Settimana difficile ma ricca di splendide partite e risultati per la Sampdoria.
Ci presentiamo a Roma col modulo 4-3-1-2 e tre assenze pesanti.
Viviano in porta, difesa a 4 con Bereszinsky terzino destro, Silvestre e Ferrari centrali, Murru terzino sinistro. Centrocampo a 3 con Torreira centrale davanti alla difesa, mezzala destra Barreto al posto dell’infortunato Praet, mezzala sinistra Linetty. Ramirez trequartista, attaccanti Zapata e Caprari. Fuori Quagliarella non al meglio fisicamente.
In fase di possesso si rivede il credo del nostro condottiero: idee e principi di gioco propositivi, gioco offensivo intenso, esaltante per lunghi tratti della gara, grande coraggio e mentalità vincente. È questo l’atteggiamento che ci consente di continuare il sogno europeo.
Difficilmente riusciamo a partire da dietro: la Roma posiziona tre giocatori contro i nostri difensori centrali e su Torreira.
La soluzione la troviamo spesso su un rilancio preciso di Viviano sul terzini alti e larghi. Di conseguenza la mezzala resta per l’appoggio, mentre l’attaccante attacca lo spazio dietro la schiena del terzino ed il 3/4 si butta nello spazio centrale.
Grazie al coraggio, alla velocità e alla precisione nel possesso riusciamo spesso ad uscire dalla loro pressione con i movimenti giusti di centrocampisti, terzini e attaccanti, soprattutto quando riusciamo a svilluppare il gioco da dietro.
Ricerchiamo più volte il lancio lungo per la verticale e la profondità, con movimenti organizzati degli attaccanti, per colpirli nelle zone scoperte lasciate dalla spinta dei loro terzini.
Poche le azioni manovrate con il consueto fraseggio corto ed un possesso palla inferiore a quello della Roma: tante palle recuperate, ripartenze veloci e organizzate.
Le mezzali lavorano in ampiezza allargandosi molto con palla al terzino per permettere una scelta da parte della mezzala e del terzino opposto, che se si alza alto sul nostro centrocampista lascia un buco libero di essere occupato dall’inserimento di un attaccante. Quando attacchiamo sugli esterni Ramirez va in aiuto al terzino in modo da cercare la superiorità numerica.
Le mezzali lavorano anche in profondità, cercando di trovarsi in fase di costruzione alle spalle dei centrocampisti della Roma. Provano a prenderli sulla schiena per saltare la linea di centrocampo e per andare a sostegno sul controllo del lancio lungo degli attaccanti.
I due attaccanti li troviamo anche stretti e vicini tra loro per combinazioni centrali.
Oggi ricerchiamo spesso anche il cambio gioco perche’ la Roma cerca di attaccare con molti uomini e di lasciare larghi e alti i terzini: mossa intelligente per colpire il lato in quel momento scoperto dagli scivolamenti difensivi verso il lato opposto.
Il consueto “palla avanti, palla indietro, palla nello spazio” attaccato dal 3/4, una punta o la mezzala opposta crea grossi problemi ai giallorossi. Lo facciamo in maniera veloce, precisa e sopratutto non solo nel corto e nel breve ma anche attaccando la profondità.
In fase di non possesso proviamo a fare grande pressione tenendo un baricentro alto nella metà campo della Roma già a partire dalla loro costruzione bassa organizzata.
Gli attaccanti centrali si alzano sui difensori centrali aperti sul vertice dell’area, oppure bassi a meta dell’area: scelta di Di Francesco per arginare la nostra pressione. Le mezzali giocano a metà tra le mezzali di parte ed il terzino che si trova alto e largo per dare ampiezza, mentre Ramirez gioca su Strootman: linea a 4 difensiva alta a centrocampo e stretta, corta con il resto della squadra.
La mossa di mister Giampaolo per arginare la costruzione dal basso della Roma è quella di far lavorare attaccanti e mezzali sulle linee di passaggio lasciandoli a metà tra due giocatori giallorossi e pronti a partire veloci direzionando tutta la squadra su un lato creando molta densità.
