Con Sinisa non si scherza. Viaggiamo a ritmi altissimi, da piena fascia europea, addirittura da primissime posizioni.
Con Mihajlovic muoviamo quasi sempre la classifica, questo ci ha permesso di portare a casa un bottino molto importante: 11 gare nell’era serba, il Rinascimento blucerchiato: 5 vittorie, 4 pareggi e due sconfitte, praticamente inevitabili, contro lo strapotere di Juventus e Napoli.
Le ultime due vittorie consecutive per 1-0, contro topi di fogna e Cagliari, ci hanno spinto verso l’ennesimo salto in avanti. Due vittorie che fanno salire la nuova Samp a quota 19 punti in 11 gare. Prendendo come riferimento solo l’ultima parte di campionato, ossia le undici giornate d.S. (dopo Sinisa), soltanto quattro squadre hanno fatto meglio di noi: la Juventus (imprendibile, con 29 punti), la sorpresa Torino, orchestrata alla grande da Ventura, con 21 punti. Poi Parma e Fiorentina 20.
Quindi ci siamo noi, a pari punti (!) con Roma e Napoli a 19.
Giusto per la statistica, vediamo che gli ultimi posti sono occupati da Livorno (mestamente a 5 punti nelle ultime 11 gare), e Catania e Sassuolo a 7. Ciò spiega la colossale fuga della Sampdoria dalle ultime posizioni di classifica (quando è arrivato Mihajlovic eravamo penultimi in classifica, a 9 punti a pari merito col Catania, e Delio Rossi era ormai prossimo ad una crisi di nervi).
Dall’inizio del Rinascimento blucerchiato, in casa veleggiamo con medie da alta classifica: 6 partite, 3 vittorie e tre pareggi. 9 gol fatti e solo 3 subiti. Tenendo conto che in porta c’è Tarzan Da Costa, ancorato alla riga di porta come una mamma chioccia al pollaio, il risultato è ancora più eclatante.
C’è solo un modo per non subire reti col nostro Tarzan tra i pali: evitare che gli avversari tirino in porta. Ed è quello che sta accadendo da settimane alla Samp. Tra bibini e Cagliari nessun tiro avversario, praticamente, ha centrato lo specchio. E questo è un altro grande merito della nostra squadra.
Anche in trasferta il punteggio è da media-alta classifica: 2 vittorie, un pareggio (con l’Inter) e due sconfitte (ma contro le prime della classe Juve e Napoli). 5 gol fatti e 7 subiti (su cui pesano le 4 reti prese allo Juventus Stadium).
Come si dice, la matematica non è un’opinione (anche se molti lo vorrebbero): stiamo andando fortissimo.
Restando nel campo ostile dell’aritmetica (chi scrive inanellava “2” al liceo, facendosene anche un vanto), se facciamo una proiezione del punteggio ottenuto nelle ultime 11 gare su tutto il campionato, arriviamo addirittura a 65 punti in 38 partite, un bottino da piena Europa League.
Per rendere l’idea, lo scorso anno il terzo posto fu raggiunto dal Milan a 72 punti. La Fiorentina arrivò quarta a 70, l’Udinese quinta a 66, la Roma, sesta a 62.
Insomma, senza voler pensare troppo in grande, questi dati evidenziano (se mai ce ne fosse ancora il bisogno) il lavoro mostruoso che stanno portando avanti Mihajlovic, Sakic e De Leo.
Forza Garrone, se il prossimo anno darai in pasto a Mihajlovic un paio di bei giocatori, il nostro tecnico, seppur serbo, farà cose turche!
2 commenti
e pensate senza quei 2 gol balordi presi a tempo scaduto con Lazio e Bologna…di cosa staremmo parlando…va’ ugualmente benissimo così,comunque!!!
Con i 4 punti in più con Bologna e Lazio avremmo un cammino incredibile. Comunque col bologna il pareggio ci poteva stare, anche se abbiamo avuto la sfiga che renan è scivolato. Con la lazio invece sono stati 3 punti buttati… Cmq 19 punti sono un risultato eccellente, avanti samp!