Incredibile! Stappiamo lo champagne, convochiamo la fanfara!
Un folle finale ci consegna i 3 punti che mancavano dalla scorsa stagione (in trasferta addirittura da gennaio). Pozzi realizza il rigore fischiato per un intervento squilibrato di Luci su Regini. Spinelli, in tribuna, ha il pallore di un cadavere di suino: già si pregustava il pareggio, quel malefico Papà Pig degli Erzelli. E invece se la prende in saccoccia: il Livorno è trascinato nella palude delle scarse, candidato in piena regola alla retrocessione!
La partita, è bene dirlo, ha un livello tecnico infimo. Delio cambia ancora le carte in tavola: no al tridente offensivo auspicato, dentro Barillà (si distinguerà per un ventaglio di schifezze, giocatore limitatissimo) e Bjarnason, che almeno a centrocampo si fa sentire con il suo fisico da vichingo: un martello pneumatico a cui hanno asportato totalmente la tecnica dai piedi.
Si comincia e si gioca a chi fa meno: errori nei passaggi da una parte e dall’altra. Poi il Livorno si assopisce in difesa, Obiang apre alla grande per De Silvestri che entra in area e da posizione defilata viene asfaltato senza logica da Duncan, un terzino forse più scarso dei nostri. Eder va sul dischetto e sigla il vantaggio: 0-1 al 17′!
Il pallino del gioco (modestissimo) passa a questo punto ai padroni di casa, che avanzano a testa bassa con una tecnica approssimativa: ebbene sì: forse abbiamo trovato una squadra più gramma di noi! I due spauracchi Emeghara e Paulinho si rivelano fumosi e fumanti merdine: Emeghara un nevrotico casinaro… L’Osvaldo degli straccioni Paulinho è loffio, ben gestito da Gastaldello (ed è tutto dire…). Andiamo in apnea solo per dieci minuti: traversa madornale di Greco al 34‘ su tiro dalla distanza (grazie ad un miracolo di Da Costa, che devia la palla sul montante) e, poco dopo, erroraccio di Paulinho a pochi metri dalla porta: il pallone è sparacchiato fuori dalla punta livornese. 10 milioni di euro? Ma per l’amor del cielo… Spinelli, diabolico porcello, vergognati!
Nella ripresa teniamo botta. Il Livorno avanza ma è sempre più sfilacciato: a centrocampo si accendono bolge infernali, tutti sul pallone: uno spettacolo di bassa lega… Ma difendiamo il vantaggio. Kristicic poi si illumina (ed è la prima volta in questo campionato): mette Eder davanti al portiere con una verticalizzazione al bacio: il brasiliano è solo, il primo difensore è a 4 metri da lui, la posizione è regolare… Ma Eder si produce in una cagatina mal riuscita: tira a lato! Come hai potuto.. porco demonio!
Entra Pozzi e riceve subito un calcione di benvenuto dal livornese Coda già ammonito e che, nell’occasione, doveva essere espulso. Ma fa niente: restiamo in vantaggio.
Poi, follia: l’arbitro concede 6 minuti di recupero… assurdo! Al 92′ un corridoio per vie centrali, che spesso concediamo, libera inspiegabilmente Siligardi al tiro dal limite dell’area. Sinistro del Livornese e Da Costa è battuto. 1-1 allucinante, concediamo una rete ad una squadra scarsissima e per di più totalmente spompata.
Ma i finali blucerchiati riservano sorprese. Ci assiste il nostro santo protettore (quest’anno ci dev’essere… Chi sarà’ san Paolo? san Pier d’Arena?). Palla senza pretese in area del Livorno, Regini anticipa Luci che, in preda a una cecità dovuta a una latente pazzia, abbatte seccamente il nostro giocatore! Vasco rotola per le terre, l’arbitro assegna un insperato rigore al 95′!
Le maledizioni per i 6 minuti di recupero si trasformano in grida trionfali: Pozzi realizza la rete del vantaggio e va a esultare sotto il nutrito gruppo di tifosi doriani. Incredibile, ci stropicciamo gli occhi… Abbiamo vinto una partita!
Delio Rossi è salvo. E noi non siamo gli unici grammi di questo campionato: siamo in buona (o cattiva) compagnia. Ma ora, Delio, da te vogliamo molto ma molto di più!
2 commenti
Grande articolo! Il gruppo d’ascolto del reparto cardiologia e infartati x la Samp è con voi fratelli! 🙂
Remeremo fino alla fine!!! Era dal ’74 che non eravamo così grammi!