Esempio: le punte oggi si sacrificano molto sui terzini, perche’ per Di Francesco sono i costruttori di gioco principali del suo schieramento.
Se la punta attacca il terzino, la punta opposta scivola sul centrale difensivo di parte, il trequartista attacca il mediano, la mezzala prende il giocatore che si allarga o rimane al centro, perche’ mezzala ed esterno alto giallorosso spesso si cambiano posizione per coprire gli spazi offensivi. Il nostro terzino, per non rompere la linea, prende il giocatore che va in profondità, mentre Torreira copre centralmente l’uscita eventuale della mezzala e la mezzala opposta lato palla lavora sull’inserimento della mezzala giallorossa.
Le volte che sbagliamo questa uscita subiamo un’occasione della Roma.
In questo modo fermiamo anche il rifornimento centrale Dzeko che si ritrova Torreira davanti ed un centrale difensivo dietro.
Quando non ci arriviamo con gli attaccanti, sui terzini escono le mezzali. Sul mediano lato palla scivola Ramirez. Mentre la punta piu’ vicina scherma il passaggio su Strootman, sull’attaccante esterno si alza aggressivo il terzino di fascia, Torreira lavora sulla mezzala mentre la mezzala opposta lato palla si posiziona centralmente sulla mezzala opposta, causando una grande densità di uomini in zona palla e non lasciando spazio per ripartire e iniziare il possesso palla della Roma, costretta spesso a giocare palla dietro invece che andare in avanti.
Le due squadre giocano in pochi metri, è una gara emozionante e molto bella.
Corti, stretti veloci e aggressivi e con tanta corsa riusciamo a tenerli nella loro metà campo e non fargli sviluppare il loro proverbiale gioco in velocità. Marchiamo gli appoggi e riusciamo a lavorare bene sul cambio campo, dove siamo perfetti negli scivolamenti.
La Roma risponde con il solito 4-3-3 con Alison in porta, difesa a 4: Florenzi terzino destro, centrali Manolas e Juan Jesus, Kolarov terzino sinistro. Centrocampo a 3 con Strootman davanti alla difesa, mezzala sinistra Naingollan e mezzala destra Pellegrini. El Shaarawy a sinistra e Under a destra, punta centrale Dzeko.
La fase di possesso della Roma ha uno sviluppo poco orizzontale e molto verticale: lavora sulle catene esterne con grande spinta dei terzini, grande qualità delle mezzali e inserimento in velocità delle punte e sterne.
Attaccano con molti uomini.
Gioca un buon calcio propositivo, possesso palla con fraseggio sia corto sia lungo con verticali improvvise sugli esterni. Veloce ma oggi con poco ritmo e poca intensità. Tante le soluzioni con il navigare tra le linee degli attaccanti esterni che si cambiano posizione anche con le mezzali per lavorare sia sui tagli veloci centrali, sia sugli inserimenti esterni, lasciando le fasce alla spinta dei terzini che lavorano molto in ampiezza.
Terzini molto alti che spingono con velocità e qualità e ricercano la superiorità numerica sugli esterni, creando dei triangoli con mezzala e attaccanti esterni.
Strootman sostituisce De Rossi, presidia la zona centrale e detta i tempi di gioco.
Occupano tutto lo spazio dell’arco offensivo ed attaccano con 7 uomini ma oggi non riescono a lavorare bene sulle transizioni per ripartire velocemente in contropiede perchè difendiamo molto bene.
La fase di non possesso della Roma non è di grande aggressività ma dimostra una buona organizzazione.
Difendono con un 4-1-4-1 abbassando gli attaccanti esterni e aspettando a centrocampo compatti e con uscite predisposte.
Ci prendono molto alti solo nella nostra costruzione dal basso su rimessa dal fondo.
Dzeko lavora su un centrale difensivo, se esce su Silvestre, alla nostra destra, la mezzala destra della Roma attacca il centrale difensivo opposto, la mezzala di parte attacca Torreira e gli esterni alti stringono il campo vicino a Strootman tra i nostri terzini e le nostre mezzali.
