Qualche sera fa, sprofondato sul mio piacevolissimo divano in un raro ed insolito sprazzo di sobrietà, mi sono messo a scorrere distrattamente la rubrica del mio cellulare… Sapete, quelle cose che si fanno cosi per ammazzare la noia, in quei momenti spiacevoli in cui l’alcool non ti sta scorrendo nelle vene… E che numero mi salta agli occhi? “Sportitalia Diretta”.
Ho avuto come un’ispirazione. Mi sono detto: “Belin, ora chiamo e riempio di insulti Criscitiello!!”. Ho iniziato a ridere in solitudine fino alle lacrime, sono corso alla dispensa, ho preso un cartoccio di vino cancarone per infondermi coraggio, l’ho scolato tutto di un fiato trattenendo a forza un potente rigurgito esplosivo, ho tirato un bel respiro e con il mondo che mi girava intorno ho finalmente premuto il tasto “chiama” del mio cellulare…
In quei secondi tante storie mi si sono fatte largo nella mente, immaginavo lo studio gremito durante la diretta, il telefono che squillava, ed io che iniziavo a sbraitare tra rutti e fiotti di vomito vinoso, i peggiori insulti contro Criscitiello e compagnia… mi immaginavo a fare in diretta una disamina minuziosa e squisita sulle derelitte squadre genovesi, alla fine della quale l’intero studio si alzava in piedi tributandomi un osanna collettivo! Immaginavo poi le procaci “giornaliste” dell’emittente fare a gomitate tra di loro per abusare del mio corpo, del corpo di colui che aveva squassato una noiosa e pacata diretta di un tranquillo mercoledi sera…. immaginavo tutto questo, quando il telefono diede il segnale acustico di linea libera. Oh mio dio, non ci potevo credere… pochi secondi e sarei stato in diretta. Mi dicevo “Trema Garrone, tremaaah!! Fuggi Preziosi, fuggiiiih!!”.
Tu-tuu… uno squillo… tu-tuuu… secondo squillo… (dai dai, rispondete)… tu-t.. e finalmente sentii dall’altra parte il rumore di una cornetta che veniva sollevata. Ebbi un mancamento. Gridai con tutta la voce che avevo “PROOONTOOOOOO!! CRISCITIELLOOOOO????”. C’era qualcuno, in linea, sentivo il respiro. Poi, ecco l’inaspettato. Una voce di vecchia, roca, come di fumatrice, con un forte accento calabrese. “CRISCITIELLO? NO, QUI CASA CARPACCIA!”.
Come, casa Carpaccia??? Ma… che cazzo di nome… staccai silenziosamente il telefono dall’orecchio, guardando il display. Forse ho sbagliato numero, mi son detto. Eppure… no eccolo li, il nome “SPORTITALIA DIRETTA” a caratteri grandi, a significare che non avevo sbagliato. Dal telefono, dall’altro lato, sentivo un “Pront’!! Pront’!!! MA chi cazz’è!!??”. Io ero sprofondato sul divano, il vino tracannato dal cartone mi colava ancora dalle labbra. Sembravo un vampiro assetato di vino Ronco. Quello stesso vino di bassa lega mi stava completamente mandando in tilt . Non capivo più niente. Sentivo solo che la linea era stata chiusa. Com’era possibile?? Quella risposta indecorosa, CASA CARPACCIA, mi ha fatto saltare tutti i piani. Ci ho dormito sopra, ci ho dormito male, aiutandomi con due o tre cartocci di vino buono… e la mattina dopo, scartabellando google, ho scoperto che Sportitalia aveva chiuso i battenti, quello che era ancora visibile erano squallide registrazioni effettuate mesi prima.
Ho pianto.
Ho pianto pensando a Pedullà ed ai suoi finti scoop di mercato, ho pianto pensando alle generose forme delle ragazze da strip club (LA BOI SU TUTTE, tra l’altro fidanzata di Criscitiello) fatte passare per giornaliste.. Ho pianto pensando a quella simpatica canaglia di Criscitiello ed al fatto di non essere riuscito a tramortirlo con insulti ubriachi.
Ma a ripensarci, questo epilogo era scritto da tempo. Sportitalia è morta quando hanno iniziato a diminuire gli eventi. Belli i tempi dei Boca-River commentati da Callegari (“trema la Bombonera!” cit.) prima e Borghi poi; uno dei pochi a salvarsi ultimamente era Casotti ridottosi a commentare il campionato primavera. Capisco che le chiacchiere e la figa costino meno degli eventi sportivi, ma a tutto c’è un limite.