Alla luce dei 90 minuti di gioco la sconfitta a Reggio Emilia è meritata. I Neroverdi ci sono stati nettamente superiori nella ripresa, dopo un primo tempo equilibrato nel quale è la Sampdoria ad essere andata maggiormente vicino alla rete, in almeno due occasioni.
All’11’ palo di Jankto su una bella combinazione Gabbiadini-Keita, tiro dell’attaccante che diventa un assist per il ceco. In allungo Jankto colpisce il palo esterno.
Al 43′ importante azione della partita, mal sfruttata dalla Samp: Keita salta di slancio Ferrari, si invola per 30 metri ma invece di cedere palla a Gabbiadini a tu per tu con Consigli, opta per il passaggio a Damsgaard che si incarta e l’azione sfuma. Palla gol gettata alle ortiche.
Il Sassuolo fa più possesso palla ma poche conclusioni. Ma è nella ripresa che i padroni di casa legittimano la vittoria con una prestazione di carattere. La tecnica, l’intensità, la qualità in campo del secondo tempo spiegano perché il Sassuolo ha 10 punti in più di noi in classifica.
Le azioni della squadra di De Zerbi sono tambureggianti, noi restiamo schiacciatissimi nella nostra area di rigore. E dai e dai arriva l’inevitabile rete. Cross di Locatelli dalla sinistra al 69′, Berardi colpisce di testa, la palla va su Colley e si impenna. Ed è bravissimo lo stesso Berardi a segnare in rovesciata a pochi passi dalla porta. Gol che per caparbietà ha ricordato un’azione degna del miglior Flachi.
La ripresa ha visto una Samp troppo arrendevole, capace soltanto di lanciare pallate alla viva il parroco per La Gumina che è sembrato un grillo salterino alla ricerca di sponde. Purtroppo non ne ha azzeccata una, trasparente come carta velina.
Risultiamo realmente pericolosi solo negli ultimi minuti, quando il Sassuolo per problemi vari (fra cui un acciacco a Berardi) resta senza attaccanti.
C’è un possibile e dubbio fallo di mano di Ferrari su tiro di La Gumina all’88’ ma l’arbitro lascia proseguire (braccio ‘abbastanza’ attaccato al corpo). Poi un prodigioso salvataggio di Chiriches, su Keita nel finale.
Perdiamo 1-0, e la differenza in campo si è vista.
Ora speriamo di non sbracare troppo e di tenerci stretti il nono posto, o comunque la parte sinistra di classifica. Anche per quest’anno siamo salvi ed è già un risultato. Per il resto ci teniamo la nostra abituale e dignitosa mediocrità.
32 commenti
Non sopporto quando la Samp perde, anche in amichevole.
Non sopporto se perde con il Sassuolo che è pur sempre una parvenue
Non sopporto che il Sassuolo abbia 10 punti più della Samp per i motivi di cui sopra
Non sopporto che l’Atalanta abbia 23 punti più della Samp – Prima o poi tornerà nei ranghi
Non sopporto che l’Atalanta giochi la Champions e la Samp nemmeno la coppa del nonno.
Non sopporto di leggere articoli quando la Samp perde.
Non sopporto quando la Samo perde e le altre devono ancora giocare.
Non sopporto il campionato già finito a questo punto
Non sopporto, ovviamente, di lottare per non retrocedere e per fortuna non è il caso.
Non sopporto più questo calcio e quello che ne sarà prossimamente.
Non sopporto che non ci sia, o meglio che non voglia esserci, un Percassi genovese.
Non sopporto, non sopporto, non sopporto
Si è capito che non sopporto?
Caro Roberto, io aggiungo di non sopportare più che ogni anno le sconfitte siano maggiori di gran lunga delle vittorie (lo scorso campionato 20 sconfitte, un record negativo per noi)…
Roberto, sfondi almeno dieci porte aperte. Aggiungi che l’uomo più odioso conosciuto in vita mia, un piccolo babbeo radical chic ignorante di calcio, diceva di tifare Sassuolo e avrai in quadro completo.
