Patrik Schick, figliol prodigo ingrato, transitato dalla Sampdoria come una meteora di classe cristallina (come la sua tenuta fisica) per poi cercare di accasarsi il più presto possibile e con eccessiva irrequietezza nel primo top club interessato a lui.
Ma Schick è veramente un figlio ingrato?
Più che altro eccessivamente ambizioso, caratteristica che ad un 22enne è evidentemente perdonata (quando era alla Samp di anni ne aveva 20). Ma l’ambizione (legittima) del giocatore poteva forse essere temperata dall’interevnto maturo di qualche consigliere. Evidentemente Patrik non ne ha intorno, meno che mai fra i suoi agenti. E nella sua corsa alla grande squadra ha finito per buttare via un anno intero. Per adesso anche questo inizio di stagione.
Ma in questa storia un consigliere saggio in realtà esiste. Ed è Mister Giampaolo, che di materia tattica ne mastica. Il Mister aveva presagito che Schick alla Roma avrebbe fatto una brutta fine, chiuso dagli altri giocatori fra cui il monumento Dzeko (e scusate se è poco) e da un modulo che non lo avrebbe favorito.
E infatti Schcik, per la bile dei fegati esigenti dei romanisti, sta caracollando in campo senza arte né parte: sembra la controfigura triste della spietata macchina da gol e spettacolo che giocava con la maglia blucerchiata.
Un pacco coi fiocchi e controfiocchi allestito da Ferrero, che dopo la nota vicenda con la Juve (che l’estate scorsa scaricò il giocatore per mancata idoneità dopo una doppia visita medica) è riuscito a bidonare i giallorossi vendendo un giocatore che da qui al 2020 farà incassare alla società doriana una cifra che si aggira fra i 34 e i 42 milioni, a seconda di bonus e dell’ eventuale vendita.
Ma veniamo all’oggi.
Noi arriveremo a gennaio, speriamo in una posizione di classifica ancora importante, e Giampaolo probabilmente chiederà un rinforzo in attacco, ossia quello che doveva già arrivare in estate.
Caprari è ormai trequartista fisso, Quaglia fra qualche mese avrà bisogno della bombola d’ossigeno e Kownacki purtroppo non sta ancora esplodendo come ci aspettavamo.
La Roma, da par suo, sarà probabilmente costretta a cedere Schick in prestito, non potendo permettersi di tenerlo un altro anno in panchina ad ammuffire ma nemmeno di gettarlo in campo allo sbaraglio di fronte ad una tifoseria che rumoreggia (giustamente) di fronte alle sue prove indolenti per non dire depresse.
Ecco che quindi (se Di Francesco non sarà esonerato prima) la soluzione del prestito potrebbe essere ottimale per entrambe le parti.
Ferrero addirittura gongolerebbe come non mai: dopo il grande incasso vedrebbe il ritorno di un calciatore gratis che per i nostri livelli farebbe sempre la differenza. Un giocatore che in aggiunta conosce già gli esigenti schemi del Mister che hanno contribuito a farlo esplodere.
Un bel prestito secco, vecchia maniera con la Roma: è vero faremmo un favore ai giallorossi e al giocatore. Ma la società capitolina ci sta ripagando in questi anni a botte di milioni di euro e Schick potrebbe darci una mano anche decisiva per scalare la classifica, in vista, chissà, di uno sprint per l’Europa.
Una Sampdoria dallo spirito caritatevole, come quello del buon samaritano, può quindi aprire le porte al calciatore.
E se lo facessimo ritornare?
9 commenti
Ma anche no, grazie!
Esatto, non siamo mica la Misericordia, che se ne resti dov’è, ha avuto lo stesso comportamento odioso di Icardi
Non succederà mai, ma, se per caso ci fosse bisogno di un passaggio, ho già acceso la macchina… Questo è un mezzo fenomeno che, se messo nel posto giusto, sposta da solo gli equilibri delle partite. Vi chiedo solo: se defrel arrivasse (magari) a 20 gol, resterebbe alla Samp per gratitudine di averlo rilanciato o andrebbe a prendere 2 o 3 volte tanto il suo ingaggio a Roma o altrove?
È scappato come un ladro in fuga ricordo ancora le immagini all’aeroporto quindi che se ne resti dové. La dignità non ha prezzo!!!
NO!! Potenziale tecnico e fisico enorme. Cervello assente ingiustificato.
Una volta tanto sono d’accordo con Luigi, allora per assurdo riprendereste anche Icardi che ci ha sbeffeggiato varie volte perché è forte, non è ammissibile un comportamento del genere, se ne è voluto andare e lo ha detto a gran voce, voglio la grande squadra, allora restaci!
totalmente d’accordo con Luigi (e non é raro che succeda).
Tutti questi stronzi che puzzano ancora di favela o di casermoni sovietici, non hanno la minima dignità a baciare lo scudo Doriano e poi scappare via.
Icardi, Eder, Schick, Strinic… ma ce ne sarebbero.
Via dalle palle e ciao.
Uniche eccezioni Muriel, Zapata, Mustafi… e pochi altri che hanno continuato a tessere le lodi del club che li ha lanciati nel calcio che conta.
Ultima considerazione: dai giocatori si può capire che volino via (anche se si richiederebbe loro un po’ più di attenzione alle forme) ma dai nostri dirigenti magari un progettino anche di piccolo cabotaggio, che so .. una Coppa Italia, magari con un progetto non scappano via come ladri
Io lo riprendere i di corsa…era uno spettacolo vederlo…cmq c lamentiamo dei giocatori che vanno via ma è la società che gli paga il taxi….
Finalmente sento una evidente realtà…. Ferrero ha parlato di cedere torreira da dicembre.. Poi lo stile è diverso ma certo giocatori (vedi bomber dell’altra sponda) sanno già che la società li venderà…