Mercato insulso. Anzi: asfittico. I tifosi si aspettavano il colpo risolutivo in grado di sparigliare le carte (Quagliarella), ma la dirigenza, parca di denari, si è impantanata su operazioni di basso profilo (vedi lo psicodramma delle ultime ore riguardo al giovane e promettente attaccante veneto Francesco Fedato del Bari, che disputerà la seconda parte di stagione al Catania).
Ricorderemo questa sessione per la gioia del portafogli di Garrone e per il ritorno di Maxi Lopez, nella speranza che le doti taumaturgiche di Sinisa recuperino l’attaccante bicorneo. Ma ricorderemo il mercato anche per la cessione di Nicola Pozzi al Parma (in cambio di Okaka), finito nel mirino della dirigenza a causa di un ingaggio troppo alto, dopo quattro anni e mezzo di onorata carriera, condita da acciacchi di ogni genere.
Ci ricorderemo di lui per lo slogan “din don”, testimonianza di un apporto essenziale in un momento cruciale della storia blucerchiata: 4 reti nei playoff, il solo giocatore in assoluto ad aver segnato in tutti gli incontri di spareggio, oltre alle 15 siglate nella regular season di Serie B.
Nick arrivò a Genova nell’estate 2009: rincalzo di talento nella stagione di Cassano e Pazzini, con una carriera già segnata da una certa fragilità fisica. Nel febbraio 2008, infatti, durante una partita a Napoli si rompe il legamento crociato del ginocchio destro proprio in occasione della sua seconda rete personale, infortunio che lo terrà fermo per parecchi mesi.
In maglia blucerchiata non ha mai fatto mancare il proprio apporto: nell’inverno 2010, a seguito dell’esclusione di Cassano per dissidi con allenatore e dirigenza, Nick riuscì a mettersi in mostra segnando una rete ed un assist in una gara decisiva ad Udine. Si ripeté a Siena, poche settimane dopo, e festeggiò insieme ai tifosi la qualificazione in Champions, guadagnandosi peraltro il riscatto del cartellino da parte della società.
Molto meno fortunata la stagione 2010-11, ma non certo per colpa sua: Marilungo, Cassano e Pazzini vengono ceduti a metà stagione, Nick s’infortuna e Di Carlo deve arrangiarsi col materiale umano a disposizione (Macheda). Pozzi rientra dopo tre mesi, con tre reti importanti contribuisce a tenere in gioco fino alla fine una Samp in caduta libera, ormai psicologicamente rassegnata alla retrocessione.
Tornato in B, ad inizio stagione sembra chiuso da Bertani e Piovaccari: l’attaccante romagnolo non si scompone, riconquista rapidamente il posto, smascherando i due bluff a suon di gol e, come detto, riporta la Samp in A dopo una stagione.
Nell’estate 2012, l’arrivo di Maxi Lopez sembra precludergli ancora una volta un meritato posto da titolare. Il destino gli sembra avverso: quando l’argentino si infortuna, non riesce a rientrare in tempo dall’ennesimo infortunio e finisce per farsi sopraffare dall’esplosione di Icardi. Rientra a dicembre, ma un rigore calciato malamente contro l’Udinese (e un nuovo infortunio) sembrano suggerirgli di cambiare aria per poter giocare con continuità. Nel gennaio 2013 viene prestato al Siena di Iachini, ma i malanni cronici gli impediranno di disputare più di tre incontri in pochi mesi.
Torna alla Samp in estate: si taglia i capelli, lotta e suda in allenamento per giocarsi le sue carte. Gabbiadini non rendeva come prima punta? Delio riprova Nick nel ruolo e l’attaccante si rivela all’altezza della situazione, siglando la rete decisiva in zona Cesarini per la prima vittoria in campionato (a Livorno).
Sfortunatamente, le prove successive con Delio e con Sinisa non saranno incoraggianti: il serbo, per giunta, trova in Eder un efficace funambolo, un chihuahua dell’area di rigore, capace di sorreggere l’attacco blucerchiato. In più, a causa dell’ingaggio elevato (un milione di euro), Pozzi finisce nel mirino di Osti.
Osti è programmato per cederlo: “sfoltire è gioire” è la sua istruzione. Nella sessione invernale di mercato Osti prova ad offrirlo a diverse squadre, senza riuscirci. Fino a ieri, con l’ingaggio da parte del Parma in cambio di Stefano Okaka.
Tanti saluti Nick, sit tibi aliena terra levis.
2 commenti
Ciao Nick di Cristallo è stato cmq bello, Ostinetor (o meglio Vominetor in quanto mi provoca conati quando lo vedo) ti ha tolto dalla spesa non potevi sfuggirgli.
Mi preoccupa il quadro generale però la squadra alla fine è rimasta in pratica allo stesso livello, ho paura che però qualcuno dietro si sia rinforzato quindi speriamo bene .alla luce di quello i punti buttati con Lazio e Bologna oltre quelli col Torino (causa arbitraggio) si fanno sentire come un macigno.
Sinceramente non capisco come il Presidente possa ancora tenere a libro paga Osti che ha dimostrato che al calciomercato non se lo fila nessuna delle squadre di una certa importanza. D’altronde da uno che era a spasso da 2 anni e che stava x firmare con la Reggiana lega Pro cosa ci si poteva aspettare? Ci sara’ stato un motivo perche’ non lo cercava nessuna squadra di serie A e manco di B…..totale incapacita’, nessuna conoscenza mercato nazionale e figuriamoci del mercato internazionale anzi e’ riuscito a comprare x 3 Milioni di Euro un giocatore Rodriquez che mai ha giocato.
Non elenco x carita’ di patria i pacchi che ha preso a Giugno, uno x tutti Barilla’!
Durante il calciomercato quando il Milan e Parma stavano trattando Biabiany visto chebla Samp e’ proprietaria al 50% , il buon Osti ha bussato alla porta chiedendo di partecipare ma Galliani e Ghirardi lo hanno cacciato via a calci nel culo….
Via Osti dalla Samp!!!!