La Giampaolo-mania contagia la nazione. C’è voluto qualche anno perché il mondo nazional-popolare del calcio si accorgesse della superlativa capacità e competenza del Mister di Bellinzona, che sta trascinando la Sampdoria ai piani alti della classifica, a furia di allenamenti certosini e di tattiche provate fino allo svenimento.
Il gioco ossessivo e tambureggiante per vie centrali, che lo scorso anno pareva stantìo e piuttosto prevedibile, sta trovando nella Samp di quest’anno la sua realizzazione migliore.
Salta all’occhio un aspetto: nella squadra di Mister Giampaolo tutti conoscono alla perfezione i propri compiti, tutti sanno a memoria i movimenti da eseguire per la costruzione di un ingranaggio tattico quasi perfetto.
E i giocatori rendono al meglio delle proprie qualità. Torreira è una sorta di prodigio vivente che domina il centrocampo dall’alto del suo metro e 65.
Altri soggetti pressoché innocui su altre sponde, assurgono in bluerchiato a livelli di fenomeno. Vediamo il caso dell’escalation di Zapata, che dopo anni di aurea mediocritas è oggi uno dei centravanti più importanti e decisivi del campionato, grazie anche alla sua mole titanica.
Si coniano dunque nuovi termini nel giornalismo sportivo. Dopo il Sarrismo è l’alba di un nuovo mondo: nasce in questi giorni il Giampaolismo, nuova frontiera di evoluzione tattica per gli allenatori.
Di questo argomento ha aprlato anche Fabrizio Bocca, storica firma di Repubblica, che ha dedicato il commento della giornata di campionato a Giampaolo, con una riflessione interessante che riportiamo:
“Può essere che la Sampdoria sia l’Atalanta dello scorso anno. – scrive Bocca. “E può anche essere, forse, che il campionato non consenta più di una o due eccezioni a stagione. Finito, almeno in Italia, l’effetto sorpresa dell’Atalanta e inseritasi addirittura la Lazio ad alti livelli, questa è la stagione di Ferrero e Giampaolo.
Abbiamo già detto come sia quasi il massimo dell’imprevisto avendo venduto i pezzi migliori e ottenuto contemporaneamente un bel balzo in avanti in classifica. Il cinquantenne Marco Giampaolo potrebbe appartenere addirittura alla schiatta dei Sarri, di cui ha ricopiato quasi le esperienze calcistiche. Pur non avendo un passato da impiegato di banca. Però il giro della provincia è più o meno lo stesso, e il riconoscimento delle sue qualità – tramite gioco e risultati – sta avvenendo adesso, alla Sampdoria di Ferrero.
Il successo nel derby col Genoa è un ulteriore passo in avanti. Lui e Simone Inzaghi potrebbero ripercorre velocemente lo stesso cammino che ha fatto Maurizio Sarri: posto che un grande club – ma anche la Sampdoria è un grande club – di quelli soliti decida di fare un salto un po’ folle. Nelle braccia però di un tecnico che sicuramente sa il fatto suo, e che in età matura potrebbe anche lui avere la chance di allenare grandi campioni. Chissà dunque che presto, dopo il Sarrismo, non si parli di Giampaolismo”.
7 commenti
Che poi, a proposito di Sarri e del fatto che ancora pochi giorni fa si scriveva sui giornali che in tutta Europa fossero ammirati da tanto allenatore , additando gli azzuri come un esempio da imitare, e che bla, bla, bla, ieri, guardando il Napoli non certo trascendentale (ma che pur sempre fa sfracelli in Italia….) mi veniva da pensare, forse con un pò di malinconia per il nostro paese, che la squadra dei fenomeni azzurri probabilmente(se non certamente) uscirà subito dalla Champions. E allora? Gigante con i nani e nano con i giganti? E poi alla fine lo scudetto lo vinceranno gli stessi di ieri che noi sognatori (usque tandem?) immaginiamo prossimamente uscire sconfitti da Marassi. Ma, forse, come ben diceva Sergio Endrigo, “i sogni belli non si avverano mai”.
Penso che quando Giampaolo, con poche fortune, applicava il suo credito calcistico Sarri faceva l’impiegato di banca!!!
Siamo onesti è con noi che si è affermato perché tutti lo criticavano per una carriera costellata di esoneri comunque bene cosi felice x la Samp però tutti di memoria corta
Concordo con Luigi.
Una alchimia eccezionale di cui Gianpaolo è certamente coautore; ma ci sono anche altri ingredienti non ultima una campagna acquisiti cessioni di rara accortezza (intuizioni e rischi). Il nostro mister si consacrerà con il risultato finale del campionato e soprattutto quando e se affronterà piazze di prima fascia. Zeman, Del Neri sono ottimi maestri di calcio ma non garantiscono il successo nelle piazze che contano
Ma che cazzo vi siete fumati! Il coach e’ un onesto mestierante, nulla piu’.
Quest’anno gira tutto bene, finalmente!
La Banda bassotti con piu’ culo che anima!
Ma dai Alex non sarai fumato un pò anche tu? Forza Samp
Sarri nel 2011 veniva esonerato dal Sorrento e fino al 2015 il nostro mister traghettava la Cremonese al 13°posto, in Lega Pro!
Con questo voglio dire che se un giocatore è bravo prima o poi viene fuori ma un allenatore invece per emergere ha bisogno davvero di una serie di circostanze che vadano a incastrarsi alla perfezione ( materiale umano a disposizione, società, ambiente ecc…), per me le capacità di un tecnico sono veramente difficili da poter valutare in pieno…
Comunque Giampaolo già oltre 10 anni fa allenava in serie A, l’exploit di Sarri è decisamente più clamoroso e sorprendente, non so quanti siano gli allenatori che approdano alla massima serie da ultracinquantenni e incidono in questa maniera sulla propria squadra…