Commozione al funerale di Boskov. Ma come avevamo anticipato ieri, purtroppo mancava la nostra società. Un’assenza imperdonabile.
A Novi Sad, Vujadin è stato ricordato da una folla commossa. Erano presenti, tra gli altri, il presidente della Federcalcio serba Karadzic, il presidente della Stella Rossa Dragan Dzajic e il grande ex calciatore Dejan Savicevic, ora presidente della Federcalcio Montenegro.
Per il Real Madrid, due miti assoluti del calcio spagnolo come Jose Camacho e Butragueno, El Buitre, ora dirigenti delle merengues , hanno omaggiato il leggendario Vujadin. Addirittura (e non è uno scherzo, lo abbiamo letto dalla stampa slava), era presente anche l’Associazione di caccia “Il Fagiano” di Begec, che ha sparato colpi in aria per ricordare il grande concittadino.
E per la Sampdoria? Chi c’era a ricordare uno dei suoi pilastri, uno dei suoi monumenti?
Un incredibile, imperdonabile vuoto.
C’era Sinisa, connazionale e amico di Boskov. C’era il vecchio presidente Enrico Mantovani, molto discusso in passato dai tifosi, ma, innegabilmente, sempre attaccato ai nostri colori.
C’era un grande ex come Srecko Katanec…
E poi? Poi il nulla. La dirigenza attuale della Sampdoria ha fatto l’inspiegabile scelta di non rendere omaggio ( o quasi) al tecnico più importante della storia blucerchiata, nel giorno del suo funerale.
Non recarsi a Novi Sad come se fosse un viaggio, una fatica insostenibile.
Come se Boskov fosse un elemento ormai estraneo ai nostri colori.
Una scelta che ci lascia senza parole.
C’era Ajazzone, va bene, ce l’hanno ricordato in molti. Ma è sufficiente per celebrare nel modo opportuno una grandiosa leggenda blucerchiata che ha lasciato questo mondo?
Qualche scritta sul sito ufficiale, alcuni ricordi pubblici, per altro gonfi di retorica. Ma l’omaggio ufficiale e diretto nel giorno della sua commemorazione è stato tristemente ignorato.
Edoardo Garrone, ieri, ha parlato di Boskov. Ha sottolineato la sua importanza per la nostra storia. E poi ha spiegato: “Non ho un ricordo personale di Boskov perché lo conoscevo poco. Non avevo un rapporto personale”.
Ma santo Dio, questo potrebbe bastare a giustificare l’assenza al suo funerale? L’assenza di una rappresentanza SERIA della nostra dirigenza ai funerali del nostro allenatore più importante e vincente?
Boskov è stato un fenomeno della nostra panchina. Ha portato il nome Sampdoria E IL MARCHIO ERG in giro per il mondo. Se la gente ha visto il marchio Erg associato allo scudetto e ai trionfi europei è stato in larga parte per merito di Boskov.
Garrone l’ha forse dimenticato?
E soprattutto: ma che squadra è quella che dimentica i suoi Padri??
18 commenti
Enrico Mantovani sembrerebbe più Presidente del…..presidente!Bravo! Per il resto……. ma che tristezza! Perchè certa gente è così poco umana? E poi è verissima la considerazione sul marchio Erg. Ma tant’è….Uno dei peccati più grandi che riscontro in genere tra certa gente è proprio quello della memoria corta. Non è facile essere…..Sampdoria e non basta avere un ufficio in sede.
Non partecipando al funerale del nostro grande allenatore la società Sampdoria ha tradito i nostri colori e ci ha reso molto più tristi della finale di Wembley del 91
Trovo che la società ed i suoi alti rappresentati,per di più pagati,potevano fare qualcosina in più per far sentire la vicinanza all uomo protagonista di tutti i successi della storia blucerchiata,che un post su fb,una trasmissioneed un annuncio di due righe.il futuro si costruisce sulle basi solide del passato vincente.vi dovete per l’ennesima volta vergognare e ripassare un pò lo stile samp
questo è il messaggio che ho inviato alla società
Per come la vedo io, dovevano imbarcare tutta la squadra e portarla a Novi sad, tanto più che il campionato é bello e finito e domenica c’é una partita che conta meno di zero. È poi parlano di stile… Ah ci fosse ancora Paolo… Che omini piccoli piccoli sono!
Anzichè investire 300k di bonus per un eventuale raggiungimento della posizione in classifica dell’Atalanta.
C era giorgio ajazzone x la sampdoria che, fin a prova contraria, e’un dirigente della samp. Almeno siate precisi se scrivete un articolo. Saluti
Eh cmq della Samp dello scudetto il solo katanec , altre belle rumente , ma vai tranquillo che se fanno qualche partita di golf arrivano tutti…
X enrico
Il solo ajazzone per il funerale del più grande allenatore di un club non ti pare un po poco? Cmq si, la Samp ha inviato ajazzone…
Beh effettivamente non mi sembra che i vari Vialli, Mancini, Mannini, Pagliuca, Dossena ed altri si siano preoccupati più di tanto al di là di interviste e dichiarazioni lasciate. Mi sarei aspettato di più anche da loro.
