E se Sinisa volesse Cassano? E soprattutto, firmato il contratto, il tecnico sarà pronto a sbattere i pugni sul tavolo e farsi comprare dei rinforzi?
La squadra rischia di finire dritta dritta negli inferi della serie cadetta e Sinisa lo sa bene. Urgono rinforzi a gennaio. Se Garrone tirerà ancora fuori la storia che prima si dovrà vendere (rosa di 31 giocatori) e poi si potrà comprare, beh, a questo punto bisognerà impuntarsi, caro Sinisa, e andare all’attacco.
Sono pochissimi i giocatori doriani che si possono piazzare. E pochissimi, in giro, i dirigenti incapaci come i nostri. Difficile, almeno di clamorosi colpi di sole fuori stagione, che qualche altra società sia interessata ai nostri Poulsen o Mati Rodriguez: gente già scarsa in partenza, che ora ha accumulato anche un paio d’anni di inattività sul groppone. Più probabile che finiscano in qualche squadra di calcetto di corso Italia.
Ma con Mihajlovic sembra arrivare uno spirito nuovo: forse rialzeremo la testa.
E qual’è l’unico giocatore che potrebbero permettersi le tasche bucate della società doriana, l’unico, acquistabile, in grado di farci fare un salto di qualità?
Proprio lui: il solito inesorabile Antonio: l’unico tra i campioni in attività che non aspetta altro, da anni, che il suo cellulare squilli e arrivi la chiamata della Sampdoria. Il sogno della sua vita: poter ri-sgambettare a Bogliasco e poi tornare tutti i giorni, con mamma e famiglia, nella sua casa di Quinto a nutrirsi con l’abituale razione abbondante di orecchiette. Il Corriere Mercantile di ieri ha sottolineato i buoni rapporti tra il n.99 e il tecnico serbo. Chissà che l’affare possa essere non solo una chimera.
Al Parma le cose vanno così e così. C’è la nebbia e il freddo inizia a farsi sentire.
Sopiti i malumori con Donadoni (più cattivo, Antonio, dovevi essere più cattivo!), risparmiate per ora le offese a Ghirardi e alla sua panza da capodoglio, resta il fatto che gli emiliani stanno disputando una stagione sottotono, con poco entusiasmo.
Forse Antonio vorrebbe qualche emozione in più. Vorrebbe il mare.
E vorrebbe senz’altro tornare a Genova come salvatore della patria, cancellare quanto di pessimo ha lasciato nella memoria di tanti doriani. E infatti ha sempre ribadito che giocare nella Samp rimane il suo sogno, anche quando indossava le prestigiose maglie di Milan e Inter. Un pazzo completo. Un pazzo fatto e finito.
Ma d’altronde, in questo momento disperato, perché non affidarci a un pazzoide per salvare la baracca?
Intanto, nelle settimane che si avvicinano al mercato, il cataclisma Osti dovrà necessariamente essere sollevato dal suo incarico: bisogna lasciare la prima parola sul mercato a Sinisa e a il suo entourage.
Sinisa vuole Cassano? Noi pensiamo di sì.
Per dare uno scossone ad una squadra apatica e per innalzare, in un colpo solo, il tasso tecnico di una squadra con elementi da piena serie B.
Il tecnico serbo ha bisogno di rinforzare l’attacco e saprebbe tenere testa ad un tamarro implacabile come il caro Antonio. Saprebbe mettere subito le cose in chiaro e avrebbe comunque a che fare con un trentunenne che, come Sally (scusate la citazione colta), non ha più voglia di fare alcuna guerra.
Antonio verrebbe per salvarci. E se arrivasse ci salverebbe di sicuro, Sinisa lo sa.
C’è di mezzo la questione dell’ingaggio. Cassano viaggia su 1 milione e 100 mila. Ok, supera di poco il tetto ingaggi della Samp. Ma santi numi, sapere che Palombo e Gastaledello prendono quasi la stessa cifra fa venire voglia di asportarsi di netto un testicolo (si fa per dire..).
Se Delio non voleva ulteriori casini con calciatori sopra le righe, Mihajlovic è molto a più stretto contatto con i giocatori, per età e per abitudini. E’ un sergente di ferro ma è quasi un compagno di squadra: per Antonio e la sua psicologia basica sarebbe l’allenatore perfetto.
Basterebbe che Garrone facesse la dannata telefonata, quella che il talentuoso divoratore di orecchiette attende da anni.
2 commenti
Poverino….l’antonio. Ricordo ancora quando alla presentazione del Milan , in quel sfortunato gennaio alla domanda, rispose :” se l’avessi saputo prima…..che litigando sarei finito qui, l’avrei fatto prima”. Il tutto condito con un sorriso tra l’ebete e lo stupido. Vabbe’ , forte e’ forte, magari potrebbe anche salvarci, rimane una dannata telefonata. Io….per esempio….non la farei.
… se lo prendiamo in prestito per 6 mesi ok. Di più… sappiamo già come va a finire, ci salviamo quest’anno per poi andare in B il prossimo.