Gli attaccanti esterni lavorano sui terzini. Il movimento in ampiezza della nostra mezzala lo prende il loro terzino, la mezzala di parte copre la linea di passaggio su Torreira.
Quando il pallone arriva al nostro play, si alza aggressiva e veloce la mezzala opposta. Difficilmente troviamo libero Torreira di impostare, ma facilmente lo troviamo con palla avanti palla indietro dove il nostro giocatore è maestro nello smarcarsi.
La linea difensiva di Di Francesco per la spinta dei terzini che rimangono spesso alti è spesso costretta a lavorare e scappare in un due contro due, oppure tre contro tre con l’aggiunta di Strootman che si abbassa.
La partita parte molto forte e veloce sopratutto da parte nostra che disputiamo 30 minuti di grande calcio e grande pressione.
Tante le occasioni, tanti i corner battuti a fine primo tempo, da parte nostra ben 10…
Recuperiamo facilmente palla e li attacchiamo trovando spesso uomini liberi e bravi ad attaccare la loro linea difensiva.
Al 10 minuto Ramirez crossa per Zapata, palla fuori di poco: ennesima occasione creata sui movimenti da rimessa laterale, dove come sempre c’è grande organizzazione.
Al 16 minuto ci prova Barreto da fuori sugli sviluppi di un corner, parata di Alison.
Vista la nostra grande pressione la Roma prova ad effettuare la rotazione dei centrocampisti per liberare il centrale. Ma spesso la fanno con i tempi sbagliati e non ha successo.
Il loro possesso non è molto veloce, abbiamo il tempo di scivolare sui cambi gioco e difenderci con tutti gli elementi disponibili.
Al 26 minuto grande azione dove con il consueto “palla avanti palla indietro” liberiamo Ramirez sulla profondita’.
Al 27 minuto tocca a Zapata impegnare Alison con due tiri, poi è Torreira ma il portiere della Roma è insuperabile.
Al 32 minuto giustamente viene annullato un goal a Manolas sugli sviluppi di un calcio d’angolo.
Patiamo lo sforzo di corsa e di intensità negli ultimi 15 minuti del tempo quando ci allunghiamo parecchio sul possesso giallorosso che aumenta di precisione e ci mette in difficoltà sopratutto sugli esterni.
Alla prima vera occasione dei giallorrossi arriva il rigore giusto concesso per fallo di mano di Bereszinsky.
In un’azione di ripartenza giallorossa, El Sharaawy porta fuori posizione Murru che lo segue nel movimento verso il centro, lasciando la linea. In questo spazio lasciato libero si butta Pellegrini: palla centrale a Dzeko che apre su Pellegrini a destra, Silvestre fa l’errore (ma non sappiamo se e’ stato richiesto dal Mister) di seguire il movimento dentro fuori dell’attaccante giallorosso che si allarga. Stringe male centralmente il nostro terzino polacco in diagonale su Under e sul cross di Pellegrini Under calcia dal dischetto sul braccio di Bereszinsky in ritardo…
Dal dischetto tiro di Florenzi centrale che Vivano para alla grande salvando il risultato! Terzo errore dal dischetto per la Roma.
Al 41 minuto gran palla di Kolarov in cambio gioco per El sharaawy che stoppa e tira, Viviano para.
Un minuto dopo la grandissima occasione per noi che parte con un tunnel di rara bellezza di Ramirez al limite dell’area: palla in profondità per lo scatto di Zapata sulla destra, cross del colombiano per Caprari che a tu per tu con Alisson lo centra ben due volte!
Grandissima ripartenza ma grave errore sotto porta del nostro attaccante romano…
Finisce un primo tempo giocato magistralmente dalla nostra squadra per personalità, coraggio e intensità. I numeri sono impietosi per la Roma: la Samp conta 10 tiri in porta e 4 fuori, 10 corner ed un possesso leggermente inferiore a quello degli avversari..
Nel secondo tempo la Roma parte forte. Purtroppo ci allunghiamo sul loro possesso, alzano molto i terzini ricercano l’ampiezza e cercano di attaccare sugli esterni e centralmente con molti uomini con l’appoggio costante delle mezzali.