X Enrico
Carissimo enrico tutti noi siamo liberi di esprimere un oppinione e va rispettata ! Ma perdonami …….sembreresti proprio un dirigente di questa pseudo societa nella quale in questo triste evento non si riconosce il 99℅ dei veri sampdoriani !!! Aiazzone ? E’ la sampdoria ……? Con tutto rispetto ….. ma al funerale di un uomo come boskov volevo ben altro ………bene ha detto matteo ….anziche raccogliere margherite a bogliasco sarrebbe stato giusto presenziare all’ultimo saluto di un maestro che ha scritto di proprio pugno la storia della sampdoria ! E ancor piu bene ha detto bosotin ……..,se ci fosse stato san paolo mantovani……avrebbe noleggiato due portaerei per trasferire la sud a novi sad . Enrico ti parla uno che da sempre ci mette la faccia e mai ha criticato nemmeno nei momenti un po’ piu bui ……..ma questa volta dovrebbero con molta umilta chiedere scusa a vujadin e famiglia e a tutti noi veri sampdoriani …… e’ come se al funerale di mio padre avessi mandato te che non ho il piacere di conoscerti a rappresentarmi !
AAAAAAA stile samp urgentemente cercasi !
Questa assenza in massa della proprietà/dirigenza attuale spiega in parte tante cose ma una soltanto per me è evidente: la Sampdoria, per noi tifosi, è una scelta di amore e di vita “sportiva” ,
per chi ci guida attualmente, invece, è soltanto una mera ed esclusiva scelta economica.
Onore a Enrico Mantovani e agli ULTRAS !!!!
Questa societa’ sta infangando sempre piu’ in nostri colori e lo stile che Paolo Mantovani aveva improntato. E’ una vergogna.
Io in questa Sampdoria non mi ci riconosco
Sicuramente si poteva fare di più.
Ma questa semplice considerazione non può essere il pretesto per sparare merda sulla società.
E invece si! Sparo merda non per i risultati sportivi che non ci sono o per le campagne acquisti deludenti. Sparo merda perché non mangi una delegazione seria al funerale dell’allenatore che ti ha portato a casa 3 coppe Italia, uno scudetto e 3 finali europee. Magari tu non le hai viste e quindi non hai nessun ricordo legato a quei tempi, ma io avevo 15 anni era il “mio” allenatore e ho le palle che mi girano di bestia per questa mancanza di rispetto da parte della società uc Sampdoria 1946 e degli ex giocatore dell’era Mantovani. Ha probabilmente ragione qui sotto sotto chi scrive che l’idea di “famiglia samp” che avevamo in quegli anni era miseramente un bluff.
beh si…. effettivamente non è stata una bella pagina per la samp
per i dirigenti di oggi e per i giocatori di ieri
ma forse siamo noi tifosi ad aver voluto credere per anni
alla “grande famiglia” blucerchiata
ad un ambiente unico, ad amicizie ed affetti inossidabili
alla prova dei fatti direi che tutto questo è esistito solo nel nostro immaginario
che tristezza…
Noi non possiamo sapere che tipo di rapporto ci fosse 25 anni fa fra i giocatori e Boskov e neanche quello che era rimasto oggi di tale rapporto.
Quindi le scelte personali restano personali.
La società indubbiamente poteva essere più presente, ma io mi fermo qua, anche perchè per come la vedo io, i risultati sportivi e le campagne acquisti mi soddisfano. C’ero negli anni di Mantovani e mi rendevo conto già allora che quelli erano anni unici, un’eccezione.
per carità, i rapporti personali sono e restano tali
(magari qualcuno lo detestava pure nel suo intimo, per quello che ne sappiamo noi)
però mi rimane un po’ di tristezza per come mi immaginavo, io giovane tifoso dell’epoca,
che fossero i rapporti tra loro
mi immaginavo che dietro le grandi vittorie, ci fosse qualcosa di più di semplice tecnica e tattica,
pensavo ci fosse un gruppo unito e scanzonato, che viveva il calcio anche in maniera allegra e giocosa,
che avesse dimostrato che si possono raggiungere i grandi traguardi
anche senza le esasperazioni isteriche e le pressioni petulanti alle quali siamo ormai abituati oggi
tutto qui, mi rimane un po’ di delusione, come quando rivivi un periodo della tua giovinezza
e ti accorgi di averlo pensato in maniera un po’ più grande di quello che poi si è rivelato
per quanto riguarda la società invece, perdonami, non ci sono scusanti:
non importano solo i risultati positivi e le campagne acquisti mirabolanti (!),
c’è anche uno stile, un messaggio da trasmettere,
un riconoscimento verso un uomo che, come ho già scritto,
non solo ha contribuito a farci vincere in Italia e in Europa,
ma (fatto unico e raro nel calcio) ci ha anche reso simpatici e benvoluti…
tutto qui, nessuna polemica
solo un po’ di rammarico