Però questo stato di cose non cambierà. Perché Ferrero non cederà MAI la Sampdoria, a meno che non sia costretto da un tribunale fallimentare.
E Ferrero non desidera nulla più di una salvezza tranquilla. Un po’ perché non gli interessa. Un po’ perché in questo sistema di cose dovrebbe fare investimenti che non può permettersi.
Questo siamo. Questo resteremo. Dei mediocri. E a tantissimi tifosi va bene così.
Caro Modernist359, è vero, a proposito delle sconfitte…sono sempre troppe ed ognuna è una spina nel cuore.
Carissimo Roberto concordo su tutti ma proprio tutti i tuoi ” non sopporto ” dopodichè ne comprendo i perchè e sono principalmente quattro: solo a Genova sponda Samp si regalano giocatori ( vedi paragrafo Cassano ) e si regalano società con eventuali bonus a personaggi alquanto dubbi, le due società da te citate sono ubicate in Emilia e in Lombardia ovvero regioni che hanno una forma mentis e di conseguenza un modus operandi distante anni luce dalla liguria, terzo le società sono gestite da imprenditori seri e facoltosi che sanno bene che oltre certi risultati non possono andare perchè non gli sarebbero consentiti( dal palazzo) risultati superiori a quelli attuali, in ultima analisi volendo fare un pò di psicologia l’era Mantovani splendida e gioiosa ha incosciamente o consciamente, scegli tu la più appropriata, creato stati d’animo contrastanti in quanto nel calcio e in generale nella vita si fa sempre fatica a scendere dal podio del vincitore e questo dovuto a un calcio cambiato in maniera esponenziale con l’entrata in vigore delle pay tv e tutti gli interessi economici e non che gravitano intorno a questo sport, l’unico rimasto che per potenza economica ( non so ancora per quanto ) è di traino per tutte le altre attività minori. Caro Roberto per quando difficile dei punti da te citati, dovremo farcene una ragione.
Roberto mi hai diveritto. Io invece non sopporto una casa. Un allenatore che si fa bello davanti alle televisioni e dice l’arbitro ha ragione non è rigore (vedi Lazio-Samp e vedi il tiro di Lagumina di ieri) capisco che lui è da molti anni nel clcio e si è sempre tenuto buono i media facendo il simpaticone ma, a me personalmente non piace. La partita di ieri. La Samp non mi è dispiaciuta, poteva andare meglio. Anche il loro gol è frutto di un rimpallo maligno. Comunque il Sassuolo è più forte di noi, purtroppo. Lo schieramento della Samp ieri era, almeno nel primo tempo un 4+3+3 e penso che sia l’ennesiamo modifica di modulo dell’allenatore. Mi è piaciuto Candreva in cabina di regia. Quello che non mi è piaciuto sono i cambi. Passi per Lagumina che era l’unico attaccante rimasto in panchina ma, Askildsen e Leris in campoe Verre, Silva ed Ekdal in panchina? Poi e concludo visto gli infortuni di Quaglia e Torre non era il caso di convocare Prelec?
Scusate i refusi non ho riletto il mio messagio
Secondo me, questa partita ha mostrato il valore d‘ un impianto di gioco complesso. La Samp per il suo modo non ha giocato male ma alla fine il volume e l‘ intensità, faccio per dire, delle trame del Sassuolo hanno avuto la meglio.
Sarà noia mortale anche la stagione prossima?
