Più spazio a Schick, l’unica luce nel buio delle ultime uscite doriane: dall’alto dei suoi gol ogni 50′ il ceco merita di giocare di più e Giampaolo potrebbe schierarlo anche dal primo minuto contro l’Udinese.
Le sirene di mercato causano i soliti problemi alla squadra blucerchiata. Secondo le parole di Renzo Parodi, nel suo articolo apparso su Repubblica, Pedro Pereira sarebbe vicino al Benfica:
“Contro il Chievo – scrive Parodi – Giampaolo ha scelto il ristabilito Sala (122 palloni giocati, 24 passaggi sbagliati e 34 palloni perduti) anziché Pereira in lievitante condizione e rendimento, certificando la volontà della società di restituire il diciottenne portoghese al Benfica, che ricambierà lasciando alla Sampdoria Djuricic (ora in prestito) accompagnato da un po’ di quattrini. Spiegazione tecnica? Non c’è. Quando Ferrero annusa l’odore dei soldi tutto si compie in un lampo. A prescindere. Peccato, Pereira in prospettiva è un crack”.
Ancora il preciso giornalista parla dell’importanza di Schick per la Sampdoria e rivolge l’invito (che ci trova pienamente d’accordo) di sfruttare maggiormente il giovane attaccante boemo, non risparmiando una lieve critica al Mister dopo gli ultimi risultati non entusiasmanti:
“Il tecnico ha una concezione Giampaolo centrica del calcio e una sola idea in testa, la sua. Altrimenti – aggiunge Parodi – “non mi spiego l’insistenza su giocatori (tipo Alvarez) che non danno nulla o il sacrificio chiesto a Quagliarella che ha quasi 33 anni e rispetto ad un ventenne ha tempi di recupero più lenti, a dispetto di uno Schick che è già un crack, ha segnato un gol ogni 50′ minuti, purtroppo 50 minuti di fila non li ha mai giocati salvo in Coppa Italia. Il calcio è un gioco semplice, non un testo evangelico che si legge e si commenta senza poterlo modificare. Chi guida la squadra deve possedere idee, competenza, intuito, sagacia e una certa dose di in cosciente improvvisazione regalata ai calciatori”.
L’ingresso di Schick al Bentegodi ha dato gli unici barlumi di vitalità della Sampdoria, ora è giusto puntare su di lui dal primo minuto.
4 commenti
Per me in stile sadomaso ripresenta Quaglia e Schick anche con l’Udinese che arriva carica come un treno in corsa, speriamo bene, girare a 25 punti sarebbe non male visto il girone di andata stile montagne russe.
Guardando sempre dietro più che avanti visto i limiti societari.
Quagliarella ho l’impressione che il mister lo manderà sempre in campo, anche con una gamba sola…
Sostanzialmente condivido il pensiero di Renzo Parodi, le dichiarazioni del pre derby di Giampaolo ” io conosco una sola strada…” mi terrorizzarono non poco, come affermato anche ieri sera da Enrico Nicolini il sapere/potere cambiare idee ( quindi nel caso modificare il modulo o scegliere giocatori diversi ) è un valore aggiunto, una risorsa e non un limite o una cosa negativa…staremo a vedere…
Son daccordo con te, anche perchè io continuo a sostenere che se non coinvolgi tutta la rosa nel tuo progetto e sai che “tanto non entri mai, tanto giocano ed entrano gli stessi piuttosto fuori ruolo” alla lunga penalizza e non poco perchè al primo imprevisto (squalifica o infortunio, un giocatore non è pronto!!!
Giampaolo e’ fatto cosi’ e probabilmente questo e’ stato un suo limite nella carriera.non ha mezze misure.quando vince e’ sua maesta’ Giampaolo,lo stratega ecc ecc quando perde come a verona e’ un talebano,un cocciuto e un caprone…….sembra quasi non voglia accettare di volta in volta che i giocatori si alternino nei momenti di forma e mai come quest’anno dove soprattutto a centrocampo e davanti c’e’ abbondanza,fare piccoli cambiamenti di formazione a seconda delle circostanze,come se fosse una sconfitta del suo credo e una ferita nell’orgoglio,altrimenti non si spiegano certe scelte al limite dell’autolesionismo nel mandare in campo sempre gli stessi anche quando non sono presentabili.per fare un esempio Alvarez e Quagliarella a verona sono stati agghiaccianti.per tornare all’articolo secondo me dare pereira al benfica e’ una enorme belinata