Se è vero che per costruire una squadra bisogna cominciare dalla difesa, allestire una buona difesa è impossibile senza una dirigenza competente, solida e compatta. Un assunto condiviso da Ferrero & Romei che, nelle ultime settimane, hanno lavorato a lungo per blindare l’area tecnica della Samp.
Osti, Pradè e Pecini, rispettivamente direttore sportivo, responsabile dell’area tecnica e capo degli osservatori della Sampdoria, sono vicinissimi al rinnovo del loro contratto fino al 2019. Una notizia ufficiosa a cui manca poco per diventare ufficiale. Una notizia che i tifosi sampdoriani non possono che accogliere con un sorriso grande così, dato l’ottimo lavoro svolto da queste tre figure.
Carlo Osti, che aveva il contratto in scadenza nel 2019, è una colonna portante della dirigenza della Sampdoria. Arrivato alla Sampdoria nel 2012, è stato uno dei pochi sopravvissuti al passaggio di consegne tra Garrone e Ferrero. Segno che il nostro ds è stato capace di godere di una fiducia trasversale che gli ha permesso di diventare una delle figure più longeve della società blucerchiata.
Il contrario di Daniele Pradè, ultimo arrivato in casa Samp ma abile a stringere in una manciata di mesi un rapporto positivo con società e tifosi, che hanno impiegato poco tempo per apprezzarne la misura nello stile e nei comportamenti. Se le qualità umane di Pradè sono note a chiunque, il giudizio sulle sue doti di uomo mercato è sospeso fino a settembre. Ma sulla carta ci sono tutte.
Il terzo dirigente in odor di rinnovo è il vero fuoriclasse dell’organigramma blucerchiato. Riccardo Pecini non avrebbe bisogno di presentazioni. Per lui parla il curriculum: da capo degli osservatori della Sampdoria, Pecini ha portato a Genova gente come Icardi, Zaza, i due Pedro (Obiang e Pereira), senza dimenticare la nidiata di talenti che hanno fatto le fortune della Samp di quest’anno.
Le conferme di Osti, Pradè e Pecini sono la tappa intermedia di un progetto che, un passo alla volta, sta producendo buoni frutti. Tra pochi mesi la missione più difficile: non depauperare troppo il patrimonio tecnico della rosa, cedendo il meno possibile e integrando la squadra con pochi colpi ma mirati. La presenza della “triade” è un segnale forte perché si possa procedere in questa direzione.
ROBERTO BORDI
1 commento
Sicuramente confermare i vertici è un operazione di garanzia per la nostra squadra. Il difficile sarà non perdere quei giocatori che fanno la cerniera centrale della sampdoria: Skriniar, Torreira, Schick. Oggi leggevo che anche il procuratore di Skriniar lo sta offrendo a mezza Europa. Forse se la Samp riesce a vendere alla clausola Muriel, che tra l’altro si comporta benissimo e penso rimarrebbe tranquillamente, sarebbe il caso, per una volta, di ispirarsi a Lotito o Cairo e far valere i contratti a lungo termine. Ho firmate il prolungamento con aumento e magari una clausola adeguata o rimanete qui per ancora lacuni anni alle stesse condizioni. Poi se arrivano aste di altissima utilità allora…….