Osch ,in buona sostanza il Sassuolo nn ha un sistema di gioco complesso ma ho capito cos intendi e anch io credo che i valori individuali siano da collocarlii nl nostro stesso range pr tanto 10 punti in classifica di differenza sono all incirca la stessa differenza vista in campo,l intensità le formazioni nn erano la proiezione di quello che si può identificare cl 100% dl potenziale delle due squadre ma resta che il Sassuolo in settimana lavora pr minimizzare gl episodi fortuiti che ci sono nelle gare,noi lavoriamo pr massimizzare gli stessi episodi …Questo come incide che loro qualche volta sbagliano ma hanno gli strumenti pr rimediare noi quando ci gira male abbiamo solo la buona volontà ed decisamente più modesto…come hai fatto notare la gara è stata tutto sommato ben giocata anche da parte nostra pr 55 minuti è stata equilibrata dl punto di vista dei vantaggi ,poi com è normale chi fa più fatica fisico/mentale finisce la benzina prima,loro hanno iniziato ad accumulare un piccolo vantaggio ad ogni trasmissione di palla,ma quando segnano (episodio fortuito)cmq avevano già conquistato tutto il campo ci avrebbero fatto gol da li a poco in tutti i casi…Nl primo tempo Berardi pr giocare la palla doveva allontanarsi dalla porta diciamo che l abbiamo tenuto a 30/35 mt da Audero quando hanno segnato aveva tirato in 5 minuti da dentro l area e dl limite e ha segnato da 2 mt dalla linea di porta…Ora la Samp individualmente è una squadra forte e un po’ che va sotto di brutto sl piano dl prodotto te lo nasconde,ma se si guarda a quello e si facesse una classifica su risultati dipendenti da quello saremmo dopo il 15simo posto,quindi grandi meriti a Mister e squadra perchè se da una parte produci poco dall altra vuol dire che sei molto efficente se sei 9no ! Personalmente cambierei pr me la Samp ha il core di calciatori su cui costruire una squadra cn un Idea di gioco fatta di controllo della palla o dl territorio…
„ma resta che il Sassuolo in settimana lavora pr minimizzare gl episodi fortuiti che ci sono nelle gare,noi lavoriamo pr massimizzare gli stessi episodi“
Mik… perfetto! Ranieri, non che sia entusiasta e prenderei assolutamente un altro mister, per il solo piacere di godermi il modo d‘ impostazione o pochino più sofisticata, proprio per quello che hai visualizzato egregiamente è un mister geniale per quello che riesce a raccogliere
Osch,ieri a messo in campo una Samp/Empoli in assoluto ieri pr 55 minuti di fatti pur senza una grande intensità eravamo assolutamente in partita, 4 3 3 le spaziature erano meno estreme di quelle di Dionisi ma organizzazione e strategia più o meno son quelle,poi e chiaro in 3 giorni nn metti sostanza e fatta eccezione pr Candreva nn avevi calciatori adatti a centrocampo pr lo meno in quei ruoli ,l altro appunto che di tutte le squadre della serie A il Sassuolo ha il miglior possesso palla quindi è la squadra più difficile cn cui improvvisare quel tipo di gioco x giunta senza gl automatismi e le conoscenze pr blizzare d aiuto sul pressing sulla linea di passaggio,ma come detto eri in campo alla pari,personalmente cambio domani Ranieri pr Dionisi o Italiano ma sono coscente che pr mettere sopra l organizzazione struttura e sovrastrutture varie ci vuol tempo e che nn tutti i calciatori hanno playmaking ( che nn è la traduzione letterale REGIA ma la capacità di facilitare il gioco ai compagni cn palla e soprattutto senza ,dato che nel calcio uno ha la palla e ce ne 10 che giocano senza nello stesso momento )…Ma Candreva crator tra i due centrali a volte addiritura più avanzati sono una visione di calcio di discontinuità cn quello visto sino ad ora ,il problema che ne percepisci il potenziale ma nn lo vedi perchè nn c è un idea di come sfruttare la situazione,Keità che lo conosce due volte gli ha strappato la profondità ma erano palle scontate creator pr attaccante,in breve quella