La sconfitta che una Sampdoria in stile balneare ha rimediato ieri contro il motivato Crotone non cambia di una virgola quello che è stato il campionato fin qui disputato dalla nostra squadra. Per valori tecnici e ampiezza della rosa, infatti, valiamo il decimo posto e al decimo posto stiamo.
Le pluricitate motivazioni hanno fatto la differenza ieri e hanno ribadito il concetto che una squadra come la Sampdoria, se non è supportata dagli ardori agonistici e pensa alle spiagge della riviera, può e potrà perdere con chiunque.
Fanno anche un po’ sorridere certi articoli di delusione estrema pubblicati su noti portali blucerchiati.
C’è chi azzarda che con la sconfitta di ieri il nostro campionato sia finito: addio a non specificati sogni di gloria.
Ma pensare che questa Samp potesse fare più di quanto abbia concretamente portato a casa è pura utopia. Certo, potevamo conquistare 6 punti nelle ultime due gare.
Ipotesi per ipotesi potevamo anche vincere 10 partite di fila e sognare l’Europa. Ma è evidente che tutto questo non sia nelle nostre potenzialità, per quanto lo slancio del tifoso faccia sempre sognare per il meglio: i valori in campionato sono definiti e rispecchiano, quest’anno più che mai, quella che è la reale forza delle squadre, con l’eccezione della prodigiosa Atalanta.
Fare un bagno di crudo realismo può essere un bene per tutti, anche perché Giampaolo, uno dei rari casi di allenatore che dice quello che pensa, ha dichiarato esplicitamente che per un ulteriore salto di qualità manca ancora molto.
Sono sacrosante le raccomandazioni di Pradè e del Mister che mettono in guardia i giocatori: tirare i remi in barca a 5 gare dalla fine vorrebbe dire gettare al vento un campionato che ha visto moltissimi elementi positivi. Questo è l’arduo compito di Giampaolo: trasmettere le giuste motivazioni ad una squadra che ha una grande voglia di svaccare.
Passi la sconfitta col Crotone che a beneficio dello spettacolo darà nuovo e divertente brio alle ultime partite per la lotta salvezza. Ma ora ritorniamo a fare punti, per non buttare nel cesso il campionato.
3 commenti
È vero tanto di più non si poteva fare ma ci sono modi e modi perché se così fosse anche la Juventus ieri sera poteva dire chissenefrega intanto lo scudetto lho già vinto invece ha fatto 4 pappine ai piccioni quindi a prescindere dai diversi valori tecnici che ci sono tra noi ed i bianconeri è la mentalità che cambia e noi tutti tifosi giornalisti e giocatori non abbiamo. Punti di vista capisco che Genova non possa offrire più di tanto ma qui si esagera nel voler rimanere con una mentalità piuttosto provinciale tendente al piccolo le cose un po’ più grandi ci spaventano. Concludo dicendo che se un’allenatore non è bravo a motivare i giocatori rimarrà sempre un mediocre
Comprensibile un pizzico di delusione ma mi sembra che si stia davvero esagerando con le critiche!
E’ stata una partita che poteva finire in qualsiasi modo, leggere di Crotone che ci ha umiliato è fuorviante!
Un calo mentale ci può stare, condivido il richiamo fatto dalla società e sono convinto che già da sabato a Torino vedremo un’altra Samp…
Queste partite balneari dicono ormai poco, quando non si lotta per nulla difficile trovare le motivazioni (la maglia dovrebbe essere la motivazione), forse era il caso di fare un turn over maggiore e far giocare gente con prospettive future o gente che dobbiamo vendere.
Se non lo facciamo in queste partite quando lo facciamo?