La sconfitta di ieri sera brucia. Brucia perché è un incendio che invade il movimento calcistico italiano, ormai alla frutta. L’Italia non partecipa ad un Mondiale che vedrà in campo squadre imbarazzanti come Iran, Costarica, persino il Panama.
E si tace delle squadre africane che se non altro daranno il proprio contributo di calcio pittoresco e carnevalesco. Per simpatia ci troveremo ovviamente a tifare per quelle. Il Senegal è la maggiore indiziata, ma agli antipodi del globo anche l’Islanda ha il suo alto tasso di simpatia.
Ma andiamo al punto: l’Italia non è riuscita nell’impresa di battere la Svezia su 180 minuti, a causa di limiti di gioco e di qualità. Un tiro in porta in 180 minuti contro dei vichinghi privi per giunta di Ibrahimovic. Si possono fare tanti discorsi, ma se non riesci a battere in due partite una compagine di muratori, di massacàn è giusto che tu venga eliminato.
Il nostro Paese scricchiola, segnali di fallimento arrivano da tutte le parti. Ora anche dal movimento calcio. Ventura è riuscito a non mettere in campo Insigne per quasi due partite, ha panchinato il giocatore che con i limiti dei nostri tempi è probabilmente il più forte che abbiamo. TI DEVI DIMETTERE SUBITO.
Ma quando la nave affonda bisogna attaccarsi ai grandi uomini: uno su tutti, Gigi Buffon. Non è facile scrivere bene di lui su una pagina blucerchiata. Ma Buffon ha dimostrato ancora una volta di essere un vero Capitano. A lui sportivamente vanno infiniti applausi. Ci fossero stati undici Buffon in campo avremmo festeggiato un’ordinaria qualificazione.
Ora si raccolgono i cocci di un movimento calcio ormai in frantumi.
Si attendono le parole di Tavecchio e Ventura, il quale incredibilmente sembra non voler dare le dimissioni. Sarebbe una pagina ancor più incredibile e pietosa di un paese al tramonto.
E poi sarà un caso, ma da quando le telecronache non le fa Bruno Pizzul il nostro Paese è allo sfascio.
7 commenti
80 mila a vedere una squadra di brocchi per cambiare la legge Fornero nessuno che si muova. Che popolo di struzzi che siamo. Comunque non ci voleva l’eliminazione per capire che il tasso tecnico dei giocatori e dell’allenatore era scarso lo vediamo con le squadre italiane in Europa le figure barbine che sistematicamente facciamo quindi giusto così
Ricordo che in certi anni bui nella storia della Sampdoria mio fratello ed io, durante certe partite casalinghe, dicevamo tra noi un mantra abituale “Non segniamo neanche se giochiamo un mese di fila”. Ecco questo è quello che ho pensato ieri sera(ma anche all’andata) durante la partita della nazionale (in questo caso giustamente con la minuscola). Ventura ha dimostrato certamente di non essere all’altezza ma anche i giocatori si sono dimostrati ben poca cosa. Il fatto è che non ci sono più le “stelle” di una volta, i fuoriclasse. Non si vedono più i Riva, Rivera, Mazzola o per venire a tempi più recenti, Del Piero e Totti. Avere in campo un attaccante che non fa un tiro in porta ed è valutato 100 milioni fa rizzare i capelli. Certo il suo presidente ora se li strapperà (i suoi, di capelli) perchè adesso la sua valutazione si sarà ben bene ridotta (10? forse son anche troppi). Voglio fare una battuta, Ma non troppo. Se ci fossero stati Quagliarella e Cassano (sì, proprio lui, anche con autarchico allenamento) avremmo vinto 3-0. Scherzo? Mica tanto. Si è mai visto un attacco che non incide minimamente nello spazio di ben 180 minuti? Ridicolo!! Ora vorrei dire ancora un’ultima cosa. Questo fallimento inciderà notevolmente sull’immagine del nostro calcio (e non solo…). Siamo stati ridimensionati e quindi anche tutte le partite del campionato avranno, d’ora in poi, un sapore diverso. Quello di un paese provinciale. A chi importerà, all’estero, del derby di Roma, o di quello di Milano? Resteremo solo noi a crogiolarci nel nostro piccolo mondo, a sentirci, dalle Alpi alla Sicilia, psuedo campioni di nulla. A fare e sentire i soliti discorsi da bar autoreferenziali ma senza più quella sostanza che ci poteva imparentare a quel calcio che conta e che ormai non più ci appartiene. REQUIEM. IN MEMORIAM.
Le partite della nazionale, come quelle di coppe europee mettono in evidenza il basso livello dei giocatori italiani della nostra serie A, dove Parolo sembra Gerard e Immobile sembra Lewandowski ( giusto per citare i primi due che mi vengono in mente ). In giro per l Europa sono onesti predatori e nulla più’. Questo da almeno 7 anni. Ultimi 3 mondiali due volte fuori al girone e stavolta nemmeno qualificati. Tavecchio e la sua banda ai vertici, Baggio, Albertini e Maldini a casa. E’ tutto dire.
Ritenendo Ventura una persona seria avrei scommesso che dopo l’eliminazione avrebbe rassegnato le dimissioni in tempo zero, che non l’abbia ancora fatto è per me sorprendentemente negativo…
Italia è terzo mondo
Ciò che più denota questo è il vedere sempre più il paese allo sfascio dovuto a che i dirigenti,
Di ogni settore, non sono più come prima: i leader, i più preparati, i più intelligenti e i più coraggiosi. I paesi di merda nel mondo sono quelli che hanno la classe dirigenziale che è quella più parassita, la più inetta stupida e corrotta. Ormai siamo ostaggi in ogni settore, della parassitocrazia. Poi molti, come me, si rompono i coglioni di mantenere la feccia e a malincuore se ne va… ironia della sorte, a un terzo mondo meno mediocre.
Postilla tecnica. L’Argentina dei vari Dybala, Higuain, DiMaria, Aguero, Tevez, Icardi ecc….. è andata vicinissima,dopo molte partite fallimentari, alla clamorosa esclusione dai mondiali 2018. Ma loro hanno un certo Messi……
Ventura mi è sempre stato antipatico. Non credo nemmeno che sia filo sampdoriano. Per la nazionale, però, non è l’unico colpevole. Tavecchio e i vertici dove li mettiamo? Poi i giocatori vengono chiamati anche in considerazione delle squadre di provenienza, come sempre, ma non possiamo non sottolineare che il parco giocatori italiani è mediocre. Special modo a centrocampo non abbiamo un centrocampista di qualità in grado di comandare il gioco e di un trequartista o mezzala in grado di lanciare gli attaccanti. Siamo coperti solo negli esterni e ventura ha fatto il 4/2/4 o il 3/5/2.