situazione la sfrutti meglio quando la profondità te la da un compagno di reparto cn la difesa che sale sugl attaccanti che vanno verso la palla chiamandosi la linea a seguirli ,tu puoi fare un handoff (passaggio consegnato)o una trasmissione diretta,io preferisco il primo su un blitz perchè cn un calciatore credibile aspetti sia lui a metter la palla dietro la linea difensiva e ti muovi dalla stessa parte dove si muove lui l hendoff serve pr darla nello spazio sul lato opposto a dove fai muovere l avversario nl caso di Candreava ma quel tempo di gioco lo trovi ieri il blizzante pr un Hendoff sarebbe dovuto essere Berezinsky ,ci sono vari modi a me piace quello molto ravvicinato ,nn lo vedi fare spesso nl calcio,però pr capirci se ti ricordi il gol di Quaglia all Atalanta noi il vantaggio di gioco in quell azione ce l abbiamo cn un Hendoff Ramirez -Damsgaard …pr farla breve tutti accorciano e stringono sul pallone se tu porti palla da destra a sinistra in orrizzontale la difesa avversaria scivola anche lei da destra a sinistra quindi si apre un corridoio a destra e fisiologico quando tu fai un hendoff si è il momento dove oltre a spostarsi stringendosi si alzano anche …è una comunicazione di gioco a 3 imprevedibile se la fai bene nn si può difendere pr come si gioca oggi…Pr quello io rischierei Dionisi e Italiano o qualunque mister che abbia in repertorio questo tipo d infrastrutture che però ci vuol un po’di tempo pr vederle …
Con Ranieri Ferrero va al sicuro…Non gli deve comperare giocatori addatti al modulo. Il mister per quella struttura ne trova sempre
Anche la chimera dell’ottavo posto è tramontata. Siamo, ancora una volta, una squadra con un piazzamento mediocre. Ma vorrei analizzare per voi la classifica.
Se escludiamo la Fiorentina, che attraversa una crisi dovuta soprattutto al cambiamento societario, e il Torino, con Cairo che si sta disinnamorando del calcio, quelle che abbiamo davanti sono le squadre con più mezzi economici del campionato. Le strisciate, le romane, l’Atalanta, il Napoli e il giocattolino di confindustria. Dieci punti di differenza tra il nono e l’ottavo posto non sono un caso. Sono la dimostrazione di un sistema di merda, perpetrato contro il calcio italiano nel corso di tre decenni in cui pochi si sono spartiti la torta, lasciando ad altri le briciole.
L’unico modo che hai di superare questa disparità economica è avere un progetto. E i progetti per la Sampdoria di questa dirigenza si sono visti nella notte dello 0-4 di Torino. La più grande opportunità di questa dirigenza è stata buttata nel cesso. Vuoi per malizia. Vuoi per inerzia. Vuoi per incompetenza. Io consiglio a tutti voi di rassegnarvi. Questa società non intende migliorare. Questa è la posizione desiderata da Ferrero.
Mi si potrebbe obiettare che la squadra di quest’anno sia stata una delle migliori costruite negli ultimi anni. E sarei anche d’accordo: anzi, rivendico di essere stato tra i primi a dire, su queste pagine, che la Sampdoria 2020-21 avrebbe fatto un campionato “più che tranquillo”. Ma la rosa globale della Sampdoria è un altro discorso e mostra forti problemi strutturali. Pensare di fare un campionato superiore a una salvezza molto tranquilla (cosa graditissima dopo lo scorso anno, sia chiaro) quando sei costretto a schierare gente come Regini, Leris, La Gumina credo sia davvero chiedere troppo.
sara’ troppo chiedere di non vedere piu’ il prossimo anno ne’ la gumina ne’ leris, che ha l’ aggravante di credere di essere pure bravo a giocare a calcio?
Furente
finchè ci sarà questa “proprietà”nessuno sano di mente può pensare di poter ambìre a qualcosa di diverso di una tranquilla salvezza, è un argomento che abbiamo già sviscerato e dibattuto in passato e credo che ritornarvici sopra sia sostanzialmente inutile…
Come hai scritto anche tu a molti, moltissimi tifosi va bene così: salvezza e supremazia cittadina!
