Riceviamo a pubblichiamo la lettera del grande tifoso doriano Roberto, già autore sulle pagine del Lavoro della “Rametta Blucerchiata”.
Quando ho sentito la notizia al Telegiornale ho pensato ad una sola cosa: scrivere una lettera al Presidente Ferrero.
Roberto Mancini all’Inter può voler dire che la società giustamente ambita da Sinisa Mihajlovic dovrebbe attenderlo ancora per almeno due anni, o forse più.
E allora, caro romano che guida la nostra amata Sampdoria, è necessario che sappia una cosa assai importante. Ho letto che Lei non vuole perdere soldi nel calcio. E’ cosa legittima. E inoltre che per sopravvivere c’è solo un modo: autofinanziarsi. Vero.
Ma consideri anche che, nella vita, i treni giusti passano una sola volta e che la “gloria” per una persona ambiziosa non è un bene effimero.
Uno di questi convogli era transitato per la Genova blucerchiata appena qualche anno fa. Era il 2010 e la dirigenza dell’epoca, alquanto “orba”, non l’ha riconosciuto nella sua valenza o quantomeno ha fatto finta di non vederlo con grave danno, in particolar modo economico, oltre che decisivo, in negativo, per le “magnifiche sorti e progressive” della Samp.
La squadra di Cassano e Pazzini, con qualche rinforzo adeguato, avrebbe fatto sfracelli, ne sono certo, oltre ad evitare l’eliminazione ai preliminari di Champions che viceversa ha portato allo scriteriato smantellamento e quindi all’inopinata e fallimentare retrocessione.
Ora sento che l’occasione si può ripetere e chiedo a Lei, simpatico Presidente, di non cedere, a giugno, alle varie lusinghe e sirene che un po’ dappertutto faranno sentire le loro voci ammaliatrici e si tenga stretti, oltre ovviamente al “migliore allenatore d’Italia”, i vari Okaka, Gabbiadini, Soriano, Obiang, tutti i più bravi, insomma. Ma non basta.
Se farà uno sforzo per abbellire ancora di più la rosa con qualche acquisto da “prima pagina” non se ne pentirà perché potrà verificare come questa squadra, con un altro anno di amalgama ed esperienza, potrà fare grandi cose ed arrivare a traguardi al momento inimmaginabili.
Lei che è un uomo di spettacolo, e lo dimostra con l’atteggiamento che infonde nella sua partecipazione “colorata” al mondo del calcio, pensi a cosa potrebbe succedere se arrivasse un altro scudetto dalle nostre parti!
Oltre al risvolto finanziario. Fantasie? Non credo.
Nel calcio italiano attuale ho capito che per arrivare al successo è necessario e imprescindibile essere “squadra”, in tutti i sensi, e la Samp lo è come poche.
E quindi è inevitabile pensare che con un’ ulteriore elevazione dell’ asticella il miracolo potrebbe veramente compiersi. Presidente Ferrero, se è nelle Sue corde, segua il mio consiglio. Non capitano due volte fortune come questa. Se Lei riuscirà ad amare la Samp e Genova come è il mio sentimento per Roma allora si potranno fare grandi cose.
Ho cominciato ad essere legato sentimentalmente alla “Caput Mundi” quando mia madre mi raccontò del suo viaggio di nozze, nel 1943, in riva al Tevere. E mi rivelava le sue emozioni nell’indicare i luoghi dell’allora frequentazione capitolina come la Pensione in Via Nazionale ed il ristorantino di Piazza Esedra con cui andava a cena in compagnia di mio padre, novelli sposi in attesa del loro futuro.
Per me Roma da allora è diventata una città d’amore, come un fatto ancestrale, ed è come se anch’io avessi vissuto, in traslazione, quei momenti magici. Ed allora, quasi fossi un Suo concittadino, mi permetto di dirLe, Caro Presidente, parafrasando Rugantino, “Massimo, ce semo aiutame tu, io nun te dico niente, Massimo, ma…..oggi cho bisogno de te e quanno tu te ce metti ste cose le combini bene…….”
5 commenti
Bella lettera, condivido, anche da doriano che abita a Roma. Su Scudetto sarei molto cauto, ma l’asticella si può alzare, al contrario di come fu non fu fatto, direi scelleratamente, nella stagione della Champions. Vedremo cosa avrà in mente er sor Ferrero. Avanti Sampdoria!
Devo intervenire su me stesso per un fatto non di “programma” ma esclusivanente passeggero. Dall’inizio del campionato si parla della Samp come di squadra rivelazione. Con grande merito. Quasi nessuno accenna agli “altri” ma c’è un fatto che mi disturba non poco. Se non battiamo il Cesena “quelli” fanno il sorpasso(non si ripeterà una nuova….Empoli) e la cosa non sarebbe certo piacevole. Anche perchè la settimana seguente avremo il Napoli a Marassi e loro andranno a Cesena. Potrebbe essere una delle (poche)battaglie che ogni tanto vincono, perdendo poi regolarmente la guerra, però, al momento, sarebbe abbastanza amareggiante. Che ne dite?
prima o poi molleranno…secondo me viaggiano ampiamente al di sopra delle loro possibilità…vittorie come a Parma e Chievo sono state ampiamente fortunate…per non parlare del pareggio di Cagliari…noi siamo solidi,se gira male la sfanghiamo…su di loro ho seri dubbi…
Bella lettera di Roberto! Questi calcoli sono difficili da fare, ogni partita è diversa. Stiamo facendo un gran campionato noi, ma anche il genoa, soprattutto per culo! Noi dobbiamo puntare in alto senza pensare ai diversamente cugini… Cmq alla fine penso che saremo davanti noi
un invito a parlare di meno e fare piu’ fatti a:
– Ferrero (visto che Garrone sta ancora pagando di tasca sua)
– Sinisa (non diventare schiavo del tuo ego!)
– Pagliari, agente Gabbiadini (non e’ da nazionale, e lo sanno tutti)
– Okaka (bisogna fare anche i goals)
– Romero (sei distratto di natura)
detto questo, forza magica Samp!