IL PUNTO SUL MERCATO. ANDIAMO VERSO LA FASE CALDA

Meno di due settimane alla fine del mercato. La ricerca del difensore continua, ma il nome di Isimat Mirin si fa insistente e potrebbe sistemare la situazione.

Atleticamente e tecnicamente Mirin è forte. E’ anche giovane, sarebbe il sostituto più sensato per Mustafi. Ciò che ci serve è un difensore atleticamente importante, Gastaldello ha manifestato delle bucate clamorose lo scorso anno, deve essere affiancato da un giocatore con maggiore rapidità di lui.

Sotto questo profilo non sono il massimo le opzioni Willie Stendardo e il gigante Coates (alto1,96).

Romagnoli della Roma, 19 anni, è stato presentato come un grande giocatore, forse il più forte tra i giovani difensori italiani. Ma lo facciamo arrivare in prestito per un anno? Non è troppo giovane?

Forse è preferibile arruolare il veterano della situazione.

Sulla carta, allora, una coppia di rinforzi come Isimat Mirin e Stendardo può fare al caso nostro.

Il mercato è stato decoroso, Osti con la sua nuova verve che lo contraddistingue, è stato nuovamente abile soprattutto nelle cessioni: solo Dio sa come ci sia riuscito, ma Osti ha avuto l’abilità di cedere in poche settimane dei bidoni del calibro di Rodriguez, Bjarnason e Berardi. Ed è di poco fa la buona novella della cessione di Piovaccari all’Eibar.

Ciò che si prospetta, per gli ultimi giorni di mercato, è un intensificarsi delle trattative.

In quei momenti dovrà emergere l’abilità della nostra dirigenza.

Il presidente Ferrero, con le sue istrioniche uscite su twitter, teatralmente interessanti, continua a dire che sta lavorando come un indemoniato.

E’ probabile che influiranno sulle prossime mosse blucerchiate l’augurabile chiusura del caso Romero e gli sviluppi dell’affare Obiang.

Il Liverpool, interessato al portiere argentino, ha i soldi che gli escono dalle orecchie. Cosa sono due milioni per un portiere? Dateci due milioni, prendetevi Romero e chiudiamola lì. 

Ma i Reds oggi si sono allontanati, sul portiere si sarebbe fatto sotto il Qpr.

Per Obiang, il caso è aperto.

Per la società la tentazione di incassare soldi dalla vendita di un giocatore non titolare è forte.

E dal sacrifizio del giovane Pedro potrebbero arrivare le risorse economiche per aumentare la nostra qualità.