Mi chiamo Remondini, risolvo problemi. Mossa a sorpresa di Garrone: dopo aver paventato la minaccia di “passare la mano” nelle scorse settimane, il presidentissimo avrebbe in mente di inserire come “ufficiale e gentiluomo di collegamento” tra la dirigenza e il reparto tecnico-operativo un suo uomo di fiducia, una figura di raccordo che funga da suo referente per Sagramola, Osti e Delio.
Il prescelto sarebbe un personaggio sconosciuto ai più (poche informazioni e nemmeno una sua fotografia su internet, nella migliore tradizione dell’alta borghesia genovese ), ma estremamente qualificato: il commercialista Stefano Remondini, cinquant’anni tra pochi giorni, titolare di un noto studio in corso Podestà e membro del Cda blucerchiato da un anno e mezzo (più o meno dall’uscita di scena del famigerato Comitato Strategico di Guastoni & C.). Remondini, oltre che essere amico personale di Garrone, fa parte del Collegio Sindacale della Erg in qualità di sindaco supplente.
Sulla carta, l’uomo giusto al posto giusto: aggiungiamo che la sua presenza in tribuna (e molto spesso anche in trasferta) è costante e che, secondo voci, si sarebbe presentato addirittura in casacca blucerchiata (anziché in giacca e cravatta) in occasione della festa di un club di tifosi. Non ti conosco, Dr. Remondini, ma mi sei simpatico…
La presenza di Remondini a Verona, al fianco di Garrone, corroborerebbe l’ipotesi di un incarico operativo al fianco del presidente. Potrebbe essere questa la mossa decisiva per appianare le divergenze tra dirigenza e settore tecnico, formulare una strategia maggiormente in sintonia tra le due “anime” della Samp e riportare la squadra nei piani alti della classifica? Garrone spera di sì, i tifosi sembrano fiduciosi: la passione di Remondini per i colori blucerchiati è sincera, anche se non ostentata; la competenza non si discute e la stima del presidente nei suoi confronti è incondizionata. Vedremo…