Dopo avere dato i voti a portieri e difensori è la volta del centrocampo, l’unico reparto che può essere promosso in blocco a pieni voti. Qui si sono concentrati gran parte degli investimenti promossi in estate dalla società: soldi spesi bene, pienamente ripagati dalle prestazioni in campo.
1,8 milioni di euro: tanto è costato Lucas Torreira. Ma il suo valore di mercato attuale (10 milioni) la dice lunga sul processo di crescita avuto in queste prime giornate dal giovanissimo uruguaiano. Il “ragazzo di strada”, come ama definirlo mister Giampaolo con un azzeccato richiamo a una vecchia canzone dei Corvi, è un centrocampista universale. Torreira sa svolgere in maniera efficace entrambe le fasi di impostazione e interdizione e lo fa con atteggiamento fiero e combattivo. L’ex centrocampista del Pescara è uomo ovunque: in ogni fazzoletto di campo corre, rincorre, lotta, ricuce, appoggia l’azione, rincula a protezione della difesa e quando capita cerca pure la conclusione in porta, come successo contro Atalanta e Milan. Torreira è sì un angelo: ma con la faccia sporca.
Da una sorpresa a una piacevole riscoperta. I tifosi doriani hanno un sospetto: Edgar Barreto ha un fratello gemello? Non si può spiegare altrimenti la trasformazione che il centrocampista paraguayano ha avuto rispetto all’anno scorso. Arrivato a un passo dal lasciare la Samp, in ritiro Barreto ha lavorato duramente per dimostrare alla società il suo reale valore. E ce l’ha fatta, tanto da diventare fin da subito un uomo cardine del centrocampo di Giampaolo. Impiegato stabilmente nel ruolo di mezzala destra, Barreto è un motorino inesauribile che morde le caviglie a chiunque abbia la sfortuna di passare dalle sue parti. Un po’ come Torreira: si sa, tra sudamericani ci si intende…
Ma la “garra” è una caratteristica diffusa anche nei giocatori dell’est Europa. Lo dimostra Karol Linetty, sicuramente la sorpresa più piacevole di questo primo scorcio di stagione. “Furia cavallo dell’Est”, come qualcuno lo ha soprannominato, è sbarcato a Genova ad agosto circondato da molti punti interrogativi, compreso quello sollevato da mister Giampaolo (“non parla l’italiano, chissà quando sarà pronto”). E invece, già dalla sfida di Coppa Italia con il Bassano i tifosi blucerchiati hanno imparato a conoscerlo: sacrificio in fase di non possesso, buone capacità di inserimento e un tasso tecnico di medio-alto livello le peculiarità di un giocatore a cui Giampaolo ha rinunciato poche volte. L’unico difetto di Linetty? A volte è un po’ pasticcione. Ma il voto rimane altissimo.
La prima alternativa al trio di centrocampo formato da Torreira, Barreto e Linetty è rappresentata da un giocatore che centrocampista non è. Si tratta di Dennis Praet. Il secondo acquisto più costoso della storia della Sampdoria dopo Muriel si sta inserendo lentamente negli schemi di Giampaolo. Chi si aspettava il classico numero 10 tutto fantasia si è dovuto ricredere: fin dalla partita di esordio contro l’Atalanta il giovane belga ha fatto vedere di non avere paura del contatto fisico, mostrando doti impreviste in fase di non possesso. Tanto che Giampaolo, dopo le due sufficienti prestazioni da trequartista contro Milan e Bologna, ha deciso di impiegarlo come prima riserva a centrocampo. Una mossa azzeccata, come si è visto nella recente trasferta di Firenze. Entrato all’intervallo al posto di uno spento Linetty, Praet ha dato qualità e sostanza al centrocampo blucerchiato, sfiorando il gol in due occasioni. Ne siamo certi: tra non molto diventerà una delle stelle della squadra.
Poi ci sono quelli che hanno giocato con il contagocce. Su tutti Luca Cigarini. Quando è stato acquistato dall’Atalanta i tifosi della Sampdoria hanno provato un brivido di gioia: finalmente in rosa un vero regista di centrocampo, un metronomo à la Sergio Volpi. Ma l’ex Atalanta ha dovuto fare i conti con l’inattesa esplosione di Torreira: un giocatore imprescindibile per corsa e sacrificio, pur con una capacità di dirigere il gioco inferiore al buon Cigarini. Che da signor professionista qual è si è accomodato in panchina, accettando di fare da chioccia al giovane talento uruguagio.
Mirko Eramo, a parte un tiro dalla distanza contro l’Empoli e la foto con Messi al “Camp Nou”, si è visto pochissimo. Stesso discorso per Angelo Palombo, entrato nel derby a un quarto d’ora dalla fine per dare man forte alla difesa, mentre Carlos Carbonero non ha ancora smaltito il grave infortunio al menisco patito all’inizio del 2016. Ma il suo rientro in campo sembra sempre più vicino: si parla di fine ottobre/inizio novembre. E mister Giampaolo già si frega le mani…
(CONTINUA)
ROBERTO BORDI
3 commenti
Che dire del centrocampo blucerchiato? Per me è fortissimo. Torreira diventera un grande! Linetty idem, Barreto è tornato ai suoi livelli e si è visto anche sottoporta con un gol e due pali. Praet è il più forte di tutti. Una mezzala moderna di grande classe!. Su Cigarini che dire? Eramo lo proverei terzino dx e Palombo sarà sempre il nostro capitano. Se Ferrero fosse più furbo farei i prossimi due/tre anni con un centrocampo così:
Linetty – Torreira- Praet e poi si che sarebbero grandi plusvalenze!!!!!!
Quanti anni dovrebbero rimanere Silverfox 2 o 3 anni ? Magari giugno prossimo liberi tutti in quanto non ci sono obiettivi per vincere ma per rimanere in serie A e fare cassa gli introiti un po’ nelle tasche del duo romano gli altri a disposizione della squadra. Brutto per i tifosi ma questo è stato ribadito a più riprese dagli stessi dirigenti se sarò smentito dai fatti ne sarò felice vorrà dire che potremo ammirarli qualche anno in più!!
Partiamo dal presupposto che ormai dobbiamo abituarci ad un calcio basato sulle plusvalenze ma, perchè non prendere spunto dall’Udinese? Avere di giocatori giovani e di prospettiva può consentire, aspettando qualche tempo, di fare maggiori guadagni. Prendiamo ad esempio Mustafi venduto a nove e con l’ungimiranza, inserita una clausola del 10% su rivendita totale 13. Ma il Valencia lo ha venduto due anni dopo a 41………
Per me su un prospetto di valore come ad esempio Torreira vale la pena di aspettare il momento giusto, ad esempio vicinoa competizioni importanti come mondiali ed europei.