E‘ il primo Sinisa furioso di stagione. Le 3 reti rimediate all’Olimpico hanno fatto innervosire il nostro condottiero. E’ la prima sconfitta netta di stagione, ci poteva stare. Ma Mihajlovic, fresco di compleanno (ieri ha compiuto 45 anni, tanti auguri Mister!) non l’ha presa bene: ha visto delle mollezze in campo che non gli sono piaciute.
C’è poco da dire: dobbiamo essere una squadra che mette sempre in campo corsa e sacrificio. La qualità, purtroppo, non abbonda sulle sponde blucerchiate.
In questi tempi di carestia, o abbiamo vigore, oppure buonanotte ai suonatori.
La classifica è placida e tranquilla, ma non si sa mai, è sempre meglio fare punti.
Così anche l’impegno con il Milan diventa un passo importante verso la salvezza anticipata. Non facciamoci troppe illusioni, anche un solo punto con i rossoneri feriti e rabberciati, dopo l’ennesimo passo falso di stagione contro l’Atletico Madrid, potrebbe essere manna dal cielo, birra bionda e schiumosa per bocche assetate.
Tra l’altro il Milan sarà privo di quello svitato di Balotelli, uscito dolorante ad una spalla.. Stavolta super Mario ha un motivo valido per lacrimare: sospetta lussazione per il vecchio Balo.
Intanto gli allenamenti a Bogliasco stanno trascorrendo con maggior tensione nell’aria: Sinisa grida più del solito, vuole vedere grossi e rotondi attributi anche in settimana. Vuole vedere nei giocatori gli attributi di un grosso toro.
Anche perché la formazione titolare sarà per forza indebolita, vista la doppia squalifica di Gastaldello e De Silvesti, i baluardi della nostra difesa. Questo episodio ha fatto incazzare il serbo.
Una brutta settimana, dunque, tutta pepe e merda: non vorremmo essere nei panni dei nostri calciatori, costretti a gravitare intorno ad un Sinisa con le palle girate.
Senza il capitano e lo stantuffo Lollo, si prospettano soluzioni naif.
Lo staff tecnico si è riunito per deliberare: si va verso uno spostamento di Regini centrale ad affiancare Mustafi. I terzini saranno Costa, riesumato dopo le sue abituali vaccate col Bologna, e Fornasier a destra.
Non si può dire che cogliamo fior da fiore, del resto la rosa è quel che è.
Ma vedremo se questi giocatori scenderanno in campo con le giuste motivazioni. Torna anche Obiang, a fianco di a Palombo. Ed è una sorta di prova del 9 per il nostro centrocampista, ridimensionato da una stagione sotto tono. Pedro dovrà riuscire a districarsi con sagacia, sulla linea mediana, con il suo abbondante deretano, affrontando mastini del calibro di De Jong ed Essien.
Il sacrificato della situazione sarà, quindi, Soriano, tornato alle antiche mollezze. Dopo la prestazione scarsa dell’Olimpico (da Soriano old school), l’ex dormiente del centrocampo si riaccomoderà in panchina. Kristicic avanza dietro la punta, Gabbiadini e Wszolek sono confermati sugli esterni, Eder giocherà di punta.
Velocità, dunque, contro i lentopede rossoneri. “Puntate l’uomo, puntate l’uomo per Dio!”, ha tuonato più volte Mihajlovic sputando tabacco e rabbia.
Il Milan ciondola, barcolla, è sul punto di mollare. Con la grinta e il carattere possiamo metterli in difficoltà e costringere Galliani ad una delle sue migliori paresi facciali.
1 commento
Un punto con il Milan e uno a Torino sarebbe tanto “grasso che cola”!