Martedì scorso, a Primocanale, durante la puntata di “Gradinata Sud” c’è stata la telefonata di una telespettatrice che si è qualificata come la madre di una ragazza invalida al 100 per 100. Tra lo stupore degli ospiti in studio, la signora ha fatto presente che per la prima volta nella storia della Samp anche i portatori di handicap pagheranno l’abbonamento, che fino al 2017 era gratuito fino a esaurimento posti, previa presentazione di un certificato di invalidità rilasciato dalla Asl.
Come si legge sul sito ufficiale della Sampdoria (a questo link), da quest’anno i non deambulanti ed invalidi al 100 per 100 potranno sottoscrivere “l’abbonamento per il settore Distinti a tariffa agevolata, 20.00 euro per invalidi 100% e non deambulanti. Al medesimo prezzo sarà possibile per l’accompagnatore acquistare sempre a tariffa agevolata di 20,00 euro un abbonamento per il medesimo settore (Distinti 108 e 101). […] L’accompagnatore potrà utilizzare l’abbonamento esclusivamente insieme al titolare”. 20 euro non sono molti, penserà giustamente qualcuno: a prescindere dalle possibili difficoltà economiche di una famiglia, si tratta di una spesa risibile. Ma altrettanto giustamente, urge una piccola riflessione. È moralmente giusto far pagare l’ingresso allo stadio a chi vive sulla carrozzina? Una “trentina di persone in tutto”, secondo quanto raccontato a Primocanale dalla signora. Per un totale, a spanne, di 600 euro, da raddoppiare tenendo conto dei relativi accompagnatori. Totale, milleduecento euro.
In base a quanto si legge nell’ultimo bilancio dell’Unione Calcio Sampdoria (chiuso al 31 dicembre 2017), solo di diritti multimediali – diritti tv Italia/estero – la società ha incassato 41,976 milioni di euro. Non sarebbe stato meglio continuare a non far pagare i disabili? La Samp ci avrebbe fatto un figurone e i diretti interessati non avrebbero avuto ragione di innescare tutto questo polverone. Senza dimenticare che l’accesso allo stadio per i disabili “è una vergogna”. Come ha raccontato a “Gradinata Sud” Domenico Arnuzzo, i servizi per i sampdoriani portatori di handicap sono pressoché inesistenti e raggiungere la postazione a loro dedicata è ogni volta un’impresa. La società che gestisce lo stadio, partecipata al 50 per cento dalle due società genovesi, sta realizzando dei lavori di ristrutturazione per rendere più moderno lo stadio Luigi Ferraris. In base a quanto scritto in questo articolo da Calcio e Finanza, sembra che non sia stato previsto alcun intervento per risolvere queste criticità. Insomma, per i disabili con la fede sampdoriana, oltre al danno, puntuale è arrivata anche la beffa.
Un appello all’Unione Calcio Sampdoria: rimetta gli abbonamenti gratis per i disabili al 100 per 100. Il danno economico sarebbe intorno al migliaio di euro. Quello d’immagine, incalcolabile.
2 commenti
non so se mi fanno più anguscia questi sciacalli o quelli che li difendono ! VERGOGNA !
E ferrero da’lezioni di stile a zamparini x la gumina…che schifo