Mister Giampaolo presenta il match di domani, una partita sulla carta decisamente insidiosa contro il Napoli di Ancelotti, capace di raccogliere 6 punti nelle prime due uscite non facili (Lazio e Milan).
Una squadra, quella partenopea, da considerarsi come la seconda forza del campionato, distante. Ma la differenza nella sfida di domani e il valore aggiunto per i nostri colori potranno farla le motivazioni, l’attaccamento alla maglia e la capacità di seguire i valori tecnico-tattici di mister Giampaolo.
«È una partita con tanti pro e contro, è una partita per noi stessi in primo luogo. È una partita per i nostri tifosi, è la prima in casa, a Genova, dopo i fatti di ponte Morandi – ha dichiarato il Mister, durante la conferenza stampa odierna.
“Dover giocare contro una squadra forte, che ha conteso il titolo alla Juventus e che ha l’allenatore più vincente forse del mondo è un dover rispondere anche quelle che sono state le critiche post Udinese, forse eccessive. C’è tanta carne al fuoco, tante motivazioni per fare bene e il valore di questa partita è decuplicato rispetto a una partita normale. Il nostro pubblico dimostra di essere maturo, è una partita positiva proprio perché ci sono molte iniziative importanti nei confronti di persone che hanno subito danni umani e personali»
«Rispetto alla partita di Coppa Italia è necessario contestualizzare la situazione fisica dei giocatori. Il livello di condizione degli attaccanti è buono, in venti giorni sono cresciuti Defrel, Quagliarella e Kownacki. È possibile che qualcuno dei nuovi possa giocare: Tonelli potrebbe esordire al pari di Ekdal e Saponara, la loro condizione la verificheremo durante la gara. Sono partite che si radicano sulle motivazioni per cui confido molto sulla spinta dei nostri tifosi. Il calcio è vibrazione, non si può razionalizzare tutto. Le motivazioni arrivano da tutte le parti, bisogna fare una partita giusta, gagliarda, di contenuti. In difesa ho molti giocatori duttili, Andersen può giocare sia a destra che a sinistra, Tonelli può giocare meglio a destra mentre Colley a sinistra. Conosco le qualità del Napoli, non c’è nemmeno bisogno di sottolinearlo. Abbiamo il dovere di fare una grande partita contro un avversario quasi impossibile».
«Qualcosa nel Napoli è sicuramente cambiato- conclude Giampaolo – “Il metodo di Sarri lo conoscevo, quello di Ancelotti lo sto guardando. C’è diversità nell’interpretazione delle cose, penso che comunque la differenza la faccia la qualità individuale di ogni giocatore. Il Napoli ha tanta qualità, ha tanti giocatori forti nell’uno contro uno, ha tanti giocatori forti in fase realizzativa. Il modulo è sempre lo stesso, è cambiata l’intensità e la gestione dei novanta minuti, non sono legati a troppi riferimenti tempistici sul campo. Sono capaci di giocare quindici minuti di grande intensità e prendersi una pausa nei successivi. A Udine noi siamo andati in difficoltà fisica, l’ultima mezz’ora è stata invece giocata bene con le nostre idee. Paradossalmente loro sono finiti in apnea e la Sampdoria in crescendo. È il passato e dobbiamo migliorare la nostra proposta di gioco”.