Nel caos di questi giorni, dove la sola questione importante è il contenimento dell’epidemia, è difficile fare una previsione sul proseguo della stagione e, di conseguenza, sulle sorti della nostra amata Sampdoria.
Ma piu’ trascorrono i giorni e piu’ i contorni si definiscono: gli Europei saranno messi sul tavolo del sacrificio, Mancini ha accettato la situazione (si disputeranno nel 2021) e i campionati nazionali non dovrebbero subire modifiche ma solo lo slittamento delle date.
Bocciata da tutti l’ipotesi di play off e play out che pure avrebbero fornito una componente adrenalinica non da poco al finale di stagione, il campionato potrebbe riprendere come se nulla fosse, posticipando di un mese o forse due la chiusura.
Una delle ipotesi – per quanto a naso non di semplice realizzazione – è ripartire il prossimo 2 maggio e chiudere i giochi il 28 giugno.
Altra eventualità: far tornare le squadre in campo il 16 maggio e terminare il campionato il 12 luglio.
Su tutto questa, tuttavia, grava un’incognita pesante come un macigno: quando sarà finalmente possibile ricominciare le attività? Quando terminerà la clausura? Il limite imposto dal governo del 3 Aprile appare oggi una chimera. Nessuno ha risposte, e i virologi attendono il famigerato picco dell’epidemia per potersi lanciare in previsioni. Avventurandoci in un terreno in cui ovviamente servirebbe un minimo di competenza, par di capire che questo picco (purtroppo) è ancora lontano da venire.
Per una diminuzione significativa dei casi dobbiamo ancora attendere pazientemente: la clausura continuerà, le partite storiche in televisione pure, e con esse la sospensioni totali delle attività. A tal proposito, non è da escludere che sul blog vengano pubblicate dispense per la preparazione domestica di cocktail, varianti mixologiche ad hoc per l’occasione.
Detto questo, lo scenario di una conclusione regolare e posticipata non solo dei campionati, ma anche di Europa League e Champions appare il piu’ probabile ma anche il piu’ ottimistico. E’ ciò che dobbiamo augurarci tutti, con inevitabili riflessioni: quale valore potrà avere un campionato, in un anno di incredibile emergenza, con uno sviluppo così sgangherato? Le squadre sono state ferme par settimane, i casi di contagio si moltiplicano. La Sampdoria è al vertice di questa classifica, l’Atalanta in trasferta ha contagiato mezzo Valencia. Il buon Colley prima viene dato per positivo e poi dichiara il suo stato di piena salute. Insomma, è un casino pazzesco.
Riprenderemo (si spera) un campionato in cui, per quanto riguarda i nostri colori, peserà anche la questione Ferrero, che sta trasformando il tifo in una polveriera. Perché il coronavirus, per quanto ci stia facendo galleggiare tutti in una dimensione di tempo al rallentatore, non ci ha causato certo una perdita della memoria.
A porte chiuse oppure aperte, il campionato riprenderà, ci sono troppi interessi economici in ballo. Ma sarà una pagina che evidentemente avrà poco senso, visto il momento epocale degli eventi che stiamo vivendo. Ed è dunque inevitabile un pensiero: sarebbe meglio annullare tutto e ripartire a settembre.
Ma non è questa la soluzione che, verosimilmente, verrà adottata: non resta che prepararci a tutto e al contrario di tutto, sportivamente parlando, da qui alle prossime settimane.
2 commenti
se non annulleranno tutto personalmente mi tiro fuori, a giugno e luglio avremo tutti altro a cui pensare, a parte forse i cenuani ma la loro e’ malattia mentale e non esiste cura basti pensare che la domenica alle 15 pensano bene di fare i flash mob dai balconi e sui terrazzi facendoci sorbire il loro inno penoso, intendendo con penoso che e’ proprio un inno del cazzo…
Sono d’accordo, riprendere a maggio dopo quasi tre mesi d’inattività non ha senso…
Annullare il campionato e ripartire ad agosto con uno spirito nuovo e con entusiasmo, la serie A a 23 squadre mi sembrerebbe lo scenario meno ingiusto possibile…