Un caso a metà fra la pochade e la commedia dell’arte, un caso creato dalla Juventus che dopo 20 giorni dalle visite mediche fa dietro marcia e punterà su altri rinforzi, a meno di colpi di scena a gennaio.
Si parla quindi di un accordo raggiunto fra le parti, con la Sampdoria disposta a riprendersi il giocatore (e poi ricollocarlo sul mercato) senza probabilmente fare causa alla Juve.
Renzo Parodi analizza sulle pagine di Reubblica i possibili sviluppi di questo intrigo estivo
“Il caso Schick, innescato dalla Juventus 20 giorni dopo le visite mediche effettuate a cavallo dell’Europeo under 21 al quale l’attaccante ha regolarmente partecipato, giocando e segnando anche un gol, sta fra la pochade e la commedia dell’arte”- scrive Renzo Parodi.
“Premesso che la salute del ragazzo è preminente su qualsiasi altro discorso calcistico-commerciale, ci sono troppe ombre nella vicenda. E qualche domanda alla quale Marotta dovrebbe rispondere. Primo. Perché la Juventus ha atteso 20 giorni prima di denunciare le presunte anomalie cardiache riscontrate durante le visite mediche? La privacy – si dirà – aveva imposto discrezione assoluta. Forse si sperava che l’anomalia – di cui la Sampdoria contesta la rilevanza e addirittura l’esistenza – sparisse in due-tre settimane? Improbabile se davvero l’aritmia cardiaca fosse stata rilevata il 22 giugno. In questi casi la prognosi va dai 45 ai 60 giorni, come attesta anche il caso Biabiany, fermato per un paio di mesi. Secondo. E’ realistico pensare che l’anomalia sia insorta così di recente da sfuggire agli accertamenti dello staff medico della Sampdoria e soprattutto della Federcalcio ceca che ha sottoposto tutti i calciatori dell’under 21 ai controlli di routine prima della spedizione in Polonia? Terzo. Se Schick soffre di un malanno cardiaco che gli impedirà di ottenere subito l’idoneità sportiva che senso ha offrire alla Sampdoria, tuttora proprietaria del cartellino, di prenderlo in prestito?
La Juventus avrebbe dovuto denunciare l’anomalia fisica e non firmare il contratto di acquisto del calciatore. Cosa che non ha fatto. Ha firmato e non lo ha depositato in Lega ma agli effetti in questione non può più invocare il malanno. Il contratto è valido a tutti gli effetti”.
Il verdetto dei medici sportivi che a Roma hanno sottoposto Schick ad accuratissimi test scioglierà molte delle riserve e indirizzerà l’epilogo della vicenda. Ferrero è convinto che Schick sia in ottima forma, indisponibile a discutere qualsiasi forma di revisione del contratto di compravendita e pretende i 30,5 milioni di euro (in tre anni) pattuiti a giugno. Se le visite mediche daranno il via libera al giocatore, chiederà alla Juventus di onorare gli accordi. In caso di rifiuto, si riprenderà la libertà di trattenerlo o di rimetterlo sul mercato. A trattativa libera, il 15 luglio infatti è scaduta la clausola da 25 milioni che lo vincolava. Inter, Roma, Psg, Tottenham ed Everton sono pronti all’assalto. La valutazione di Schick schizzerebbe in alto verso i 40 milioni.
Se viceversa fossero riscontrate anomalie non gravi e il giocatore fosse fermato per qualche tempo, Ferrero potrebbe comunque rischiare e trattenerlo in vista del mercato di gennaio. Se infine decidesse di rimetterlo subito a disposizione di Giampaolo, col consenso del giocatore ovviamente, Schick potrebbe infoltire la batteria dell’attacco, in attesa del colpo Vietto?), può fare anche il rifinitore alle spalle del duo Caprari-Quagliarella con Kownacki e Bonazzoli primi cambi. Unico problema. Come lo accoglierebbero i tifosi, offesi dal brusco addio del ragazzo alla maglia blucerchiata?”