Analizziamo la sfida tra Cagliari e Sampdoria per capire in che condizione arriviamo all’importante gara con la Roma.
A Cagliari ci ripresentiamo con il modulo 4-3-3: prima Viviano e poi Romero in porta, De Silvestri a destra, centrali Silvestre e Gastaldello, terzino sinistro Cacciatore. Palombo davanti alla difesa nel centrocampo a tre con Duncan mezzala sinistra ed Obiang mezzala destra. Gabbiadini attaccante di destra ed Eder attaccante di sinistra con Okaka punta centrale.
Il Cagliari risponde con una scelta a sorpresa: fuori Conti, accusato di non saper difendere i due centrali di difesa, e dentro Crisetig per un 4-3-3 di stile zemaniano speculare a noi. Per il resto Cragno in porta, difesa a 4 con terzino destro Pisano, centrali Capuano e Benedetti e Avelar a sinistra. Centrocampo a 3 con Dessena mezzala destra, centrale Crisetig e Ekdal, mezzala di sinistra. Davanti spazio al trio velocità con Sau punta centrale, Ibarbo a sinistra e Cossu a destra.
IL PRIMO TEMPO
Il Cagliari prende in mano la partita e tesse la propria tela di gioco con un buon possesso veloce e fluido e con delle verticalizzazioni sul movimento di Ibarbo e Cossu a tagliare verso il centro oppure con gli insidiosi inserimenti dei terzini, sopratutto Avelar.
Stupisce la posizione di Sau tipo falso nueve: scambia spesso la posizione con Cossu non offrendo punti di riferimento, mentre Ibarbo parte sempre largo a destra. Le punte giocano dentro il campo lasciando la fascia agli inserimenti dei terzini: ci pressano molto alti.
Noi proviamo a giocare sulla loro linea di difesa, molto alta, sul filo del fuorigioco e sugli inserimenti degli attaccanti esterni.
Okaka viene incontro ad aprire spazi dietro di lui: passaggio avanti, passaggio indietro e ricerca di questa profondità sul taglio. Ci riusciamo, ma per ben 4 volte in 8 minuti finiamo in fuorigioco.
Cerchiamo anche la profondità sullo stesso Okaka che come “cervo che esce di foresta” per ben 3 volte prova la fuga solitaria sulla fascia.
Lasciamo l’iniziativa a loro, noi controlliamo con il possesso palla ma non riusciamo ad imporre il nostro gioco. Ci difendiamo con ordine ed attenzione massima: Obiang si allarga per il raddoppio in aiuto a De Silvestri – anche se è un pò troppo lento nel farlo ed un pò fuori tempo – mentre Gabbiadini rientra su Ekdal.
E’ da sottolineare la splendida prova in fase di non possesso di Eder che crea sempre il 2 contro 2 aiutando Cacciatore: un lavoro molto dispendioso ma utilissimo. Palombo si stacca alzandosi in pressione su Crisetig in fase di inizio azione mentre Duncan gioca un bel duello con Dessena.
Silvestre e Gastaldello effettuano le marcature preventive e provano l’anticipo sui veloci attaccanti sardi per non dare loro profondità in verticale. Ma i cagliaritani non lasciano punti di riferimento e riescono spesso ad eludere la marcatura blucerchiata.
Al 21° minuto la sfortuna ci colpisce ancora con l’infortunio di Viviano. Entra comunque Romero, un signor portiere titolare della nazionale classificata seconda negli ultimi mondiali: indubbie le sue capacità tecniche, molto meno quelle di concentrazione ma di certo è superiore a Da Costa.
Al 27° veniamo premiati – forse oltre i nostri mertiti – con l’ennesimo goal su piazzato, siamo la migliore squadra in serie A in questa specialità e questo grazie al lavoro di Mr. De Leo: 6 goal messi a segno su punizione da inizio campionato.
Tocco morbido di Palombo sopra la barriera, i 3 che sono in fuorigioco rientrano disinteressandosi del pallone e lasciano spazio con un blocco all’inserimento laterale di Gabbiadini che mette a segno: 1 a 0!