Difendiamo ordinati ma concediamo qualche occasione ai giallorossi.
Al 48 minuto ci prova Pellegrini ma para facilmente Viviano.
Un minuto dopo grande occasione per la Roma: si abbassa Pellegrini e si alza Florenzi alto e largo. Cross del terzino dove Murru arriva in ritardo, Under si butta davanti a Bereszinsky anticipandolo ma sul tiro centra sul naso Viviano che para miracolosamente e fortunosamente…
Al 53 minuto ci prova Kolarov in diagonale da fuori, para Viviano.
Al 54 minuto sviluppo in ripartenza della Roma: su una nostra pessione alta centrale esce bene e purtroppo le mezzali vengono tagliate fuori dal passaggio di Naingollan per Florenzi che attacca centralmente. Si sviluppa un 6 contro 5, i nostri 4 difensori e Torreira. Il terzino giallorosso allarga per El Shaarawy che crossa. Sulla palla laterale rimane libero Pellegrini che intelligentemente rallenta il suo inserimento centrale non schiacciandosi sulla linea che si abbassa per difendere la porta, palla sul dischetto la mezzala giallorossa calcia male lento e poco angolato e Viviano ancora una volta para.
Al 59 minuto azione bellissima della Roma: Alisson in costruzione allarga per Florenzi, esce con tempo sbagliato Linetty. Il terzino riesce a giocare davanti per El Shaarawy, Murru prova ad uscire aggressivo che tocca di prima per eludere l’intervento del difensore blucerchiato sull’inserimento esterno di Pellegrini attaccato da Ferrari. Tocco di prima in scarico di Pellegrini per Florenzi che rigioca sul movimento in profondità largo della mezzala giallorossa.
Pellegrini attacca a campo aperto, arrivato in area tentativo disperato di Torreira in scivolatoa. Ma il giovane centrocampista tocca rasoterra sul dischetto per Dzeko, dove Silvestre sbaglia a scivolare, bravo a smarcarsi con movimento indietro sulla linea che scappa. Tiro goffo della punta giallorossa goffo che Viviano blocca.
Al 60 minuto entra Kownacki per Caprari.
La Roma il secondo tempo cerca di allungarci sulla nostra pressione per svilluppare la superiorità numerica sugli esterni.
Al 69 minuto entra Defrel per uno dei migliori in campo Pellegrini. E si passa ad un 4-2-3-1 con Defrel dietro Dzeko e Strootman e Naingollan centrali di centrocampo.
Al 70 minuto entra Alvarez per Ramirez e Perotti per Under.
Al 77 minuto entra il giovane Antenucci per El shaarawy.
Di Francesco le prova tutte ma passiamo in vantaggio noi.
Fallo a centrocampo sulla sinistra: batte Torreira per Linetty, palla avanti, Kownacki palla dietro. Errore di Florenzi che si alza lasciando la linea, Linetty palla sull’inserimento di Murru che attacca la schiena di Antenucci. Il giovane romanista sbaglia l’intervento di chiusura liberando al cross, bellissimo, di Murru che trova il movimento Zapata dietro Juan Jesus e davanti a Kolarov in ritardo sulla diagonale.
Chi si aspetta una reazione della Roma rimane deluso: la Roma si scioglie su questo colpo di Zapata e ci portiamo a casa i tre punti fondamentali per continuare il sogno europeo visti anche i risultati degli avversari.
Partita molto bella ed emozionate che conta ben 11 occasioni per squadra, 17 tiri totali loro e 16 per noi, con 10 corner per squadra. Possesso superiore il loro ma tutte e due le squadre la maggior percentuale del possesso lo sviluppano della metà campo avversaria, segno di grande coraggio offensivo.
Abbiamo ritrovato la brillantezza grazie anche al ritorno dei titolari e forse di un cambio di mentalità voluto e richiesto dal tecnico.
Sabato a Marassi arriva il Torino del ex Mazzarri per uno scontro per la Uefa da non sbagliare.
Sarà anche uno scontro tra due ottimi tecnici.