Nuovo giorno e nuovo casino. Quando il protagonista è Ferrero siamo pur certi che le notizie che riguardano la Sampdoria non possono essere che imbarazzanti.
Il Viperetta ha presentato la richiesta di concordato preventivo al Tribunale di Roma per evitare il fallimento della società immobiliare e cinematografica, l’ormai nota Eleven Finance.
Secondo la redazione di Primocanale (che ha compiuto un ottimo lavoro giornalistico) il 31 gennaio 2018 i debiti accumulati da Eleven Finance, oggi detenuta interamente dalla Holding Max Srl, controllante anche della Sampdoria – ammontavano a oltre 121 milioni di euro.
Da qui è partita la richiesta di ‘concordato preventivo‘, uno strumento a cui può ricorrere un debitore in stato di crisi o di insolvenza, per tentare il risanamento attraverso continuità imprenditoriale o tramite la cessione dell’attività. O ancora liquidando il proprio patrimonio e utilizzando il ricavato per ripianare i crediti.
Sempre secondo Primocanale la Sampdoria non rischierebbe il fallimento, ma lo rischierebbe la società di Ferrero. Ora, perché la richiesta di concordato risulti credibile, abbastanza da essere accolta dai giudici, il Vipeoride dovrà scegliere se vendere il proprio patrimonio immobiliare oppure la Sampdoria, e assicurarsi in tal modo la liquidità necessaria per soddisfare i creditori.
Ma c’è da aggiungere il fatto fondamentale che i cinema, per ottenere un cambio della destinazione d’uso, necessitano di un tempo minimo non inferiore ai cinque anni, mentre Ferrero dovrebbe fronteggiare la situazione entro i prossimi sei mesi.
La strada piu’ veloce e logica (anche se col Viperetta nulla è da dare per scontato) sarebbe dunque la (auspicata) cessione della Sampdoria.
L’ex presidente Garrone, come facilmente prevedibile, non sarebbe piu’ disponibile a sottoscrivere altre fidejussioni, ma si impegnerebbe ancora a partecipare con un ruolo di mediazione per la cessione.
Ora, secondo l’emittente genovese, il rischio per Ferrero sarebbe quello di perdere anche la Sampdoria, che potrebbe essere rilevata dal Tribunale qualora la richiesta di concordato preventivo dovesse essere respinta. Tornano allora in questo momento, quale presagio, le antiche parole di Garrone, che guardava allibito le sceneggiate di Ferrero durante la telenovela Vialli: “Se non vende è un pazzo”, disse Edoardo.
In mezzo ad un mare ancora una volta turbolento per la Samp, riportiamo le parole di Tirotta che ricordano come, ora piu’ che mai, i tifosi devono continuare a sostenere la squadra come un sol uomo, perché nel pantano in cui ci troviamo restano la sola arma per difenderci dallo spettro della retrocessione.
Queste le parole di Enzo Tirotta:
“Quella che fino a ieri era una partita molto importante (Sassuolo) , con la notizia sulle vicende romane (stupidamente, molto stupidamente fatta trapelare in un momento così delicato per la squadra), diventa crocevia fondamentale sulla strada per la serie A. Dirai, per quale motivo dovrebbe cambiare l’atteggiamento della Samp? presto detto, oggi è certificata la difficoltà della Sampdoria come società, ergo, giocatori, staff, dirigenti, stipendiati a vario titolo, arraffoni sparsi per il centro Italia, oggi, con questa certificazione hanno l’alibi per sbagliare e poter addossare le responsabilità ad altri (che peraltro hanno). Non a caso spesso una società contestata dall’ambiente ed in difficoltà perde tutta la propria credibilità ed incisività negli spogliatoi, creando uno scollamento tra tutte le parti che spesso porta alla mancanza di risultati. Non andiamo distanti nel tempo e guardiamo Napoli, una società autodelegittimatasi ed i risultati che sta ottenendo. Bene, torniamo al Sassuolo ed alla notizia di ieri, quali certezze abbiamo oggi per guardare al domani con fiducia? Una allenatore esperto, serio, che non vende fumo e da serenità a tutto l’ambiente; una squadra fatta di giocatori che hanno dimostrato con i fatti di avere nelle gambe e nella testa la serie A, a patto di non rallentare mai ne con le une né con l’altra; un ambiente (noi tifosi) che sappiamo essere trascinanti ma anche noi lo siamo ad una condizione: avete pazienza, tanta pazienza e non essere isterici. Parlo di domenica prossima perché non abbiamo la forza mentale di guardare oltre al prossimo match. Brescia insegna che le partite le dobbiamo sudare e guadagnare metro per metro, palla su palla, coro su coro… Non possiamo permetterci di rallentare un attimo, al vicino che guarda il telefono, che si perde in una sigaretta, che non trova lo stimolo per un canto, un battito di mani dobbiamo essere noi a ricordargli di non fermarsi. Saremo una cordata in alta montagna, si ferma uno e ferma tutti. Si lo so che certi discorsi fanno ridere a volte, ma se non si fosse capito qua alla Samp una mano la possiamo dare solo noi, la professionalità di alcuni e nessun altro. Siamo noi e saremo noi a pagare in futuro se le cose non andranno come devono. Guitti, ballerine e puttane troveranno altri bordelli in cui esercitare, nel fortino a difendere la bandiera resteremo noi, con idee diverse, con metodi diversi ma noi, solo noi! Quindi bando alle cazzate ed andiamo allo stadio come ad uno spareggio, con la rabbia che vogliamo abbiano in campo, con la voglia che pretendiamo dagli altri, con la gioia di vedere i nostri colori. Mugugniamo a casa e nei bar ma domanica no, ci giochiamo più di quello che pensavamo! Dai doriani, serviamo noi come non mai!”
5 commenti
Grande Enzo, speriamo sia la volta buona che il folle si levi dai coglioni senza trascinarci nel suo pantano
Andati via gli americani non so chi abbia voglia di rilevarci
Condivido Tirotta. Fermo restando che Primocanale ha dato notizia delle vicende di Eleven Finance per informare i suoi ascoltatori, impegno morale che i media hanno e cioè quello di informare, sarebbe stato molto meglio farlo dopo il doppio incontro casalingo con Sassuolo e Napoli o almeno dopo la partita con il Sassuolo. l’attenzione deve essere tutta su questo match e la nostra condizione difensiva è quantomeno allarmante. Ci presenteremo, di nuovo, con due mancini di fronte, questa volta, ad una squadra che fa della velocità la sua arma migliore.
Le ultime due giocano contro una contro il Milan e l’altra contro Iachini… Speriamo bene.
Altro non voglio dire dopo che la Spal ha vinto a Bergamo!
Ok, tutti uniti per tifare, eccetera, ma direi anche tutti uniti perchè (dalla dirigenza all’ultimo tifoso) siamo tutti attaccati alla giacchetta di un singolo uomo, che fa l’allenatore.
Il professionista saponara si accasa sempre in serie a al lecce: forse poteva pensarvi sei mesi fa e risparmiarsi una figura barbina…vedremo cosa combina l’ altro nostro professionista…per chi ha vestito quei colori sull altra sponda del bisagno non dovrebbe mai esserci spazio tra le nostre fila, neanche se si chiama sciagura montella