Andiamo male, andiamo a rotoli. La squadra si impegna, si chiude a riccio, parcheggia il proverbiale bus davanti alla propria porta, ma esce ancora con un pugno di mosche in mano.
E’ troppo più forte la Roma, anche se rivoluziona l’attacco con un inaspettato turn over. Fuori il trio titolare e dentro Gervinho, Marquinho e Borriello. Fumosi i primi due, statico e pachidermico l’ultimo.
Della Samp che dire? Tutti dietro a fare una colossale barricata che, c’è il fondatissimo sospetto, cadrà alla prima giocata azzeccata dai giallorossi.
L’agonia si protrae fino alla ripresa. Nel primo tempo un colpetto di culo, di quelli che ci stanno tenendo a galla in queste prime funeste giornate, sembra darci una mano: Borriello prende un abbaglio, passa indietro il pallone e offre un assist al bacio a Gabbiadini. L’attaccante ha l’occasione per il vantaggio ma il suo bel tiro di sinistro dal limite dell’area trova pronto De Sanctis con una grande parata.. Peccato!
E’ inutile, non riusciamo ancora a costruire mezza azione da gol: dobbiamo sempre aspettare gli errori dell’avversario. E l’astinenza continua: ancora zero gol in casa in campionato.
La Roma, fumosa come non mai davanti, ha comunque il totale controllo della partita. Fino ad ora ha sempre segnato nel secondo tempo, mai nel primo. E nella ripresa ha costruito tutte le vittorie che l’hanno condotta al vertice della classifica.
Quindi si preannuncia il peggio per il secondo tempo. Peggio che puntualmente arriva.
Entra il Pupone e sono dolori. Ma il gol se lo inventa Benathia: con una magia disorienta Gastaldello, mandandolo a tartufi. Il Gasta cerca di rimediare fallosamente, intervenendo da dietro come una mietitrebbiatrice: falcia, ma non abbastanza da evitare che Benathia, da terra, riesca a concludere a rete e a battere l’incolpevole Da Costa: 0-1.
Il resto della partita è poca cosa. Ci buttiamo tutti in avanti (ultimamente va così), dopo che per un’ora siamo stati tutti indietro. Entra Pozzi e ha una buona palla (l’unica costruita) su bellissimo cross di Gabbiadini. Ma si scontra, al momento dello stacco, con Bjarnason, entrato per far casini, e l’azione sfuma.
Siamo sbilanciati. All’88’ Gastaldello, anche se non è stagione, va nuovamente a tartufi. Parte il contropiede della Roma tre contro due, guidato da Totti: c’è da farsi il segno della croce.
E infatti, la frittata è fatta: il contropiede è concluso da Gervinho che batte da Costa di sinistro. Ebbene sì, siamo riuscitii a far segnare anche il molleggiato ivoriano, noto al mondo per vedere la porta grande come una scatola di tonno (da 80 grammi).
0-2, un’altra sconfitta casalinga. E ora la classifica piange lacrime amare.
4 commenti
Già, la situazione è pesante. Ma finché sì gioca con grinta e determinazione noi tifosi non possiamo far altro che tifare e sperare. Non siamo l’unica squadraccia in giro…
Qualcuno ieri sera ha detto che se a gennaio non compriamo il Pazzini di turno sarà serie B! Ma, a parte che simili fortune accadono una volta sola, non ci sono i soldi o meglio non ci sono le condizioni per spenderli. Il calcio non è estraneo al mondo economico della globalizzazione.Anzi!Noi vediamo come i movimenti finanziari stravolgono le strutture industriali di intere nazioni. Come dire:non siamo più padroni di noi stessi. Per una società come la Sampdoria non resta che investire in giovani talenti per poi tirare a campare. E i tifosi, come parte sentimentale e quindi irrazionale, non possono essere contenti.Qui si scontrano due concezioni antitetiche e inconciliabili. Vorrei ma non posso. E poi, giovani talenti. Credevamo di averli ma a quanto pare la reatà al momento non conferma le attese(Obiang, Krsticic). Ci vorrebbe anche per noi l’indonesiano di turno (anche se quello dell’Inter pare voglia volare…basso!). Il calcio italiano, nel tourbillon economico mondiale ,non ha più alcun peso. Abbiamo visto la Roma domare la Samp ma quanta strada pensate possa fare in un torneo europeo? In conclusione: la Samp è come l’Italia, da rifondare!!
Mi chiedo come si possa parlare di mancanza di denaro quando questa dirigenza ha fatto di tutto per NON qualificarsi ai gironi di champions ( via storari dentro Curci”er saponetta”) e ha pagato ( 1,5 milioni di € ) per mandare via uno dei piu’ grandi talenti del calcio italiano e regalare Pazzini all’inter … IO NON DIMENTICO !! Via GARRONE dalla Samp !
Sul denaro che “ci sarebbe” o “mancherebbe” c’è tutto un discorso da fare ed è piuttosto complicato e facile al tempo stesso. Chi vuole (o può?) spendere a fondo perduto? Il fatto sul quale concordo pienamente è la pochezza dirigenziale di questa società, ed il caso Champions ne è la controprova. Continuo a dire che la Samp era una squadra (quasi)perfetta, giocava a memoria (vedi Roma-Samp 1-2) ma è stata distrutta.Roba da manicomio. Anch’io (per quel che può contare….) non dimentico ma VIA GARRONE senza sostituti dove ci può portare? Stavo dicendo a giocare con l’Entella, ma forse mi sto sbagliando perchè l’Entella(Virtus) è destinata a salire…………