Se sia giusto o sbagliato io non lo so, so che è così, e me ne sono fatto ormai una ragione…
Ieri sera ho guardato la partita con due amici: loro imprecavano, si agitavano, io ero praticamenteun robot, ad appassionarmi per un Sassuolo – Doria spareggio per…l’ottavo posto io non ce la faccio, non riesco proprio…
E ripensando ai miei amici e leggendo il post dell’ottimo Roberto quello sbagliato quasi sicuramente sono io…
Ciao El,
sai che per me non è questione di giusto o sbagliato? La questione è semplicemente di poter sognare. Il calcio attuale, da oltre 30 anni, te lo vieta. Atalanta e Sassuolo sono emerse perché hanno mezzi infinitamente superiori ai nostri. Stando così le cose, noi possiamo tranquillamente scordarci qualsiasi cosa diversa da un nono, decimo posto. E non è giusto o sbagliato. Così è. Punto. Che il cielo sia rosso al tramonto è giusto o sbagliato? Inutile domandarselo, ti pare?
Ferrero non ha la volontà di farci fare qualcosa più di questo. E se anche l’avesse non avrebbe i mezzi economici per farci fare qualcosa in più.
Non è importante il risultato sportivo ( accidenti ormai dovremmo saperlo bene ) è importante il profitto personale che arriva tramite l’azienda Samp e questo accade con il mantenimento della categoria e stop. Il resto è aria fritta.
Lo dico con amarezza, dobbiamo resettare le nostre menti, pensare che l’era Mantovani sia stata solo un bel sogno altrimenti andiamo al manicomio, anche io mi associo alla sfilza dei non mi piace ma dobbiamo dimenticare i bei tempi, così come debbono fare i tifosi del Verona, del Cagliari (non è che puoi pensare sempre a Gigi Riva), della Fiorentina, del Bologna, tutte squadre che hanno vinto nel passato ma che adesso sono circondate da un’aurea mediocrità come noi, poi può arrivare un anno davanti una o l’altra ma sei sempre lì, cosa cambia davvero? Niente. Abbiamo avuto anche il periodo Garrone padre, del figlio non voglio neanche parlare, forse poco apprezzato e anche un po’ contestato perché successivo al grande Paolo ma anche quello bello, adesso il nulla, ma anche altre proprietà straniere tipo Commisso e i tizi di Parma non stanno combinando niente se non addirittura peggio, dobbiamo rassegnarci o spaccare tutto, la super sega e’ fallita per il momento ma la direzione è quella, ragionando a mente fredda dovremmo non seguire più un mondo dove i sogni sono impossibili ma non ci riesce perché l’attaccamento ai nostri colori è troppo forte, dipende forse dall’età di molti di noi a quanto ho capito, rimane l’Atalanta, è vero, ma anche lì finito il periodo Gasp probabilmente si sgonfierà molto, non tutto ma sono realtà diverse, squadra unica in una delle province più ricche d’Italia, stadio di proprietà, nessun problema legato alla città come invece da noi, non mi fraintendete, non lo vorrei mai ma l’unica soluzione pratica, economica sarebbe la fusione, cosa da far accapponare la pelle, lo so, e comunque noi non seguiremmo più lo stesso, la minestra servita è questa e come si dice, o la mangi o salti la finestra
Non hai torto, semarco. Però mi ricordo ciò che rimproveravo ai tifosi durante l’era Garrone (che, bada bene, fu la “mia” Samp: ero adolescente e cominciavo a vivere la Sampdoria proprio con Flachi, Volpi, Falcone e Bazzani).
Rimproveravo, spesso, ai nostri tifosi di essere troppo aziendalisti. Duccio non era innamorato del calcio, non desiderava vincere, ma dare dignità alla Samp, una dignità che però ci concesse di ambire anche a qualcosa in più nel tempo. Diverse qualificazioni in Coppa Uefa, la finale di Coppa Italia, il quarto posto.
Crescendo con quella Sampdoria mi sono convinto che quella dovesse essere la nostra dimensione. Una Samp che, magari non ogni anno, si qualificasse alle coppe europee e competesse ad alti livelli per la Coppa Italia. Piazzamenti in campionato tra il quinto e l’ottavo posto. Insomma, non una squadra di prima, forse nemmeno di seconda fascia. Ma una squadra sempre divertente, competitiva.
