Tutto è pronto per il ritorno di Riccardo Pecini nel ruolo di responsabile degli osservatori e del settore giovanile. Pecini, che andrà a sostituire Mattia Baldini, è uomo dalle solide competenze tecniche, attualmente direttore tecnico del Monaco, ben pasciuto di petrodollari russi. Pecini era già stato coordinatore degli osservatori nella stagione 2010-11 ed è noto per aver scoperto Maurito Icardi, presto rivelatosi una macchina del sesso più che una macchina da gol.
Dopo la sciagurata retrocessione, Pecini si accasò al Milan, dove in qualità di direttore sportivo e capo degli osservatori del settore giovanile intrecciò forti legami con Braida, per poi approdare nel Principato grimaldino nel 2012.
Centrato l’obiettivo di riportare i monegaschi nell’élite del calcio transalpino, il dirigente sta per tornare alla Samp con mansioni molto estese: responsabile degli osservatori e del settore giovanile a stretto contatto con l’Ariedo e con l’alpino Osti. Il suo ingaggio rappresenterebbe, secondo alcuni quotidiani, un passo in avanti verso l’agognato modello Udinese (recentemente tornato alla ribalta in virtù dell’impressionante utile di bilancio registrato nel 2013, circa 32 milioni di euro): scoperta di talenti in erba da valorizzare in un ambiente relativamente tranquillo, attenzione alle spese correnti e investimenti a lungo termine.
Il responsabile del settore giovanile Giovanni Invernizzi resterà comunque in blucerchiato in virtù degli ottimi risultati ottenuti nelle ultime stagioni, dopo un periodo di appannamento seguìto alla trionfale cavalcata di fine anni Zero.
Da non sottovalutare, inoltre, il fatto che Pecini sia figlio di Aldo, storico talent scout di fama internazionale per squadre del calibro di Fiorentina, Inter, Zenit San Pietroburgo e Manchester City.
Ottenuta la salvezza, Garrone sta pianificando la Samp dell’immediato futuro. La ferma intenzione è quella di trattenere Sinisa (e ci mancherebbe!). L’organizzazione societaria vedrà una divisione netta tra parte tecnica e parte amministrativa e decisionale (che resterà a Garrone e alla Erg). Osti e Braida e il talent scout Riccardo Pecini saranno operativi sul mercato, con un patrimonio che dovrebbe alzarsi a 4 milioni di euro per il mercato estivo e la scoperta di giovani talenti.
Vedremo cosa ci riserverà il futuro. Ma intanto confermiamo Sinisa, poi il resto verra da sé