Il mercato comincerà ufficialmente il primo luglio, ma è a giugno che si intavolano le trattative. Normale dunque che la società blucerchiata sia al lavoro per rivedere qualcosa in tutti i reparti e specialmente in quello offensivo, dove si annunciano scosse telluriche di magnitudo importante.
IL DESTINO DI SCHICK? IN BIANCONERO
MURIEL RIMANE O NO? Triste da dire, ma è sempre un discorso di soldi. 28 milioni di euro: a tanto ammonta la clausola rescissoria che lega il colombiano alla Sampdoria. Inter, Marsiglia, Siviglia e ora la Lazio sono sulle sue tracce. La volontà di Luisito, non si sa quanto vera, è di rimanere. Ma di fronte a un’offerta adeguata per società e giocatore il divorzio sarebbe inevitabile. E creerebbe un problema in più per la società, costretta ad acquistare non uno ma ben due attaccanti.
I NOMI PIÙ GETTONATI: FALCINELLI E CAPRARI. Diego e Gianluca, profili diversi indirizzati allo stesso obiettivo: rinforzare numericamente e qualitativamente un reparto ridotto all’osso. Falcinelli è il prototipo del centravanti moderno, forte fisicamente ma abile a svariare su tutto il fronte offensivo e dotato di una buona velocità di base. Caprari invece è un brevilineo, un folletto che può giocare come seconda punta ed esterno d’attacco: classe e fantasia al potere.
Ma siamo ancora all’inizio ed è possibile che questi due nomi siano una copertura per virare su di un nome a sorpresa, magari proveniente dall’est Europa. Non sarebbe una novità, dato che negli ultimi due anni la Samp ha dimostrato di avere buoni osservatori nell’ex “cortina di ferro”.
Poi ci sono i giovani italiani, su tutti Orsolini e Favilli. Il primo già acquistato dalla Juventus, il secondo di proprietà del Livorno ma destinato a volare in un campionato importante. Favilli sarebbe un ottimo acquisto, ma la concorrenza è nutrita: confidiamo in un colpo di reni di Osti e Pecini.
E IL RESTO? TANTI DISCORSI VUOTI. Continua la caccia a due terzini affidabili. Fino a questo momento sono usciti i soliti nomi, tra cui quello del laterale mancino del Pescara Cristiano Biraghi. Occorre fare presto. I terzini bravi sono pochi e chi ce li ha se li tiene stretti. Bisogna muoversi, se possibile presto e bene, per colmare una lacuna che ci portiamo appresso da una vita.
ROBERTO BORDI