Partita fondamentale per il Sassuolo in chiave salvezza. Noi, con i 3 punti, possiamo arrivare alla salvezza diretta a 8 giornate dalla fine, consacrando il primo obiettivo raggiunto dal nostro Lider Maximo e il suo staff.
Ci presentiamo a Reggio Emilia tronfi della super vittoria ottenuta contro il Verona. E con questa sicurezza ed autostima, Sinisa vuole responsabilizzare anche chi ha giocato meno, dando una chance importante ed applicando un turnover massiccio.
Confermato il nuovo ed offensivo 4-3-3: fuori Kristicic (infortunato), Palombo, Maxi Lopez, Gabbiadini, Soriano, Gastaldello ed Eder.
Da Costa confermato in porta, De Silvestri a destra, Regini e Mustafi centrali e Costa a sinistra. Centrale davanti alla difesa nel centrocampo a 3 Obiang, mezzo sinistro Renan e mezzo destro Bjarnasson. Punta centrale Okaka, Sansone a sinistra e Wszolek a destra.
Il Sassuolo di mister Di Francesco, passato da Ispettore Gadget per il vestiario dell’andata a Belzebù, con un pizzetto lungo, gioca a specchio con il nostro modulo: 4-3-3, con Pegolo in porta, difesa con Gazzola a detsra, Cannavaro e Ariaudo centrali e Longhi a sinistra. Centrocampo a 3 con Magnanelli davanti alla difesa, Chisbah mezzala destra, Missiroli mezzala sinistra, Zaza punta centrale, Floccari a sinistra e Berardi a destra. Un tridente pesante per una partita fondamentale in cui è necessario racimolare i tre punti.
INIZIO COL BOTTO
L’inizio è incredibile con il goal più veloce segnato dalla Sampdoria in serie A: dopo 18 secondi. Pressiamo alti, recuperiamo palla con Okaka che scarica a Bjarnasson che gioca sul taglio di Sansone da sinistra verso il centro. L’attaccante doriano salta 2 avversari e tira di destro, cappella incredibile di pegolo e goal: siamo già 1 a 0.
In fase di possesso partendo da dietro con palla da Da Costa, alziamo i terzini a centrocampo. I centrali di difesa si aprono per prendere palla e Obiang si mette tra le linee. Le mezzale si stringono, le punte fanno un movimento dall’esterno verso il centro, quindi si stringono anch’esse per prendere palla nella zona centrale e cercare di puntare la porta con scambi rapidi con Okaka.
Dopo il goal continuiamo a macinare gioco e a trovare spesso libero centralmente Okaka, sicuramente non marcato nella maniera corretta e bravo a girarsi centralmente 2 volte ed ad impegnare il portiere.
Il nostro possesso palla è molto migliorato, ordinato. Ed il gioco palla a terra è ostinato, ragionato e sempre molto propositivo: abbiamo acquisito anche quella rapidità che ci mancava.
Con Wszolek lavoriamo tanto anche sulla sua profondità in fascia per un eventuale cross. Poi, come sempre, cerchiamo i tagli centrali delle due punte esterne e la spinta sull’esterno dei terzini: spinta che viene sopratutto da De Silvestri.
Costa si dimostra sempre molto timido, insicuro ed impreciso in fase di spinta. Meglio quando difende: forse l’avrei visto meglio centrale, con Regini a sinistra, pensando all’ottima stagione da centrale fatta lo scorso anno.
In fase di non possesso pressiamo alti. Okaka si occupa dei centrali e di dare il raddoppio ad Obiang che spinge la sua pressione individuale in alto, dove va spesso a contrastare Magnanelli. Le mezzali si occupano delle mezzali opposte, mentre le punte esterne rientrano sulla spinta dei terzini del Sassuolo.
Difendiamo compatti e con equilibrio per un 4-5-1.
Il Sassuolo prova a giocare in maniera ragionata e propositiva, simile al nostro gioco: possesso palla da dietro con Magnanelli vertice basso, che imposta già dalla linea difensiva, e con Missiroli mezzala che regala qualità. Ma il possesso è troppo lento. E’ molto efficace ed offensiva la spinta dei due terzini, spesso sulla linea dei centrocampisti. Mentre le punte esterne si accentrano, lasciando libera la corsia, e Zaza cambia spesso posizione con Floccari per non dare punti di riferimento: molta corsa ed intensità e buon ritmo.
Controlliamo bene la partita, anche con una pressione molto alta del Sassuolo con i 3 attaccanti. Ma al 15 minuto subiamo il pareggio.
Bjarnasson sbaglia ad uscire in pressione sul centrale difensivo del Sassuolo, davanti all’area nero verde. Obiang tiene la linea alta del centrocampo, lasciando un buco centrale tra la difesa ed il nostro centrocampo.
