Ieri sera , al termine del primo tempo, non erano pochi i tifosi doriani che avrebbero voluto (sportivamente parlando) appendersi un cappio al collo.
Un esordio così misero era difficile prevederlo anche per i più incalliti pessimisti. La Samp è scesa in campo alla Dacia Arena con tutti i peggiori difetti delle ultime partite della passata stagione e, come se non bastasse, anche in condizioni rabberciate rispetto al campionato appena conlcuso: senza i colpi di Torreira e le sportellate di Zapata, con un Quaglia che ha toccato due palloni in tutta la gara e un Barreto che, povero Cristo, si è impegnato ma non poteva certo asportarsi i suoi classici piedi ad uncino (a tal proposito, perché mai fino alla fine del match ci siamo accaniti a fargli calciare corner e persino punizioni dal limite? Siamo impazziti?).
Poi, al 15′ della ripresa, dopo i progetti suicidi di alcuni tifosi, si è riaccesa all’improvviso la luce in casa blucerchiata grazie all’ingresso in campo di Saponara, Ekdal e del volenteroso Kownacki.
La Samp ha avanzato il baricentro, l’Udinese ha iniziato ad accusare la stanchezza e complice un pressing notevole in fase d’attacco, i ragazzi di Giampaolo hanno finalmente cominciato a macinare gioco: fraseggi rapidi, intensità in campo e diverse conclusioni verso la porta avversaria.
Linetty è rinato dopo un primo tempo pieno di orrori. Ekdal ha dimostrato di avere intelligenza tattica e di saper stare in campo. Riccardo Saponara è forse la nota più lieta della serata: un abisso, almeno ieri, lo ha separato da Ramirez, uomo che è sceso in campo diretamente in pigiama e pantofole e che si è permesso persino di inanellare una serie di falli senza senso a centrocampo.
Ben più efficace l’azione di Saponara, ex pupillo di Giampaolo, che ora speriamo venga impiegato con continuità.
Senza passare da un estremo all’altro si può pensare che un centrocampo che disponga di una linea Praet-Ekdal-Jankto più Saponara avanzato possa avere elementi interessanti ed un progetto tattico importante su cui impegnarsi.
Mister Giampaolo ha molto da lavorare, ma gli elementi a disposizione non sono certo da buttare: la crescita della squadra dovrà passare per forza da una crescita del reparto di centrocampo: a livello tattico ma soprattutto a livello tecnico. E forse anche quest’anno potremo toglierci delle soddisfazioni.
7 commenti
Scusa Roberto hai scritto era difficile prevedere un esordio del genere ma allora chiudi questo blog perché quasi tutti eravamo moderatamente pessimisti quindi non scriviamo inesattezze se possibile sulla seconda considerazione sul centrocampo concordo in toto da sicuramente maggiori garanzie ma i gol chi li fa il sottoscritto e te??
Ciao Luigi. Rispondo per precisare che gli articoli scritti da me sono firmati con nome e cognome. Tutti gli altri, invece, sono da addebitare a quella che fantozzianamente potremmo chiamare “un’entità astratta”.
Saluti e a presto.
Se gli anni scorsi avevo quasi sempre difeso societa’ e allenatore rimanendo sempre ottimista per fortuna confortato dai risultati quest’anno invece sono un po’ perplesso.sul mercato ci siamo un po’ incartati dopo le trattative saltate di Berisha e majer e la cessione di zapata rischia di diventare un clamoroso autogol…..piu’ che altro nutro forti perplessita’ sull’atteggiamento dell’allenatore che sembra quasi schierare una formazione rabberciata in polemica con la societa’ .nel secondo tempo poi entrati i nuovi ekdal e saponara le cose sono andate decisamente meglio.continuo a non capire la mancanza di mordente in certi frangenti dove bisognerebbe giocare col coltello tra i denti.e’ inutile avere il 64% di possesso palla se e’ inutile e sterile.secondo me faremo un campionato in puro stile Giampaolo e cioe’ grandi prestazioni alternate a partite vomitevoli.
GiamPerdo e’ parte del problema, non della soluzione!!
#ferrero non mi rappresenti
Concordo con tutti.
Ma il materiale c’è.
Polemiche Giampalo non ne deve fare perché giocatori buoni ne ha.
Torreira poteva essere sacrificato, ma in assenza momentanea di un regista bisognava prevedere un altro schema, più coperto a centrocampo.
Come dice Allegri, vero allenatore:
“Il calcio è semplice, siete voi che lo complicate”
Giampaolo non è un allenatore.
L’errore che non gli perdono questa volta:
Fai battere i corner e punizioni a Barreto!
Lui lo sa meglio di noi che non ha piedi!
Questo ci usa per le sue provocazioni contro la società! Se non ha il sostituto di Torreira, AMEN! Qual è la tragedia? Anche gli squadroni non sostituiscono “one On one” i giocatori! Ma l’allenatore si adatta! Questo tizio è ignorante!
Solo una cosa. Sono rimasto basito quando sull’unico calcio piazzato al limite dell’aria ho visto andare alla battuta Barreto. O noi non capiamo niente del tutto o GP era quantomeno distratto!!!
Più grave addirittura di averlo schierato….regista…..