Dopo una settimana di lavoro a Ponte di Legno, è il momento di fare un primo bilancio della Sampdoria che verrà. Seguendo il resoconto quotidiano di Primocanale e Telenord, dal ritiro blucerchiato filtra un certo ottimismo anche se non manca qualche ombra. Comprensibilmente, il gambiano Omar Colley non è ancora pronto. Sarà un caso ma nell’amichevole di sabato scorso contro il Sellero, terminata 15-0 per i blucerchiati, l’ex difensore del Genk è partito dalla panchina. Ma niente paura: al 99% sarà lui ad affiancare Andersen al centro della difesa della Sampdoria. Sensazioni contrastanti anche per quanto riguarda Alex Ferrari. Il jolly difensivo blucerchiato, capace di giocare centrale di destra e terzino sulla stessa fascia, non sembra avere convinto mister Giampaolo in queste prime battute di ritiro. Poco male, il titolare sarà Bereszynski con il giovane Rolando come prima alternativa. Per Ferrari, ci sarà spazio in caso di necessità al centro della difesa. Almeno sulla carta, poi sarà Giampaolo a decidere. Veniamo ora alle note positive. Bene Jakub Jankto. La “iena di Praga” ha timbrato subito il cartellino ma non solo, giocando una partita attenta in fase difensiva e propositiva in quella offensiva. Lo attende una grande stagione. Un altro protagonista di questa prima parte di ritiro è stato Fabio Quagliarella. Le 35 primavere non spaventano il capitano blucerchiato, autore di un lavoro intenso fin dal primo giorno di ritiro. Il “Quaglia” non lascia nulla al caso, sa di doversi allenare al 100% per provare a confermare il bottino di gol dell’anno scorso. Non sarà facile, ma lui ci crede e anche Giampaolo difficilmente farà a meno dell’attaccante napoletano. Qualche dubbio in più su Gianluca Caprari, che contro il Sellero ha sbagliato un rigore. Il giocatore è a un bivio, tattico e di carriera. Da un lato Giampaolo dovrà decidere se impiegarlo come seconda punta o spostarlo sulla trequarti per alternarlo a Ramirez. Dall’altro è lo stesso Caprari, ormai 25enne, a dover dimostrare di meritare la Samp. Va bene che il suo ruolo preferito è l’esterno d’attacco, ma il folletto romano deve fare qualche cosa in più rispetto all’anno scorso, cercando e trovando più spesso la porta. Per lui sarà un anno decisivo.
3 commenti
Solo due parole che ci faranno piangere: difesa colabrodo altro non dico.
Concordo con Luigi,
Regini, Sala Murru sono rimasti ………. più le “incognite” Andersen, Colley e l'”irascibile” Tavares che in Brasile faceva panchina.
Dimenticavo : un ragazzino in porta.
Ad oggi sono veramente perplesso, per non dire preoccupato. Spero la società mi faccia ricredere.
la cosa più sconcertante è che ancora qualcuno crede che il mercato dipenda da giampaolo o da sabatini o peggio ancora chi si concede aspettative in base alle parole di ferrero,non vi è nessun progetto se non quello di ridurre drasticamente gli stipendi e aumentare i benefici ( far pagare l´entrata a gli invalidi la dice tutta su la banda bassotti aime caduta veramente in basso )da qui la disfatta della squadra.jankto è solo un investimento passeggero per la gioia del viperetta e i suoi boys !
un saluto a mio hermano sempre a torsio con i colori blucerchiati !