Nel nuovo interessante articolo che Renzo Parodi ha scritto su Repubblica, l’ottimo giornalista riflette sulla bontà della filosofia di Giampaolo, un allenatore preparato che cerca di fare punti sempre attraverso la via del gioco.
Ma per arrivare ad una comoda salvezza, come è ormai l’obiettivo dichiarato anche dallo stesso Mister, ci sarà probabilmente bisogno anche di una maggiore concretezza ai fini del risultato.
“Sarei un pessimo osservatore, se riducessi il momento blucerchiato agli sgarbi della sfortuna – sottolinea Renzo Parodi nel suo editoriale. “C’è molto d’altro e a cominciare da un allenatore, che preferisce perdere giocando bene – è successo contro Roma e Milan – anziché arraffare punti lucrando calcio d’accatto. A Cagliari, quarta sconfitta filata. Comincio dalla fine, dalla papera di Viviano, tante volte salvatore della patria, anche in tempi recenti, e dunque non gli getterò la croce addosso. Piuttosto, dov’era il resto della squadra? Tutta all’attacco, era. A cercare la vittoria negli scampoli di partita che restavano, una volta raggiunto con tanta fatica il pareggio”.
Quindi un pensiero sulla storia di Giampaolo:
“Ora capisco – scrive Parodi – “perché questo sacerdote del pallone ha fatto la carriera che ha fatto. L’idea per lui è tutto. Il dogma è sacro. La regola intoccabile. Lo schema, un idolo. Non si deflette. Il suo calcio ha soltanto una faccia. Prendere o lasciare. A costo di farsi del male.
“Intendiamoci – prosegue il giornalista –“sono felice che Giampaolo alleni la Sampdoria. Con lui si costruisce un progetto di squadra. Largo i giovani, ha decretato la società. E così sia. Obiettivo una comoda salvezza. Ora temo però che occorra prepararsi ad un cammino accidentato. I giovani sono come i fiori. Più li curi e più son belli, ma se esageri a potare la pianta, appassiscono.
Gli infortuni di Pavlovic e Sala lo hanno costretto a sciogliere la coppia Silvestre-Regini, efficace e bene assortita. E a scaraventare nella mischia Skriniar e Pereira. Ed è cominciata la sagra degli errori, come si è visto ripetutamente nelle ultime giornate. Un suo collega di qualche fama, Vujadin Boskov, sosteneva che le squadre di calcio sono come le case: si costruiscono dalle fondamenta.
Ossia dalla difesa. Pensa di essere sulla strada giusta? Perché non ha chiesto alla società di sostituire Castan che lei non considerava omogeneo al suo calcio? In mezzo al campo viceversa lei gode di un’abbondanza sibaritica. Nel ruolo di trequartista dietro alle punte ha quattro alternative: Praet, Alvarez (gioca decine di palloni ma non è mai decisivo), Djuricic (per caso s’è smarrito in spogliatoio?) e Fernandes. Ecco, Fernandes. Ha giocato due brevi spezzoni nel finale a Bologna e a Cagliari, ha colpito una traversa e segnato un gol. Non sarebbe ora di dargli fiducia a tempo pieno?
Davanti le cose vanno maluccio. La squadra tira poco in porta. Sarà colpa dell’esausto Quagliarella che lei insiste a mandare al massacro? O del razzente ma sempre più isolato Muriel? Schick non è male, ed è un uomo d’area di rigore. Forse i suoi colleghi hanno capito che la Sampdoria agisce esclusivamente per linee interne, attraverso il palleggio dei suoi raffinati esteti, e dunque basta approntare una bella doppia diga negli ultimi trenta metri per salvarsi l’anima.
Sugli esterni inoltre la sua squadra non va, e i suoi terzini, oggi Pereira e Regini domani chissà chi, non oltrepassano mai la metà campo. Lo so, ho gettato troppa carne al fuoco. Veda lei di cucinarla al meglio”.
Quindi un invito più che condivisibile al Mister:
“Magari cercando di essere meno integralista, di rinunciare a qualcuno dei suoi dogmi in favore di quell’insignificante dettaglio che si chiama risultato e che purtroppo in serie A alla fine conta moltissimo e rappresenta anche una lente, a volte deformante, attraverso la quale si valutano le prestazioni delle squadre.
