loro prestazioni per qualche anno poi li vendi presumibilmente meglio di come li hai presi. Certo sono inevitabilmente delle “scommesse”… però anche da dire che la certezza molto onerosa del nostro ultimo mercato si chiama Bergessio, che per tutto il mondo del calcio questa estate era l’operazione più fruttuosa e intelligente del mercato.