Murru è entusiasta della nuova avventura in blucerchiato: può essere il giovane sardo l’agognata soluzione a lungo termine per la problematica fascia sinistra blucerchiata. Mancino di piede ed esterno sinistro dal notevole senso della posizione e dalla notevole capacità d’inserimento, talvolta è impiegabile anche come difensore centrale o centrocampista esterno di sinistra (soprattutto nelle ultime due stagioni in Sardegna).
Giampaolo ovviamente dovrà lavorare su qualche lacuna evidenziata dal giocatore sul piano difensivo, ma potrà contare comunque su un elemento di gran temperamento, capace di inserirsi anche nelle azioni offensive (2 assist nell’ultima stagione in A). Valore di mercato secondo Transfermarkt: 2,5 milioni di euro, sostanzialmente stabile nell’ultima stagione.
Murru nasce a Cagliari il 16 dicembre del 1994; la sua breve carriera si sviluppa tutta nella squadra della sua città: viene infatti tesserato dai rossoblu a 7 anni (nel 2001), senza mai lasciarli nemmeno per un breve periodo in prestito. Il suo nome comincia a circolare tra gli addetti ai lavori nel 2011: in quell’anno, Murru viene convocato nella Nazionale Under 17 ed esordisce in campionato il 17 dicembre a Verona, contro il Chievo. Nel 2011-12 totalizza in tutto 2 presenze in A, 2 con l’Under 17 e 9 con l’Under 18. Nelle due stagioni successive, sembra guadagnarsi i galloni di titolare, al punto da riuscire a totalizzare 37 presenze tra campionato e Coppa Italia ed ottenere qualche riconoscimento individuale di prestigio (vedi il titolo “miglior difensore della leva ’94” ricevuto nel 2013 dall’Almanacco La Giovane Italia). Inoltre, arrivano anche le prime convocazioni nell’Under 21 di Di Biagio (esordio il 5 marzo 2014 contro l’Irlanda del Nord), nonché uno stage indetto dal ct Prandelli per visionare giovani virgulti in vista dei Mondiali brasiliani.
Nel 2014, però, qualcosa s’inceppa: Zeman gli preferisce il brasiliano Avelar (il quale ripaga la fiducia del tecnico boemo a suon di buone prestazioni e reti inaspettate) e alcuni osservatori lo ritengono troppo “leggero” per la massima serie. Fatto sta che il talentuoso Nicola, nella prima parte di stagione, ottiene la miseria di 2 presenze, nonostante Roma, Milan e Juve siano sulle sue tracce.. Con l’arrivo di Zola, le cose non sembrano cambiare, al punto che si comincia a pensare ad un prestito in B per garantire una maggiore continuità di impiego. E qui che, nel gennaio 2015, entra già in scena la Samp: Osti, alla ricerca di un sostituto di Mesbah (impegnato in Coppa d’Africa) per la fascia sinistra, individua il talento di Murru e prova a formulare un’offerta, ma il Cagliari spara alto, proponendo uno scambio con Stefano Okaka, ai tempi in rotta con Sinisa e la società. Non se ne farà nulla.
Alla fine, l’esterno resterà a Cagliari, totalizzando appena 8 presenze in una stagione caratterizzata dalla retrocessione in B e da cambi tecnici multipli (lo stesso Zola verrà sostituito da Zeman di lì a poco). Le cose andranno meglio con il nuovo tecnico Massimo Rastelli: due stagioni da titolare, un pronto ritorno in A e una salvezza tranquilla; 54 presenze tra B ed A, 2 assist nella massima serie e l’unica pecca di un infortunio alla coscia che lo costringe a saltare l’Europeo Under 21 appena disputato in Polonia (sostituito a pochi giorni dall’inizio dall’udinese Pezzella).
Il bilancio con l’Under di Di Biagio resta comunque positivo: 10 presenze in 3 stagioni, anche gli inizi col ct non sono stati facili (una violazione del codice etico federale, infatti, legata ad “azioni antisportive, aggressive o condotta non professionale” gli avrebbe precluso le prime convocazioni azzurre). “Peccati di gioventù” di un talento sardo, indice di carattere e temperamento.