Una premessa: martedì scorso ero all’Olimpico a vedere Roma-Bayern Monaco e ho avuto lo stesso pensiero del nostro tattico De Leo (intervistato da un giornale cittadino) su come affrontare la squadra più forte del campionato: la Roma gioca il miglior calcio d’italia ma pressandola in avanti, in modo da impedirle di ragionare nel possesso e di giocare in velocità, avremmo potuto metterla in difficoltà.
Certo, ci manca la qualità del Bayer per colpire l’avversario, ma alla vigilia eravamo tutti convinti che la nostra Sampdoria avrebbe giocato una partita gagliarda.
Loro si presentano a Marassi per riscattare i sette goal presi dal Bayern, noi siamo ancora arrabbiati per la vittoria sciupata a Cagliari.
Una partita che vede dunque due squadre con le stesse motivazioni, gli stessi moduli e la stessa filosofia.
Noi manteniamo il 4-3-3 con Romero in porta, De Silvestri a destra, centrali Gastaldello e Romagnoli, a sinistra il rientrante Regini; centrocampo a 3 con Palombo davanti alla difesa, Soriano a destra ed Obiang a sinistra; davanti confermata la nostra triade: Eder a sinistra, Gabbiadini a destra ed Okaka centrale.
La Roma risponde con il suo modulo 4-3-3 e con un turnover dovuto alle fatiche di coppa ed ai tanti infortuni: in porta De Sanctis, difesa a 4 con Torosidis terzino destro, centrali Astori e Yanga Mbiwa e terzino sinistro Holebas; centrocampo a 3 con De Rossi centrale, Florenzi mezzala destra e Nainggolan mezzala sinistra; Gervinho a sinistra, Totti centrale e Ljajic a destra.
La partita inizia subito con un gran possesso palla della Roma.
Noi rispondiamo con un pressing molto offensivo, siamo aggressivi e cerchiamo di togliere le loro linee di passaggio in profondità con una pressione di Okaka, Obiang, Gabbiadini ed Eder a turno sulla prima giocata di De Rossi.
Il giocatore che principalmente lavora su De Rossi è Okaka, mentre gli esterni offensivi rientrano larghi per dare il raddoppio sugli attaccanti esterni della Roma e sugli inserimenti dei terzini da dietro.
Facciamo un grande lavoro in fase di non possesso. Con ottime coperture rientriamo tutti dietro la linea della palla e la Roma non riesce a trovare varchi.
Noi nella fase di non possesso ci schieriamo con un 4-5-1: Gastaldello esce spesso su Totti che come “falso nueve” avanza centralmente per aprire varchi dietro di lui, per gli inserimenti ed i tagli centrali di Gervinho e Ljajic.
Gervinho parte da sinistra giocando a piede invertito per arrivare al tiro sul suo piede su questi inserimenti.
In avanti i loro attaccanti si muovono molto per non dare riferimenti alla nostra difesa.
La nostra fase di possesso prevede una ricerca costante dell’ampiezza, soprattutto quando riusciamo ad iniziare la costruzione da dietro con le mezzali che si allargano per poi tagliare centralmente. Le nostre punte giocano dentro il campo e con l’inserimento dei terzini proviamo a mettere in difficoltà i giallorossi sulle fasce, dove i loro attaccanti sono “pigri” nel rientrare. In alternativa cerchiamo anche il gioco tra le linee con gli inserimenti di Obiang e Soriano.
Davvero ottima la prova di Okaka che centralmente chiama “fuori” i due centrali della Roma permettendoci di provare a servire Eder e Gabbiadini sui tagli centrali.
In fase di non possesso la Roma si dispone con una specie di 4-2-3-1 con Florenzi che inizialmente pressa Palombo ad inizio azione, mentre De Rossi e Nainggolan stringono in mezzo per poi rientrare come mezze ali.
La partita è intensa, dal ritmo altissimo, ma risulta bloccata nella fase offensiva per merito dell’ottimo lavoro in fase di non possesso delle 2 squadre.
Al 30′ c’è la prima grossa occasione per la Roma: Gervinho effettua un movimento incontro per poi girare a mezzaluna davanti a Gastaldello. Filtrante di Astori sulla profondità centrale, la nostra difesa è troppo larga e viene infilata dell’ivoriano che fortunatamente colpisce il palo.
Un amico di Roma mi ricordava che ogni partita prima di far un goal Gervinho ne deve sabagliare almeno tre… una è andata!
Possesso palla per la Roma. La gara è avara di emozioni ma bellissima e intensa: noi siamo tosti e non molliamo un centimetro, effettuiamo una pressione individuale paurosa: andiamo ai 100 km/h e riusciamo a non farli ragionare.
Iniziamo il secondo tempo sulla falsa riga del primo ma la Roma incomincia a premere sull’acceleratore: dopo pochi minuti Gervinho prova a sorprenderci con un’azione individuale ma Romero è attento e para.
La partita rimane bloccata, alla distanza calano anche un po’ le energie e la Samp difende troppo bassa. Fortunatamente siamo pericolosi nelle ripartenze con una Roma sbilanciata.
E così il nostro lider maximo Sinisa, dopo un dialogo continuo con il nostro tattico De Leo, vara il cambio modulo.
Dal 57′ del primo tempo passiamo al 4-4-2 con Palombo ed Obiang centrali, Eder esterno sinistro e Soriano esterno destro (con possibilità di inserirsi centralmente). Gabbiadini pressa De Rossi e Okaka gioca in pressione sui due centrali difensivi: proviamo così a giocare in ripartenza.
E veniamo premiati subito con un’occasione d’oro, su una percussione centrale di Soriano e conclusa debolmente dal limite dell’area da Obiang.