Il Cagliari accusa il colpo ed al 38° arriva il grandissimo goal su azione di Pedro Obiang, giocatore rigenerato: parte da centrocampo, salta un avversario e tira dal limite di sinistro: splendido goal del 2 a 0!
SECONDO TEMPO
Iniziamo forte la ripresa, al 49° minuto Gabbiadini colpisce il palo ed Obiang sbaglia la ribattuta.
Mister Zeman dopo 10 minuti della ripresa effettua il primo cambio: fuori Dessena dentro Donsah. Passano due minuti e durante una ripartenza Okaka perde palla a centrocampo sbagliando un colpo di tacco e Duncan è troppo morbido in pressione sul centrocampista del Cagliari che riesce a creare un 2 contro 1 con il nostro Palombo. Donsah trasmette palla in verticale per Ibarbo che fulmina Cacciatore in velocità e il nostro terzino effettua l’ennesima peperonata della sua carriera blucerchiata: stende il colombiano e l’arbitro fischia rigore ed espulsione.
Conseguente goal del 2 a 1 di Avelar ed il Cagliari inizia a crederci.
Corriamo ai ripari: fuori Eder per Mesbah che si inserisce come terzino sinistro. Passiamo ad un 4-3-2 con Gabbiadini ad affiancare Okaka in avanti mentre in fase di non possesso ci chiudiamo con un 4-4-1.
Ora il Cagliari gioca bene, è veloce e trova sempre superiorità numerica. Per aumentare il peso offensivo il boemo inserisce anche Cajo Angel, mezzala di qualità.
Siamo in difficoltà con le mezzali che non riescono ad effettuare i raddoppi sulle fasce e, al 31° minuto, il nostro lider maximo ricorre ad un cambio tattico: esce Duncan per Romagnoli che si sistema terzino sinistro. Ora Mesbah si alza come ala sinistra in un 4-4-1 con Obiang e Palombo centrali.
Ciò nonostante passa un minuto e il Cagliari pareggia meritatamente: scendono a sinistra Cossu ed Avelar, il terzino cagliaritano non trova opposizione, si accentra e trasmette il pallone a Sau che nel metro lasciatogli da Silvestre si gira e tira al volo: bellissimo goal, ma eravamo in 4 contro 2.
Tutto da rifare: nel secondo tempo il Cagliari (per la prima volta in campionato) ci fa perdere la statistica del possesso palla. Noi non molliamo, anzi al 38° minuto Mesbah si divora il goal del 3 a 2.
Finisce così un’ottima partita ed un ottimo punto ottenuto contro una buona squadra.
Certo, se avessimo fatto il goal del 3 a 0 avremmo chiuso la partita. Ma teniamocelo stretto questo punto, ed ora sotto per l’affascinante sfida tecnico-tattica con la Roma.
7 commenti
ok il lavoro ma che inizia a sbloccarsi gia con la roma
Mi aspetto una Sampdoria molto carica contro la Roma! Ne approfitto per chiedere a Gino se è giusto schierare il fortissimo Romagnoli contro la sua squadra. Tu che sei un allenatore lo faresti giocare?
Siiii! Mi manca il vero Eder!
ciao pablo su romagnoli con me sfondi una porta aperta,è fortissimo,un futuro campione credo che giocherà,su eder gran lavoro ma è anche vero che ha difficoltà a giocarer più vicino alla porta ma sono convinto che arriverà in doppia cifra
eder gran lavoro ma è anche vero che ha difficoltà a giocare più vicino alla porta ma sono convinto che arriverà in doppia cifra
Carlo, di tutte le tue analisi questa rasenta la perfezione, leggendola mi e’ sembrato di rivedere le immagini di tutti i momenti chiave della partita visti dalla panchina. I casi sono 2, o sei un grande tecnico mascherato, o nella tua carriera da calciatore sei sempre stato in panca! Scherzi a parte ti faccio i miei piu’ sinceri complimenti e ti ringrazio per questa bellissima rubrica. Ciao e forza Doria
Caro mikp io ti ringrazio molto…ho smesso a 30,non solo per un infortunio…ma perchè amo allenare,e mi piace vedere le partite con l’occhio tecnico e tattico..grazie mille e forza sampdoria!