Missiroli prende palla e serve il movimento sul taglio centrale di Chisbah che ha campo ed attacca, allarga il gioco a destra per Zaza, al quale Costa lascia troppo spazio. Zaza con un cross rasoterra taglia la nostra area, arriva a rimorchio da sinistra Longhi e segna: bella azione… anche se in fuorigioco. Per la samp è tutto da rifare.
Al 25′ a causa della difficoltà sulla spinta dei terzini il mister ci fa tornare ad un 4-2-3-1 con Bjarnasson largo a sinistra e Wszolek largo a destra e Sansone dietro Okaka.
Sansone si deve occupare di Agnanelli, gli attacccanti esterni della spinta dei terzini.
Ottima mossa: Obiang non riusciva ad avere quel dinamismo per andare in pressione sul costruttore di gioco del Sassuolo.
Prendiamo anche un palo con il solito sinistro micidiale di Renan. Nell’occasione Bjarnasson si ferma colpevolmente a protestare per una deviazione, ma se restava concentrato sul pallone poteva siglare il goal, visto che la sfera rientra verso di lui al centro dell’area.
Sul successivo corner c’è un batti e ribatti al limite dell’area: arriva il pallone ad Okaka che si coordina in uno spazio ristretto dentro l’area di rigore e ci regala una rovesciata splendida alla Pelè in Fuga per la vittoria.
Finisce un primo tempo combattuto e come all’andata la partita è molto spettacolare.
Tegola per il Sassuolo (anche se confermo che Cannavaro ha difficoltà a giocare in una linea a 4 difensiva): esce Cannavaro per Mendes.
LA RIPRESA: UN ASSEDIO
Il secondo tempo inizia come non ti aspetti.
Partiamo subito forte con una voglia di vincere incredibile: corsa intensità e pressing molto alto, lavoriamo tanto con le marcature preventive e con i continui anticipi di Regini e Mustafi sulle punte avversarie. Per 12 minuti il Sassuolo ha difficoltà ad uscire dal centrocampo e creiamo almeno 3 palle goal, ma non siamo cinici nel chiudere e contiamo anche la traversa di Regini su una splendida percussione centrale.
Interessante la variante del Sassuolo che in fase di possesso, essendo Magnanelli marcato da Sansone, fa arretrare centralmente Missiroli per impostare.
Il Sassuolo cambia Floccari con Masucci e non cambia niente nel 4-3-3.
Noi al 58′ cambiamo Wszolek con Eder.
Il mister chiede a Eder dove preferisce giocare. Il brasiliano si mette a destra e Sansone continua dietro Okaka.
Sinisa deve averlo ripreso dopo l’ingresso anonimo di domenica, perché Eder parte indemoniato contribuendo con tanta corsa e dinamismo alla causa.
E dopo un goal divorato proprio da Martins, arriva al 65′ il goal vincente di Okaka: brutta spizzata difensiva del Sassuolo, Sansone di testa appoggia sul taglio centrale di Eder. Il brasiliano con un pallonetto tra le linee serve sullo smarcamento centrale Okaka che con un pallonetto gela Reggio Emilia e scalda i nostri cuori con un 2 a 1 MERITATISSIMO.
Al 58′ entra Gabbiadini per lo stanco Sansone, non vogliamo difenderci: forze fresche in avanti e messaggio di autorevolezza del nostro Lider Maximo. Peccato che Manolo entri un pò molle, Eder torna dietro Okaka e Gabbiadini si piazza a destra.
Al 72′ Di Francesco prova il tutto per tutto con uno spregiudicato 4-2-4: entra Sanabria per Cisbah.
Sanabria va sinistra, Masucci e Zaza centrali e Berardi a destra.
Ma la partita finisce con un Renan in affanno e meno lucido del solito,forse stanco e con un Gastaldello che sostituisce l’acciaccato Costa.
Peccato per l’espulsione di Regini nel finale.
CONCLUSIONI
Splendida prestazione della squadra: contiamo 10 tiri in porta, 6 fuori e 12 occasioni d’attacco. Un autentico assedio, ma una partita giocata a viso aperto da tutte e due le squadre. Complimenti a mister Di Francesco, in grado, nonostante la pressione per una gara fondamentale, di giocare in maniera aperta e propositiva.
Gli elementi meno utilizzati sono stati caricati a pallettoni dal nostro mister e hanno giocato una gara autoritaria, dimostrando come Sinisa ed il suo staff siano in grado di fare i miracoli, lavorando sopratutto mentalmente.
Salvezza raggiunta ed ora miriamo la media punti di Del Neri, un altro miracolo in arrivo dal nostro guru Sinisa!
2 commenti
Hai… avete notato il vichingo dopo il calcio di punizione di Renan.. dopo la rovesciata di Okaka e in altri 2 frangenti come sclera……
Regini è l esempio di come un mister possa cambiare un giocatore. ..
vero dario,si ferma a sclerare se continuava la corsa faceva goal…regini si è trasformato