Al 68′ cambiamo un ottimo Regini con Mesbah ed un minuto dopo Okaka si divora un goal sulla linea di porta su un calcio piazzato battuto da Gabbiadini.
Al 72′ la Roma sostituisce Ljajic con Pjanic, che si posiziona a destra nell’attacco a tre giallorosso con possibilità di giocare tra le linee.
Al 75′ minuto ancora un’occasione incredibilmente sciupata da Gastaldello su calcio piazzato: blocco di Okaka, ma il capitano calcia incredibilmente fuori.
Al 78′ esce Totti per Destro che si posiziona al centro dell’attacco.
L’occasione più bella e nitida della partita arriva all’81’, su un’ottima azione corale della Roma: Pjanic si allarga sulla destra, Torosidis si sovrappone davanti a lui e mentre Mesbah segue Pjanic la palla arriva a Torosidis che crossa al volo in mezzo all’area. Durante l’azione Romagnoli si era staccato in pressione su Nainggolan lasciando la zona centrale scoperta. De Silvestri ritarda la chiusura in diagonale lasciando Gastaldello in mezzo a due e quindi Florenzi arriva indisturbato a colpire di testa sul cross di Torosidis: Romero si sveglia e compie un intervento prodigioso.
All’82’ ci proteggiamo con l’uscita di Eder per Rizzo, Soriano passa a sinistra e Rizzo si posiziona a destra. La Roma risponde con Iturbe per Florenzi, mentre Pjanic si posiziona a centrocampo.
Non succede più nulla e finisce così una bella partita nella quale abbiamo perso nettamente sul piano possesso palla: 63% contro il nostro 37%. Una statistica che non offusca la nostra prova gagliarda e tenace: abbiamo tenuto testa alla miglior squadra d’italia rispondendo colpo su colpo.
Ci siamo anche noi come protagonisti in questo campionato. Se la testa funziona le gambe vanno veloci, continuiamo così!
7 commenti
Ciao Carlo, mi potresti spiegare il motivo per il quale Regini e’ piu’ efficace e continuo di De Silvestri in fase di spinta? Questione di equilibrio complessivo della squadra o di caratteristiche delle coppie che agiscono sulle fasce (Obiang- Eder danno piu’ garanzie di copertura rispetto a Soriano-Gabbiadini) ? Secondo te il turno di Bergessio da titolare, per il tipo di difesa avversaria, arrivera’ mercoledi’ a Milano o domenica con la Fiorentina?
Per la partita con la roma ti rispondo perchè de silvestri davanti aveva gervinho che stava molto alto e l’aiuto di gabbiadini era meno veloce di quello di eder. Regini di fronte aveva liajic che giocava spesso “dentro il campo”, quindi aveva più possiblità di spinta aiutato da un ottimo eder in fase di non possesso. de silvestri a mio avviso non è bravo nell’uno contro uno ma è bravo in sovrapposizione e a prendere palla sulla corsa, con il 4-3-3 si è meno continui in fase di spinta rispetto che un 4-2-3-1 sopratutto se giochiamo con tre punte vere… Su bergessio anche io come te fremo per vederlo dall’inizio ma in questo momento tu rinunceresti ad okaka? svolge un lavoro molto importante.. per una difesa a tre magari okaka bergessio e soriano dietro le due punte… chissa’… 😉
credo che giocherà più con la fiorentina che con l’inter ma è solo una mio pensiero… magari con la viola bergessio fedato ed uno tra eder e gabbiadini. Credo che per sansone invece debba passare ancora un pò di tempo. ciao
ma con un 442 di partenza con Okaka e Berghesio pensi non schiererà mai questo modulo?
e una domanda extra samp…
ma il goal di biglia in Lazio Torino non è fuori gioco? la barriera impedisce la visuale del pallone!!!!!!
4-4-2 e sugli esterni eder e gabbiadini??!!troppo offensivi…goal di biglia non l ho ancora visto ci guardo e ti rispondo
No, ad Okaka in questo momento non si puo’ rinunciare nonostante il suo score realizzativo sia basso, e’ un grande ” falso nueve ” di grande forza e buona tecnica. Capisco anche Sinisa che non vuole rischiare di rovinare il perfetto meccanismo difensivo che parte proprio dal lavoro di Okaka e Eder. D’ altro canto, con Bergessio ci sarebbe la possibilita’ di liberare spazio e palloni giocabili sulla trequarti per Soriano, avere un uomo d’ area di rigore e portare piu’ frequentemente Eder e Gabbiadini sul fondo. In copertura si potrebbe ovviare lasciando piu’ bloccato Pedro nella zona di Palombo, delegando a uno dei due a turno la scalata in copertura sulle fasce o la pressione sul regista avversario. Ti sembra un alternativa praticabile o un azzardo?
la vedo un ottima cosa anche se credo che una squadra debba avere un modulo di riferimento per le due fasi,e le coperture e scalate dipendono molto dall’avversario.dunque l’inter gioca 3-5-2 quindi ok soriano sul mediano basso e le punte strette con palombo ed obiang sulle loro mezzali,e lasciamo gli esterni nell’uno contro uno con i nostri terzini,su inizio azione poi si allarga la mezzala sulla fascia dove si svolge l’azione e soriano rientra stretto e centrale giusto?e lasciamo gabbiadini ed eder sui due centrali per poi rientrare stretti e dentro il campo?può essere che domani succeda così 😉
molto rischiosa,ma se attui un pressing molto offensivo ci può stare
Se cosi’ fosse, sara’ un appassionante match fatto di duelli uno contro uno, chi ne vincera’ di piu’ portera’ a casa la posta. Tra un ora ne sapremo di piu’. Grazie grande Carlo, a presto e Forza Doria!