Mentre la Samp prosegue il suo lavoro a Bogliasco senza la bellezza di 12 nazionali, -compreso Ekdal partito da Genova per la seconda partita della sua Svezia dopo la nascita della sua bambina – una buona notizia ha catturato l’attenzione del popolo blucerchiato: il rientro in campo di Riccardo Saponara. Nonostante lo spettacolare quinto posto in classifica, in questo primo scorcio di campionato la squadra di Giampaolo ha fatto registrare un unico cruccio: la trequarti. Come sappiamo, il ruolo del trequartista negli schemi del tecnico abruzzese riveste un’importanza cruciale nello sviluppo della manovra e nella costruzione dell’azione offensiva. Nessuno tra Ramirez, Praet e Caprari ha veramente convinto. Ramirez è stato spesso scialbo e indolente, Caprari ha alternato ottime prestazioni a partite dove non è riuscito a incidere, mentre Praet ha dimostrato che il gioco tra le linee non rientra più nelle sue caratteristiche. Colpa, anzi, merito di Giampaolo che, nel giro di due anni, lo ha trasformato in un centrocampista moderno abile nelle fasi di possesso e non possesso.
Insomma, l’abbondanza numerica a disposizione del mister per la trequarti è come un’illusione ottica. Il primo mese e mezzo di stagione ha dimostrato che l’unico giocatore della rosa capace di accendere la miccia dietro alle punte è Riccardo Saponara. Il brutto infortunio rimediato nel match contro il Napoli lo ha tenuto fuori per un sacco di tempo. Le lesioni al bicipite femorale non perdonano e infatti il fantasista forlivese ha svolto una lunghissima riabilitazione. Ora però, a un mese e mezzo di distanza dal guaio muscolare che lo ha tenuto fuori per cinque partite, Saponara è pronto a riprendersi una maglia da titolare. I due assaggi di campo contro Udinese e Napoli hanno confermato quanto di buono fatto vedere da lui in passato, quando qualcuno l’aveva accostato addirittura a Kakà. Un paragone forse esagerato. Ma i due non hanno in comune soltanto il nome. Ricky “Maravilla” lo vuole dimostrare.
1 commento
Se ci si chiede se la Sampdoria farà un campionato simile a quello dell’anno scorso, o migliore, la risposta non può che essere un’altra domanda: Saponara sarà in grado di giocare?
L’articolo è preciso sul punto: sulla tre quarti lui è di gran lunga il migliore che abbiamo. Con lui in campo le due punte non sono mai avulse dal gioco, nemmeno per brevi frangenti, si veda la prima di campionato a Udine. Con lui in campo, quanto viene impostato dal centrocampo arriva più spesso negli ultimi metri come suggerimenti, assist, azione.. .
Non è poco.