La sconfitta di Verona è stata l’apoteosi degli stipendi “ad minchiam” versati dalla società Sampdoria ai nostri mediocri giocatori.
Torniamo con la nostra rapida inchiesta, che confronta gli ingaggi della Samp con quelli delle altre squadre: escono sempre cose allucinanti!
Premessa: ieri il Verona ci ha asfaltato. Dopo un primo tempo decente, in cui ci siamo chiusi il più possibile in difesa, non concedendo molti spazi ai gialloblù, nella ripresa siamo letteralmente crollati. Il centrocampo veronese si è rivelato più forte, più veloce, più aggressivo, decisamente di maggior qualità. E noi abbiamo annaspato fino alla fine.
Tenendo conto che Mandorlini si è permesso di fare anche un piccolo turn-over, inserendo Laner e Gomez al posto di Romulo e Iturbe, il quadro è sconfortante.
Spulciando allora fra gli ingaggi veronesi scopriamo cose pessime. Il centrocampo che ci ha fatto dannare è portatore di un dato imbarazzante: il trio composto da Laner-Halfreddson-Jorginho ha un monte ingaggi, sommando i tre giocatori (e ripetiamo… sommando i tre giocatori), quasi uguale allo stipendio del solo Palombo, uomo dai mille errori e dai mille lanci in tribuna. Il “pacchetto” del trio veronese arriva in totale a 850.000 euro, il nostro vegliardo ex capitano, esibizionista di dito medio, arriva tranquillo tranquillo, da solo, a 800.000 euro.
Non finisce qui. Rafael, un signor portiere a 300.000 euro a stagione, guadagna 100.000 euro meno di Da Costa (che comunque non sta demeritando) e addirittura un sesto di Romero. Il già citato Jorginho e il trottolino Martinho (un asse di tutto rispetto), arrivano a guadagnare insieme (e ribadiamo insieme), la stessa cifra di Renan, personaggio utile soltanto a scaldare la panchina con le terga, finito nuovamente nel giustificato oblìo.
Juanito Gomez, colui che ogni volta ci fa dannare, con 350.000 euro prende uno stipendio inferiore ai due terzi dei nostri giocatori.
Albertazzi, il giovane terzino dalle ottime prospettive, guadagna la metà precisa del desaparecido Berardi.
E soprattutto Toni, Luca Toni “maccaroni” (voluto fortemente da Mandorlini che – a proposito – guadagna la metà di Delio Rossi), il giocatore che sta facendo davvero la differenza nell’Hellas, trascinandola nelle zone alte di classifica, guadagna meno della metà di cristallo Pozzi e la stessa cifra del dormiente e inconcludente Soriano.. Cose incredibili, cose dell’altro mondo!
Che dire?
Allora non c’è bisogno di uno stadio di proprietà per creare una squadra che sappia costruire gioco e che disponga di giocatori qualitativamente affidabili.
Ieri più che mai, sul terreno del Bentegodi, si è assistito ad un altro tremebondo caso di “stipendi ad minchiam”!
1 commento
La cruda realtà (non tutta imputabile all’attuale gestione, intesa come dirigenti).