Lecce-Atalanta, in programma domenica 1 Marzo, si giocherà seraficamente a porte aperte, almeno stando alle dichiarazioni del ministro per le politiche giovanili e lo sport Spadafora: “Non abbiamo ritenuto di dover estendere il provvedimento al resto d’Italia. Come ci ha spiegato la comunità scientifica, in questo momento c’è una zona di focolai che abbiamo limitato, mentre per il resto d’Italia non esistono condizioni per creare allarmismo e prendere misure altrettanto gravi”.
Il Coronavirus, ci mancava pure questo. L’Italia attende nuovi dati, nel corso di una settimana che ha portato alla chiusura di scuole, cinema, musei, alla sospensione delle attività che prevedono assembramento, oltre ad altri blocchi di vario genere: è un Paese in quarantena (facile per alto agli allarmismi) dove si naviga a vista.
I danni economici sembrano incalcolabili, la psicosi nella popolazione è già diffusa ed è pronta ad esplodere ulteriormente, fomentata da media irresponsabili che pompano con cinismo e incoscienza sulle paure.
E così si vedono scene folli: ad esempio persone che accamallano confezioni giganti di acqua da custodire in casa, come se il coronavirus portasse pure la siccità e si rischiasse il decesso per sete. Il popolo bue riesce sempre a stupire.
Visto che siamo ancora in piena emergenza, di fronte alla salute ogni argomento decade, anche il buon vecchio calcio.
Una situazione, tuttavia, ci preme. Svanita la sbornia da coronavirus, resta sempre in ballo la salvezza della nostra Sampdoria.
Anche noi, come tante altre squadre, giocheremo probabilmente a porte chiuse contro il Verona. La situazione resta in bilico, perché ad oggi i provvedimenti di emergenza del Governo arrivano infatti solo fino a domenica 1 marzo.
In Liguria però i casi aumentano e il provvedimento rischia di estendersi anche alle prossime settimane. E’ improbabile, infatti, che la lotta alla diffusione del virus sia risolto in tempi brevi. L’invito delle istituzioni è quello di un progressivo ritorno alla normalità, ma tutto si baserà sui casi effettivamente riscontrati e il rischio epidemia ( a tal proposito, stanno finalmente diminuendo i tamponi a tappeto nella popolazione e giocoforza scenderanno anche i numeri dei casi trovati).
Ora, mentre nel Nord Italia si lotta contro il dilagare dell’epidemia, nell’incantevole territorio del Salento, che vanta sole, mare e vento, la gente si sollazza, si muove a piede libero incurante dei batteri, e può persino recarsi allo stadio a sostenere la propria squadra.
Da qui in avanti uno dei rischi è che la Sampdoria giochi altre gare a porte chiuse (con probabile ghigno di approvazione di un certo personaggio, che in questo modo non verrebbe contestato). Mentre il Lecce affronterà le gare decisive davanti al proprio pubblico, magari con l’ assenza dei tifosi ospiti, specie quelli in arrivo da regioni ‘appestate’ (ovviamente se il virus non arrivasse anche in Salento, cosa che non auguriamo).
Saremmo, nel caso, di fronte ad un provvedimento antisportivo, su cui la Lega dovrebbe intervenire. Se alcune squadre continueranno a giocare a porte chiuse, per regolarità del campionato tutte dovranno giocare nelle stesse condizioni. E quanto ci aspettiamo che chiedano le società di calcio, Sampdoria in primis.
Chiudiamo con un ultimo messaggio che riguarda ancora il coronavirus, alias Covid-19.
In un mare di allarmismo che non puo’ far altro che diffondere psicosi nella popolazione, il pensiero piu’ lucido ci sembra quello di Carlo Federico Perno, professore ordinario di Microbiologia e virologia, all’Università di Milano, direttore del Dipartimento di medicina di laboratorio dell‘Ospedale Niguarda, che contribuiamo a diffondere:
“Il Covid-19 è di origine animale, come Sars e Mers;
in Cina ha fatto il ‘salto di specie’, passando a quella umana.
La sua peculiarità è che colpisce direttamente i polmoni.
Di fronte al Covid-19 sento giudizi inesatti, anche dal mondo scientifico.
Da un lato c’è chi lo paragona a una banale influenza, ma non lo è affatto, è un’infezione polmonare.
Dall’altro c’è chi evoca epidemie catastrofiche come la ‘spagnola’, ma finora sono decedute persone con altre patologie gravi, alcune molto anziane.
Non abbiamo ancora elementi precisi per prevedere l’andamento dell’epidemia, dobbiamo osservarne l’evoluzione giorno per giorno.
Non esageriamo con l’allarmismo, ma ben vengano le restrizioni imposte da governo e regioni:
provvedimenti sgradevoli ma necessari, la priorità è impedire al virus di infettare ulteriormente”.
Carlo Federico Perno
4 commenti
Una precisazione ; qui in Spagna siamo visti come lebbrosi , loro sono i soliti sbruffoni ,arroganti e presuntuosi e innanzi a problemi di spessore la tattica dello struzzo è cosa consueta ma a sto giro forse non hanno tutti i torti , un medico che tratto i primi infetti in Italia senza farsi i tamponi prende e se ne va in vacanza alle Canarie , risultato quasi mille persone in quarantena e decine di infetti che sono stati in contatto da persone provenienti dalla Lombardia ( quasi tutti Italiani )
Ora dico un po di buon senso da starsene a casa e evitare paranoie eccessive , sto belin di coronavirus è una forma di influenza che può dare problemi a persone anziane o con problemi respiratori , così come un influenza normale , il proposito finale oltre che affogare la Cina economicamente è quello di evitare la agglomerazione di persone ,nel mondo intero stavano insorgendo manifestazioni , proteste ,cortei ecc..Se poi si decide di giocare a porte chiuse deve essere ovunque , altrimenti oltre a essere completamente inutile è pure ridicolo !
Ogni giorno muoiono 25.000 persone di fame e migliaia per le complicazioni della influenza normale , basta con sto belin di coronavirus non se ne può più !
previsione…vedremo se sbaglio…giochiamo a porte aperte a genova…comunque porte chiuse o aperte esiste un solo risultato per la nostra samp: la vittoria
Le porte saranno probabilmente aperte o quasi sicuramente aperte. Siamo però in grande emergenza senza Ramirez, Murro, Linetty e meno male che anche il Verona ha delle assenze come il genero di preziosi e soprattutto Borrini e forse Faraoni e Pazzini. Comunque bisogna giocarsela possibilmente vincerla e soprattutto non perderla.
L’articolo sembra smentito dalla notizia apparsa oggi sul Secolo, partita a porte aperte