Ora che ho perso anche quella Sampdoria, ammetto di essermi pentito di ogni parola detta contro Duccio, Novellino e Marotta. Perché come mi sono divertito all’epoca non mi divertirà mai più. E, bada bene: non rimpiango lo Scudetto. Non rimpiango Goteborg o Wembley. Rimpiango la possibilità di lottare con costanza, fino alla fine per la Uefa.
Poi puoi perdere, perché è parte del calcio. Ma ciò che è anche parte del calcio è il sistema mafioso messo su da Inter, Milan, Juve, Roma, Lazio, Napoli. Le prime sei, sette posizioni del campionato sono quasi sempre a disposizione di queste qui. Se non fossero emerse Atalanta e Sassuolo, che cono comunque in mano a gente con mezzi economici che noi possiamo solo sognare, avremmo la stessa classifica ogni anno.
La Sampdoria di Ferrero non può e non vuole essere nulla più che una squadra da nono, decimo posto. Sono il primo a dire che questa stagione hai anche avuto un po’ di sfortuna, perché perdere da subito Gabbiadini e poi Torregrossa appena avevi avuto l’illusione che questo potesse giocare bene è stato devastante ai fini della nostra classifica: è evidente che manchino i loro gol all’appello. Però hai anche cominciato un campionato con Rocha e Regini come uniche alternative ai terzini titolari. Hai dovuto schierare, fin troppo spesso, l’anticalcio noto come Leris e quel paracarro di La Gumina.
Chiaro che quando i tuoi avversari in corsa mettono Boga e tu metti La Gumina e Leris perdi.
ciao semarco anche per assurdo a voler ragionare di fusione non cambierebbe molto…altrimenti palermo e bari dovrebbero essere stabilmente in serie a, verona, cagliari, bologna e fiorentina partecipare spesso all’ europa league, genova citta’ non ha appeal per investitori stranieri o italiani che siano…e facciamo solo discorsi teorici comunque perche’ il 90 x cento di noi ed il 99 dei topi comunque non seguirebbero una squadra unica ed avresti anche un bacino di tifosi azzerato per almeno 20 anni
Sì, lo so Solodoria, era solo un ragionamento per assurdo
Sento sempre parlare che l’epoca Mantovani è un sogno e che neanche il periodo Garrone è stato all’altezza e quindi cosa pretendiamo da questa epoca. E’ vero l’epopea Mantovani è stata un sogno ma ricordo che in passato abbiamo avuto i nostri bei momenti. Calcolando solo i piazzamenti nelle prime sette posizioni (Chanpion e Uefa)ecco cosa abbiamo avuto:
1948/48 – quinti – 1951/52 settimi, 1955/56 – sesti – 1956/57 – quinti , 1958/59 – quinti, 1960/61 – quarti.
E non ditemi che il calcio era diverso perchè anche allora c’erano gli squadroni di Milano, Torino, Roma e Firenze
Fino a che nel calcio non cambia il sistema tutto rimarra’ com’e’.Giusto che ogni padrone spenda per quello che puo’,sbagliata la distribuzione dei diritti televisivi,inconcepibili i debiti delle grandi(il fair play finannziario dov’e’),ridimensionare gli ingaggi e procuratori ,levare l’egemonia delle tv, orari assurdi posticipi ed anticipi,il calcio deve tornare ad essere piu’ vicino alla gente e vissuto allo stadio non su parabole, tablet,cellulari e minchiate varie.
C’erano tre regole di gioco semplici e lineari ne hanno fatto scempio .Poi nessuno pretendera’ lo scudetto ma almeno
che ci sia vera competizione tra tutti e magari con un presidente come il nostro si possa arrivare alla Champions……
…la nostra Champions sarebbe che se ne torni da dove e’ venuto.Forza Doria comunque e sempre.
Furente,
probabilmente mi sono spiegato male, ma alla fin fine mi sa che all’incirca la pensiamo allo stesso modo…
Con il discorso se sia giusto o sbagliato mi riferivo al fatto che ormai una buona parte della tifoseria ( se sia la maggioranza onestamente non te lo saprei dire…) accetta i risultati sportivi conquistati nell’ultimo decennio, ossia quelli di un onesto centroclassifica ( o di una salvezza tranquilla se preferisci…) perchè, sostanzialmente, questa è la dimensione naturale della SAMPDORIA!
