Il match con i “butei” ha per i tifosi un’importanza eccezionale: il gemellaggio tra gli Ultras e la Curva Sud dell’Hellas (erede delle Brigate Gialloblu, sciolte nel 2007) è ultraventennale e molto stretto. Gli incontri tra le due squadre, solitamente, sono occasione per grandi feste in cui scorrono litri di grappa (“sgnappa” in veneto) e ordalìe di sonore imprecazioni in allegria. Festa a cui vorrei tanto partecipare, ma purtroppo non reggo la grappa, e non vorrei ritrovarmi sulle rive dell’Adige a rigurgitare tutto il contenuto del mio porco stomaco. Per cui mi limiterò a tifare, invidiando i tifosi che potranno permettersi di bere, cantare e imprecare.
Altro punto in comune tra Verona e Sampdoria: sono state le ultime due squadre, all’infuori di Juve, Milan, Inter, Napoli, Lazio e Roma, a vincere uno scudetto (casualmente, nelle uniche due stagioni in cui era in vigore il sorteggio arbitrale integrale, guarda un pò…). Nell’anno del trionfo di Garella, Elkjaer & c., stagione 1984-85, i giovani blucerchiati guidati dal matusalemme Bersellini, un “picchiatore ante litteram”, vero sergente di ferro (scuola Fascetti) riuscirono a strappare un prezioso 0-0 alla 9°giornata.
Arriviamo al consueto bilancio di incontri disputati in Serie A: a Verona si sono disputate 19 gare, di cui 9 vittorie gialloblu, 9 pareggi e 1 solo successo blucerchiato. L’ultimo incontro nella massima serie si disputò il 1°dicembre 1996 e finì con un salomonico 1-1: l’incompreso ex Corini, faccia di frate, replicò dopo un quarto d’ora al vantaggio di Montella.
L’unico successo blucerchiato a Verona risale al 13 aprile 1969: un netto 3-0 al Bentegodi, deciso da una doppietta di Bob Vieri (futuro padre di Christian) e dalla rete dell’ala Fulvio Francesconi (già capocannoniere della promozione in A del ’67). Unica vittoria non solo in A, ma anche in assoluto, considerando anche gli incontri disputati in B e in Coppa Italia.
Poco significativo l’ultimo precedente assoluto (in B): mercoledì 5 ottobre 2011, Nick ”the trick” Pozzi ci portò in vantaggio su rigore, l’argentino Gomez pareggiò poco dopo con uno spettacolare colpo di testa. La neopromossa Hellas, bramosa di tornare nel calcio che conta dopo anni di stenti in C1, rischiò di mettere alle corde quel simpatico brufolone di Atzori e la sua allegra armata brancaleone. Alla fine, fu un punto di sangue e arena, strappato con le unghie al termine di un match poco convincente.
GLI EX – Nella rosa attuale blucerchiata, nessun giocatore può vantare trascorsi nel Verona, mentre tre gialloblu hanno trascorsi nella Samp. Il centrocampista Massimo Donati disputò una stagione mezza inutile a Genova, nel 2003-04, proveniente dal Torino.
Andò molto peggio a Marco Donadel: quel ragazzo dalla chioma biondo sporco, molto simile ad uno scopettone di saggina rovesciato, nell’estate 2004 arrivò dal Parma per contendere il posto da titolare a Palombo (ancora lui!), finì rapidamente a svernare in panchina (solo 8 partite in blucerchiato) per poi essere ceduto alla Fiorentina dopo appena sei mesi.
Più significativa l’esperienza del terzino Fabrizio “Hunter” Cacciatore: arrivò a Genova all’età di 17 anni; dopo un paio di stagioni in Primavera e diversi anni in prestito tra B e C, nel 2009 Delneri approvò il suo ritorno alla casa madre. Rimase una stagione e mezza, lasciando qualche traccia di sé: poche in positivo (una rete segnata al PSV Eindhoven in Europa League nel settembre 2010), moltissime in negativo (tra cui la dannata prestazione nel derby del novembre 2009, costantemente battuto da Raffaele Palladino).
3 commenti
Grandi forza samp forza hellas verona
11 Settembre 1966. Fu la prima partita del campionato di serie B e l’esordio assoluto nella categoria cadetta da parte della Sampdoria. Vincemmo 2-0 con due reti di Francesconi e ricordo ancora il titolo del Secolo XIX: “Lo splendore delle tue penne o Corvo!”Ora non abbiamo….corvi e quindi basterebbe non prendere gol!
Per come vedo il calcio i gemellaggi non significano nulla, ma di questo mi vergogno pure…