E’ dunque prossima la firma di Giampaolo che si legherà alla Sampdoria fino al 2020. L’ufficialità è rimandata ai giorni successivi alla partita con l’Inter, ma il pranzo di ieri in cui Ferrero avrà intrattenuto la platea con stornelli di borgata, ha spianato la strada a quello che sarà lo staff blucerchiato per le prossime stagioni: confermati Giampaolo e i suoi più stretti collaboratori Sardini, Catalano, Spalla e Foti.
E’ una notizia positiva per ciò che riguarda la continuità tecnica del progetto. Gli ultimi repentini cambi di allenatore con i fallimenti (o quasi) di Montella e Zenga avevano portato ben poco altro a parte il caos.
Giampaolo dopo alcuni colloqui con la dirigenza ha valutato i piani societari per il futuro ed evidentemente li ha trovati meritevoli di fiducia.
La speranza ora è che Ferrero mantenga le promesse e non si dia a libere e frenetiche attività di smantellamento nelle sessioni di mercato.
GIAMPAOLO: UN ALLENATORE DI QUALITA’
Il Mister ha conferito alla squadra solidità di gioco: la sua Sampdoria se l’è giocata alla pari con tutti, evidenziando paradossalmente difficoltà solo con le piccole del campionato, fornendo sovente prestazioni superbe contro le prime della classe.
Le difficoltà maggiori Giampaolo le ha incontrate quando la Samp ha avuto l’obbligo di fare la partita. Nei casi vittoriosi è stato quasi sempre Muriel a levare le castagne dal fuoco con giocate a sprazzi da fenomeno. Un fatto da non sottovalutare: la probabile cessione del colombiano impoverirebbe non poco il nostro reparto offensivo.
Per il resto, gli automatismi tattici sono andati in crescendo, così come i meccanismi in fase difensiva sono sempre più affinati.
Gli spazi stretti tra centrocampo e attacco, reparti in cui tutti gli elementi conoscono a memoria il proprio compito, sono elementi di gioco che testimoniano il lavoro continuo e certosino di Giampaolo, un vero perfezionista che, come ripete il mitico Nicolini: “ha saputo ricavare il massimo dai suoi giocatori: è l’allenatore che serviva a questa Samp”.
La conferma di Giampaolo è quindi una scelta positiva compiuta dalla società.
Ferrero e Romei vedono in lui un professionista serio in grado di valorizzare i giovani, poco incline, inoltre, alla polemica con l’ azienda. Diciamo pure che Giampaolo è “un aziendalista”, ma lo è in modo piuttosto intelligente.
Aggiungiamo però che dal Mister ci aspettiamo maggior duttilità, un gioco con maggior respiro sulle fasce che potrebbe conferire anche più spettacolarità alla Sampdoria.
Ma resta il fatto che per un giudizio definitivo sull’operato del Mister è giusto attendere la fine della stagione.
Cosa può rendere, a tal proposito, questo campionato davvero soddisfacente e meritevole di applausi per Giampaolo?
La valorizzazione di numerosi giovani?
Un piazzamento sopra i logori bibini sempre più derelitti e sempre più a livelli di fogna?
La conquista del nono o decimo posto?
Le partite che restano sono 9, e saranno decisive per dare un giudizio positivo o meno positivo sull’operato dei Mister e dei ragazzi.
1 commento
credo che scelta piu’ logica e sensata non si potesse dare soprattutto per dare finalmente continuita’ dopo anni di cambiamenti e stravolgimenti vari.dopo le iniziali perplessita’ il mister ha dimostrato di essere innanzitutto professionista e persona seria ma anche un ottimo allenatore capace di valorizzare i giovani,inculcare una bella mentalita’ grintosa alla squadra che a parte qualche episodio se l’e’ sempre giocata con tutti e ci ha fatto assistere anche ad ottime partite con bel gioco.ha saputo anche cambiare un pochino le sue idee talebane mostrandosi se non altro un po’ piu’ duttile e capace di far giocare via via i giocatori piu’ in forma del momento.se non smantelliamo la squadra e soprattutto avremo 2 terzini al posto delle 2 capre di oggi(regini e sala) potremo divertirci anche di piu’ l’anno prossimo.ferrero un cialtrone ma sui risultati tecnici/economici/finanziari tanto di cappello