L’era Paolo Mantovani, ti diranno quelli duri e puri, è stata solo una felice parentesi, la VERA SAMPDORIA è quella delle salvezze sofferte, soffertissime, dove ti salvavi all’ultima giornata o giù di lì e dove un gol era un evento talmente raro che lo festeggiavi come se si festeggiasse la conquista di un trofeo…
Su quello nn ci piove,però magari nn si mettono d accordo ?
Dalle tv non si torna indietro e non si può colpevolizzarle sempre di tutto, in Inghilterra gli stadi sono pieni lo stesso (o meglio, erano, ma torneranno ad esserlo) e anche il Leicester in tempi recenti ha potuto vincere, il problema è la non equa divisione dei soldi proprio delle tv e della pubblicità, poi anche lì ci sono sempre le solite 6-7 nei primi posti ma questo è sempre stato ovunque, pensate un po’ che palle in Germania o in Spagna, sempre le solite due, massimo tre a competere, riguardo alla buona classifica degli anni 40-50 della nostra Samp è vero ma se non mi sbaglio ci chiamavano la Sampmilionaria, è sempre una questione di soldi quindi, se avessimo un proprietario con le palanche e arrivassimo fra le prime 7 non staremmo qui a lamentarci del sistema
Siccome siamo un popolo di bla bla bla anziché lamentarsi dei danni delle pay tv basterebbe per risolvere a metà il problema che a parte le 4 padrone del calcio italiano ( che ovviamente faranno sempre abbonamenti) tutti i tifosi delle altre squadre non sottoscrivessero abbonamenti invece si ci lamenta ma…
Se ne parlo evidentemente non ho mai e poi mai fatto qualsiasi abbonamento.degli altri non mi interessa .ho il diritto quindi ,non di lamentarmi,ma di odiarle.
Andrò controcorrente ma speravo che le big facessero la superlega e lasciassero le squadre b a giocarsi il nostro campionato, che sarebbe diventato sicuramente più combattuto. Loro avrebbero i soldi e noi un campionato più equilibrato. Con meno campioni superpagati ma più vero. Forse sbaglierò ma credo che una superlega con partite tra top ogni giorno, finirebbe col non essere così attrattiva e i tifosi seguirebbero ugualmente il campionato. Inoltre ci sarebbe stata la possibilità di vedere nascere e giocare, nuovi talenti che ora non trovano spazio. Le vere partite top non si giocano tutti i giorni ma sono quelle dove ci si gioca il dentro o fuori. Io li avrei lasciati andare facendogli cambiare la distribuzione delle risorse a grande favore dei club più piccoli nel campionato nazionale e gli avrei lasciato i proventi della superlega. E il campionato ne avrebbe guadagnato in interesse. Quindi boccio la bocciatura.
Non male la tua analisi Antonio, poteva essere una soluzione
Ciao Antonio le squadre B come dici tu delle prime quattro vincerebbero a prescindere con il livello attuale di questa serie A e magari sbaglio non sarebbe cambiata più di tanto l’attuale classifica. Contro le potenze economiche perdi sempre… purtroppo.
Ma figuriamoci..la Juve B naviga a metà classifica in serie C,
qualora mai andasse in porto una cosa del genere i grandi club non avrebbero interesse a costruire due squadroni,
in serie A si accontenterebbero probabilmente di vivacchiare…
L’idea di Antonio è romantica ma temo che si scontrerebbe con la dura realtà:
senza le tre big, o con dei loro surrogati, le TV credo che calerebbero drasticamente i loro proventi, di conseguenza meno risorse per tutte le squadre,ci sarebbe meno interesse da parte dei media perchè, che ci piaccia o no, sono soprattutto quelle tre maledette strisciate a far girare tutto il sistema calcio in Italia…
Oh intendiamoci, a me piacerebbe eh, ma siamo proprio sicuri che i campionati sarebbero più equilibrati, incerti e combattuti?
Squadre più forti e squadre più deboli ci saranno sempre…