Terzi eravamo e terzi siamo rimasti. Ma c’è un po’ d’amaro in bocca, visto il vantaggio sperperato e la cappella irruente di Cacciatore, che poteva essere evitata e che ha trasformato la partita.
Ma nelle scorse stagioni una partita del genere l’avremmo persa e strapersa. Fossimo ai tempi di Mazzarri, ad esempio, sarebbe finita in tragedia greca, con tanto di espulsione di Mazzarri.
Oggi invece, quando la gara sta andando alla malora, teniamo ancora botta, manteniamo l’imbattibilità e dimostriamo di essere squadra quadratissima.
Il primo tempo è ottimale.
Purtroppo perdiamo subito Viviano: ora Romero dovrà giocarsi le sue carte. Vogliamo pochi fronzoli e molta sostanza.
Dopo un avvio arrembante del Cagliari la Samp prende in mano il match, trovando la rete sugli sviluppi di un calcio piazzato. Ancora una volta gli schemi funzionano.
Al 28′ palombella allegra di Palombo, tutti in fuorigioco tranne Gabbiadini (ultimamente vede la porta grande come l’oceano), che la butta dentro con un colpo felpato.
Al 38′ arriva il raddoppio: è la volta di Obiang, autore di una bomba dalla distanza, un colpo non da Pedro. Beh, se inizia a bombardare a questo modo anche dalla distanza siamo a cavallo.
Chiudiamo la prima frazione con il doppio vantaggio e dimostriamo di essere più forti del Cagliari.
All’inizio della ripresa sfioriamo il terzo gol che avrebbe chiuso la partita. Okaka spacca tutto, schiappetta alla sua maniera e si trascina dietro mezza difesa sarda. Palla in mezzo, Gabbia tira e prende il palo, Pedro Obiang irrompe a botta sicura e centra un difensore.
Peccato, non sfruttiamo il match ball e i sardi si rivitalizzano grazie alla cazzata di Cacciatore. Al 59′ il difensore esagera, invece di controllare l’avversario entra pesantemente, procura il rigore e si fa pure espellere. Un disastro.
Il rigore è realizzato da Aviral.
Il Cagliari preme e conquista il pari al 77′ con una bella girata di Sau: un bel gol per l’attaccante mignon.
Sul 2-2 gli 11 di Zeman si buttano all’arrembaggio, vogliono vincere. Noi abbiamo dato tutto, siamo cotti ma resistiamo. E sfioriamo la terza rete con la sparata di Mesbah alle stelle in contropiede.
Finisce così. Due punti persi? Sinisa dice di sì, ed è molto amareggiato (per non dire che è incazzato nero).
In effetti abbiamo dimostrato di essere più forti dei sardi. La partita poteva riaprirsi soltanto con qualche nostra cappellata, che puntualmente è avvenuta.
Ma vediamo il bicchiere mezzo pieno.
Siamo sempre imbattuti, siamo ancora terzi, a 3 punti dalla Roma (domenica affrontiamo i giallorossi).
Ed è fieno in cascina per la seconda parte del campionato e il ciclo di ferro che ci aspetta..
Avanti Sampdoria!
2 commenti
Sottolinerei anche la cazzata di Cacciatore sul primo giallo, risultato poi determinante
Aviral? o Avelar…Vero, un giallo evitabilissimo il primo di Cacciatore per un fallo davvero stupido…quanto alla partita, due sono gli episodi chiave, in un predominio doriano abbastanza netto per buona parte della gara: terzo gol divorato a inizio ripresa più che clamoroso con tre occasioni in una azione e altra ingenuità di Cacciatore che fa partire Ibarbo e poi deve fare fallo, non eclatante ma il rigore c’è…Peccato perchè stavamo giocando bene, tenendo botta comunque anche in inferiorità numerica e se Mesbah avesse altri piedi ora si commentava una vittoria…due punti persi, non c’è dubbio, ma guardiamo avanti perchè ora viene il filotto con le “grandi”.