21 anni ancora da compiere, fantasia da vendere e un grande fiuto per il gol: il tutto a ritmo di tango argentino. Sono queste le peculiarità di Sebastián Driussi, promettente attaccante del River Plate che il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero ha messo nel mirino nelle ultime ore di mercato.
Nonostante la giovanissima età, Driussi vanta già una certa esperienza nel massimo campionato del suo Paese oltre che in campo internazionale. La favola della “joya” di San Justo, località alle porte di Buenos Aires, inizia nel 2013, quando con i suoi 5 gol in 7 partite porta la Nazionale argentina a trionfare nel campionato sudamericano under-17 a distanza di 28 anni dall’ultima volta.
Dopo il quarto posto al mondiale under-17 dello stesso anno, dove riduce il suo score a 2 gol in 8 presenze, per il talento argentino classe 1996 si aprono per la prima volta le porte della prima squadra del River Plate. Driussi debutta con la maglia bianco-rossa dei Milionarios nella stagione 2013/14, collezionando due presenze in campionato e altre tre in Coppa argentina.
Tra il 2014 e il 2015 Driussi è tra gli artefici del biennio magico del River Plate, che nel giro di un anno riesce in un’impresa senza eguali nella storia del calcio sudamericano, conquistando prima la Copa Sudamericana e poi la Copa Libertadores. Un doppio traguardo che consente a Driussi di acquisire sempre più esperienza in campo internazionale, affinando al tempo stesso le sue qualità di esterno d’attacco con il vizio del gol (5 reti complessive e 3 assist nella Champions sudamericana).
Nel gennaio 2015, l’anno della conquista della Copa Libertadores, Driussi viene convocato dal tecnico della Nazionale argentina under-20 Humberto Grondona per partecipare al campionato sudamericano. Il torneo, che si svolge in casa degli arci-rivali dell’Uruguay, termina come meglio non potrebbe: al mitico stadio del Centenario di Montevideo, l’Argentina batte i padroni di casa 2-1 grazie anche alla splendida girata di destro al volo di Driussi su sponda aerea di Correa.
Dopo avere saltato il Mondiale under-20 per un improvviso attacco di meningite, la “joya” si rilancia ed esplode definitivamente nel campionato di Apertura 2016, l’equivalente del nostro girone di andata. Il tecnico del River Marcelo Gallardo lo sposta dall’ala al centro dell’attacco e Driussi ne beneficia immediatamente in termini realizzativi, segnando la bellezza di 10 gol in 14 partite.
La conquista del titolo di capocannoniere della prima fase di Primera División mette Driussi sul taccuino di molte importanti squadre europee come Milan, Roma e soprattutto Tottenham, che nei giorni scorsi ha inoltrato una richiesta ufficiale di informazioni al River Plate per conoscere il prezzo del suo cartellino. “C’è una clausola di 15 milioni di dollari”, la risposta dei Milionarios.
Gustavo Pedrozo, procuratore di Driussi, ha ammesso che “in questo momento ci sono almeno due squadre europee molto interessate a Sebastián”. Una di queste sembra essere proprio la Sampdoria, che nei giorni scorsi ha presentato al River Plate un’offerta di 4 milioni di euro rispedita subito al mittente. Il River, giustamente, non si schioda dalla richiesta economica fatta al Tottenham, anche se potrebbe forse “accontentarsi” di un prestito con dilazione del pagamento.
Caratteristiche fisiche e tecniche di Driussi. 182 cm per 79 kg di peso, nei suoi primi anni da professionista Driussi ha quasi sempre giocato in un attacco a 3 come esterno offensivo di sinistra. A differenza della maggior parte dei suoi colleghi (vero “Tucu” Correa?), Driussi è un esterno atipico che predilige cercare subito la conclusione anziché incaponirsi in mille dribbling. Non è un caso che la sua esplosione sia avvenuta quando è stato spostato al centro dell’attacco: è proprio all’interno dell’area di rigore che dà il meglio di sé, sfruttando forza fisica e senso della posizione.
Inutile sottolineare che l’acquisto di Driussi, almeno potenzialmente, sarebbe uno dei più grandi colpi di mercato della storia recente della Sampdoria. Driussi, di origini italiane, sarebbe felice di venire a giocare in seria A. Ma l’unico a poterlo convincere si chiama Ferrero. Se son rose…
ROBERTO BORDI
5 commenti
Driussi è un potenziale crack , anche se non ha raggiunto ancora i livelli del suo predecessore la joya Manuel lanzini ed è però superiore al pity Gonzalo Martinez,ora però alla Sampdoria serve un difensore come El mellizo Ramiro funes morì del everton !!!Aguante Sampdoria!
Innanzitutto il calcio italiano ha tanti tatticismi che il giocatore non è abituato ad avere dopodiché dal dire al fare ed ancora qualcuno mi spieghi che gioia si può avere che se funziona dopo 2 mesi si parla glia di possibile cessione ad un club di maggiore prestigio. Contenti voi…..
cito a caso:zamboni,marchesetti,pavan,sestu,nava,tricarico,cucciari,d’aversa,bedin,traversa,polonia,manighetti,strada,sanna,edusei,raggi,da costa(difensore portoghese non il portiere),jurcic,marcolin,dalla bona,cate’,cordoba,mingozzi(rip),padalino,kutuzo,lazko,hugo,casale,tosto,bernini,sgro’,berardi,koman,estigarribia,wzsolek,yanagisawa e ne dimentico altri di fenomeni da baraccone…….propongo alla societa’ di comprare tra questi o del loro livello cosi’ nessuno ce li portera’ via…..belin ragazzi pero’ se non va bene niente allora lasciamo perdere tutto!!!
Ciao Cristiano.
Non é che non va bene niente, é che ci sono delle priorità impellenti, che sembrano essere lasciate in secondo piano.
Dobbiamo comprare un terzino sinistro o forse due, uno stopper e un attaccante…. altro che Driussi.
Per ora registriamo arrivo giovane terzino destro polacco con discreta esperienza e fama, vendita Eramo (ok), restituzione Kraijnc (ok)…. e basta, e siamo a metá mese.
Fiducia nella societá va bene, ma un po di mugugno é normale che venga fuori.
Non ce lo possiamo permettere a meno che non si ceda Muriel