La vittoria è arrivata. Un parto atroce, elefantiaco, si sentono ancora i barriti di dolore. 5 mesi di astinenza, 7 senza contare la strampalata vittoria sulla Juve (ci vuole del coraggio per ritenerla attendibile). Si dovrà fare un monumento a Luci, il difensore scriteriato, autore di un intervento alla cazzo di cane in piena area su Regini (per fortuna non sapeva che Regini è totalmente innocuo), al 96′.
Pozzi segna e ci regala i 3 punti, andando ad esultare come un pazzo sotto la gradinata dei doriani. I tre punti benedetti ci permettono, momentaneamente, di abbandonare gli ultimi posti in classifica: siamo virtualmente salvi ma avanziamo a stento, come una vecchia carriola dalle ruote arrugginite e cigolanti.
Il dato positivo della sfida di ieri è che, dopo il vantaggio, non abbiamo subito troppo gli assalti del Livorno, una squadra di maldestri pedatori e nulla più. A parte la prodezza di Greco (traversa nel primo tempo) e la grande occasione capitata al sopravvalutato Paulinho (se lui vale 10 milioni Balotelli quanti ne vale? 500? Il porcello Spinelli dovrà sciacquarsi la bocca bavosa e grufolante!), il Livorno stranamente non ci ha impensierito, controllato dal nostro centrocampo, per una volta solido. Altra nota importante: si allarga il numero delle squadre immonde che lotteranno per la retrocessione. Anche il Livorno, squadra indecorosa per livello tecnico, sarà risucchiato nella palude della lotta salvezza: si giocherà a chi sarà meno scarso.
Ulteriore dato positivo del Picchi: incredibile a dirsi, siamo riusciti a ripartire in contropiede, concludendo persino qualche azione: una sparacchiata del misero Barillà, un’imbeccata preziosa (la prima in campionato) di Kristicic per il fuffometro (ma indispensabile) Eder, che spreca tutto calciando a lato. Un clamoroso contropiede di Gastaldello che si traveste da Beckebauer, avanza a testa bassa in area avversaria chiedendo palla a Eder (che si accorge, stupefatto, che vicino a lui c’è proprio Gasteldello e si rifiuta di passargli la palla), ma l’azione sfuma nella fuffa abituale.
L’ultimo dato positivo è che il culo, quello sano, sincero, con la C maiuscola, non ci ha ancora abbandonato. Nell’articolo di ieri si supponeva misticamente della presenza di un santo protettore di manica larga. Che si tratti di San Paolo o di san Pier d’Arena, di sicuro sta elargendo buona sorte a piene e sante mani… Dopo quanto accaduto dall’inizio del campionato, ecco che arriva anche il rigore al 96′ sulla palla sparata, appunto, alla speraindio, in area del Livorno. Chiunque tu sia, santo blucerchiato: sia lode a te!
Lati negativi: Gabbiadini è spompato, vaga per il campo con occhi semi-assenti, con l’energia di uno straccio liso. Che gli succede? Così siamo privi di punti di riferimento in avanti.. E pensare che con un barlume di attaccante, anche vecchio, un vecchio cane (anche rincoglionito) dell’area di rigore avremmo portato più facilmente a casa la vittoria sia col Livorno sia, probabilmente, contro il Torino. Invece là davanti, percepiamo il vuoto cosmico, il freddo siderale. Solo Eder si affanna con le sue corse ribalde, dribblandosi anche da solo, facendo un casino madornale.. ma la sua mira è spesso imprecisa (anche se, lo ricordiamo, ha segnato ben 3 reti in 5 partite, grazie ai rigori arrivati dal cielo e alla paperotta di Curci).
Ciò che emerge dalle partite disputate è chiaro e limpido, come la minzione di un bevitore di Poretti: ci mancano una punta, un centrocampista dai piedi decenti che unisca il filo tra centrocampo e attacco, un esterno sinistro di ruolo e un medio-forte difensore centrale. Società, ce la facciamo? A gennaio ne prendiamo almeno 3 su 4? Diamo un calcio nelle terga a Osti, che solo a vederlo sugli spalti, a occhi bassi, mette una tristezza senza fine (e gran voglia di bersi cinque o sei Poretti)?
Insomma ci salveremo?
Probabilmente sì, non c’è limite alla scarsezza di alcune squadre dell’odierna serie A. Ma per vedere un minimo di gioco del calcio, almeno un minimo sindacale, Garrone dovrà aprire le casse e scucire palanche sonanti!
1 commento
barattare uno dei tre/ quattro ruoli da prendere con un portiere che permetta al pur dignitosissimo (soprattutto domenica scorsa) da costa di ricoprire il suo vero ruolo, ovvero dodicesimo di solida garanzia?