Cosa vuole, siamo vecchi suiveurs e ci spiace vedere la Sampdoria uscire dal campo cornuta e mazziata, direbbero a Napoli, come è accaduto nelle ultime settimane, in special modo con il Milan e con il Cagliari. E già ci corre un brivido per la schiena. E se Giampaolo col Palermo giocasse soltanto per lo spettacolo? Ci rassicuri, mister. E scusi il disturbo”.
4 commenti
anche perché le squadre che uniscono spettacolo e risultati sono real madrid barcellona bayern e poche altre……….Giampaolo sarebbe un nuovo guardiola!!!!d’accordo con l’articolo e con le “bocciature” non per cattiveria di Quagliarella attuale e Alvarez troppo evanescente.bruno fernandes titolare fisso da domenica!!!!!col palermo anche un 1-0 rubato con 40 occasioni per loro andrebbe benissimo
D’accordo a metà, condivido i punti di vista tecnici, ma per quanto riguarda il mercato ad esempio l’abbondanza di trequartisti penso siano esclusivamente scommesse della società.
E’ presto x buttar la croce addosso al tecnico, la squadra è incompleta, soprattutto dietro.
Dopo il derby tireremo le somme
Giampaolo perchè vuoi bruciare Quagliarella? non ce la fa più. Deve riposare. Giampaolo perchè vuoi bruciare Schick è forte deve giocare almeno tre/quattro partite di seguito e dall’inizio.
Giampaolo pareggiare in trasferta non è un peccato. Se pareggi al 86 non prendi un controbiede 2 minuto dopo in tre contro due…Viviano a parte!
è un alias di Sessarego? Fanno sorridere i giornalisti che si ergono ad analisti o matematici,pseudo esperti, che scrivono in punta di piuma d’oca intinta nell’inchiostro.
Elaborano ipotesi poi le teorizzano e diventano teoremi,era una libertà degli editoriali che potevano scrivere in pochi,ma non sono notizie bensì pensieri stesi in bello stile,o presunto tale?
Tanto tutto è il contrario di tutto,probabilmente non ha visto le partite o meglio si può dedurre non l’abbia fatto o fosse sotto effetto di allucinogeni,il qualunquismo dovrebbe essere un reato quando si tratta di giornalisti,reato grave se hanno velleità calciofile. Ha Cagliari in occasione del secondo gol abbiamo subito un rilancio nella zona destra del campo,Viviano poteva andare al Bar a prendersi un caffè corretto tornare e anticipare anche di natiche l’avversario,invece hai noi ha bucato la palla e pazienza,ma il fatto e che avevi cambiato modulo alla faccia dei Dogmi per raggiungere il pareggio e a destra avevi una mezz’ala a coprire la zona di campo,ma anche con un esterno basso non cambiava niente eri uscito e avevi portato su la linea ,un’innocente rilancio da palla avanti e pedalare,quanto al Milan e i giovani che fanno errori si magari è anche vero ma Ranocchia penso abbia quasi 30 anni e mamma mia cosa non ha combinato l’anno scorso? Quanto a Mister Gianpaolo ha dato organizzazione e un identità tattico strategica,questo è tanta roba rispetto al caos della scorsa stagione ma che sia un esteta e un amante del bel gioco,magari offensivo? Qui siamo nel ridicolo,la Samp gioca con terzini che fanno i difensori,con mezz’ali che pressano come dei matti un mediano davanti la difesa e il nostro vertice alto del centrocampo marca a uomo con profondità il regista avversario,occhio e croce siamo piuttosto difensivi qualcuno suggerisca allo scribacchino che tener la linea dei 4 dietro alta è una scelta difensiva che produce una minor pressione degli avversari nelle zone di campo a ridosso del portiere non c entra niente con gl’attacchi avvolgenti alla Guardiola e compagnia cantante ! siamo una squadra molto didattica e ordinata perchè molti giocatori non hanno le conoscenze per improvvisare con buoni risultati,quanto al modulo se cambiarlo non ti da vantaggi strategici importanti,gli svantaggi della confusione che deriva dai cambiamenti in corso d’opera sicuro te ne danno di svantaggi ! come tacciarlo di nn esser pragmatico altra sciocchezza a Roma ha messo detto Skriniar un centrale di difesa al 40 del secondo tempo in situazione di parità,non sembra una mossa per: o la va o la spacca ? ha spaccato lo stesso un po’di sfiga signor giornalista è un po’di sfiga tutto li..