Sarà derby di Milano senza curva Nord dell’Inter. Questa la decisione del giudice dopo i cori “discriminatori” intonati contro i napoletani, nel corso della sfida di domenica sera tra gli uomini di Benitez e l’ Inter.
Cori temibilissimi, del tipo: “C’è puzza di cani, stanno arrivando i napoletani”, gridati da qualche dozzina di tifosi nerazzurri, hanno decretato la chiusura dell’intera curva Nord di San Siro, nella partita più sentita a Milano: 8000 abbonati se ne staranno a casa, oppure al bar. Su questo almeno sarà consentito scegliere.
I nerazzurri hanno offeso e per giunta “discriminato” gli avversari, davanti ai feroci ispettori che ascoltavano con l’orecchio teso verso il loro settore e annotavamo sul libro nero le “offese territoriali”. Così ha raccontato alla Gazzetta dello Sport uno dei tifosi presenti al San Paolo:
“Abbiamo cantato i soliti cori contro i napoletani, gli stessi di trent’anni fa. Vedevamo gli ispettori con i taccuini in mano segnare ogni nostra parola. Noi eravamo in 200, compresi i sostenitori dell’Inter club Campania. Allo stadio c’erano 50.000 persone. Non riuscivamo nemmeno a sentirci fra di noi, dal casino che c’era. Abbiamo fatto, per sottolineare la goliardia, anche diversi cori contro Milano. E gli ispettori allungavano l’orecchio verso il nostro settore, ma quelli non li hanno sentiti. Dopo i gol del Napoli si riavvicinavano per percepire questa nostra eventuale reazione. Visto che non sentivamo bene, alora gli abbiamo fatto lo spelling, anche su Milano in fiamme”.
I cori costeranno la chiusura della curva interista per ben due turni. L’Inter, tramite i suoi avvocati, sta facendo una corsa contro il tempo per il ricorso, nel tentativo di riaprire il settore. Ma le possibilità sono ben poche.
Il risultato è che probabilmente si giocherà il derby di Milano, con una tifoseria azzoppata, un settore desolatamente vuoto. 8.000 tifosi non parteciperanno ad uno degli eventi più attesi dell’anno: tutto per tre cori (innocui, o meglio, i soliti: sfido a trovare un napoletano che ancora si offenda) urlati da un centinaio di persone.
Ci chiediamo, quand’è che finirà questa idiozia della Lega Calcio? Mancava anche la regola sulla discriminazione territoriale, in un calcio moderno vituperato da tanti provvedimenti insulsi: gli stadi sono sempre più vuoti, laddove, negli altri campionati europei, gli stadi sono pieni e festanti. Basta fare uno zapping sui canali Sky, passando per Fox Sport, scorrendo le immagini dei campionati di Spagna, Francia, Inghilterra: tutti stadi pieni. Poi arrivi alla Serie A e sembrano le partite del campionato del Burundi (con tutto il rispetto…). Stadi semi-vuoti, desolazione sempre viva. La Lega sta sfasciando il giocattolo, sotto ai nostri occhi. Che desolazione!
Forse l’Inter potrà far entrare in curva i “teneri” bambini delle scuole, come ha fatto la Juventus. Ma ricordiamoci che ogni bambino nasconde una carogna: mi auguro che i piccoli tifosi sparino certe offese territoriali alla Lega da far tremare i muri di San Siro.