Partita difficile contro la Roma, una delle pretendenti allo scudetto.
Confermato il 4-3-1-2 con Viviano in porta, difesa a 4 con Sala terzino destro, Regini e Silvestre centrali e Pavlovic terzino sinistro. Centrocampo a 3 con Torreira centrale davanti alla difesa, Barreto mezzala destra e Linetty mezzala sinistra. Alvarez trequartista, attaccanti centrali Quagliarella e Muriel.
Differenze nella preparazione del match rispetto alle gare precedenti. Contro l’Empoli il Mister ha provato i lanci lunghi per superare il pressing avversario battagliando sulle seconde palle. Con l’Atalanta abbiamo provato a partire dalla costruzione dal basso, nel tentativo di saltare le marcature predisposte da Gasperini. Con la Roma invece la strategia è un misto delle precedenti, anche a causa dell’atteggiamento dell’avversario non sempre aggressivo.
I lanci alla fine saranno 21 totali ma non sempre partiti dalla nostra difesa. E la grande organizzazione di gioco vista nel primo tempo lo dimostra.
La Roma prova a pressare alto nel primo tempo.
STRATEGIA SAMP
Noi riusciamo spesso con i movimenti e i tempi giusti a trovare il trequartista e le due punte tra le linee per iniziare l’azione offensiva.
Cerchiamo l’ampiezza con la spinta dei nostri terzini: uno sale e l’altro si ferma. Ma sono molto meno propositivi di altre volte, anche a causa dell’atteggiamento dei giallorossi. Grande l’impegno delle nostre mezzali che lavorano sia in ampiezza che in profondità e che riescono spesso a trovare il movimento di Alvarez che spazia molto nell’arco offensivo.
La partita di Alvarez si spiega con i numeri: 4 palle recuperate e 8 perse e ben 11 km percorsi. E’ il giocatore che ha percorso piu’ km in partita, un risveglio per questo giocatore.
Teniamo i due attaccanti larghi durante la costruzione: spazio centrale libero per l’inserimento puntuale delle mezzali e del trequartista. Un’impostazione che ricorda molto il gioco dell’Empoli di Giampaolo dello scorso anno.
La posizione di Muriel è molto pericolosa per la difesa della Roma, a causa dello spazio lasciato libero dalla grande spinta dei suoi terzini.
In fase di non possesso cerchiamo grande pressione sul possesso palla della Roma e cerchiamo di ripartire subito.
Le punte lavorano sui due centrali. Alvarez lavora sul mediano davanti dalla difesa. Le mezzali escono sui terzini, Torreira va sulla mezzala di parte e la mezzala opposta stringe verso il centro. Siamo molto corti ed organizzati quando pressiamo alti, Torreira si stacca aggressivo sul mediano cercando di prenderlo alle spalle.
Scivolamenti fatti con sincronismo perfetto, intensità ed aggressività, creiamo densità in zona palla per recuperare subito il pallone.
La difesa conferma il sincronismo perfetto visto nella prima partita: siamo organizzati, la linea è precisa, le posture corrette e le distanza giuste, nonostante la Roma non lasci punti di riferimento precisi.
Con questo pressing li costringiamo spesso al lancio lungo, idea di gioco che non dispiace a Spalletti che è ben contento di mettere in moto gli esterni offensivi e Perotti che gioca centrale.
STRATEGIA ROMA
La Roma di mister Spalletti risponde con un 4-3-3 con grande qualità offensiva e qualche disattenzione nel reparto arretrato.
Szczesny in porta, difesa a 4: Florenzi terzino destro, Manolas e Juan Jesus centrali, Peres terzino sinistro. Centrocampo a 3 con De Rossi davanti alla difesa, Nainggollan mezzala destra e Strootman mezzala sinistra. El Sharaawy a sinistra e Salah a destra dietro al ‘falso nueve’ Perotti.
In fase di possesso la Roma rimane spiazzata dalla nostra aggressione feroce in ogni zona del campo.
Il loro possesso palla non è fluido, non riescono a dare continuità al gioco e incorrono in molti passaggi corti sbagliati.
I terzini sono molto larghi e alti in appoggio costante alla manovra offensiva, i centrocampisti ruotano in posizione centrale per eludere la marcatura del nostro trequartista. I due attaccanti esterni sono molto stretti al centro per giocare tra la nostra linea di difesa e il centrocampo. Sono anche abili a cambiarsi la posizione per occupare lo spazio offensivo. Le mezzali si inseriscono dietro di loro in profondità mentre vediamo il movimento continuo di Perotti come trequartista e falso nueve. Nainggolan si posiziona subito dietro a Perotti.
Il loro possesso palla, tecnicamente ottimo e con fraseggi veloci in attacco, non riesce a prendere ritmo e intensità e dopo un buon avvio iniziano a cercare spesso la palla sopra le linee ed il cambio di gioco.
In fase di non possesso provano ad alzare il baricentro venendo a prenderci alti.
Perotti pressa Torreira sul passaggio in scarico al difensore centrale e Strootman si alza sul nostro mediano. La nostra mezzala viene lasciata libera visto che i due esterni fanno fatica ad accorciare e i terzini della Roma sono impegnati dai nostri attaccanti. Sbagliano tuttavia spesso i tempi di pressione ed i movimenti permettendoci di uscire da questa situazione aggressiva.
De Rossi gioca su Alvarez.
La Roma parte forte e dopo soli 8 minuti è già in vantaggio con un possesso palla davanti alla nostra area che vede El Shaarawy scambiare posizione con Perotti. L’argentino, troppo libero a sinistra, punta l’area e pennella un cross sul secondo palo per Salah. Pavlovic parte in ritardo (grave errore di lettura) per accorciare sulla punta egiziana ed è uno a zero per loro.
Subiamo il colpo e infatti dopo soli due minuti la Roma rischia il raddoppio in contropiede: Salah scappa a destra e serve El shaarawy a sinistra che sbaglia dentro l’area di rigore.
Ma dopo questa occasione incominciamo a fare gioco, siamo aggressivi e fisicamente reggiamo l’urto, copriamo bene il campo e mentalmente rispondiamo al goal con personalità e gioco.
Usciamo spesso in possesso palla già dalla costruzione bassa e troviamo un ispirato Alvarez tra le linee. L’argentino svaria molto e mette in difficoltà i giallorossi, sopratutto a destra dove Perez è spesso alto ed El shaarawy non copre molto.
Anche la soluzione del lancio lungo è ottima per eludere e superare la loro pressione a centrocampo: al 18′ minuto proprio su un lancio stupendo e millimetrico di Regini da centrocampo (colpevole una linea difensiva giallorossa da incubo), Muriel scatta tra Perez e Juan jesus e colpisce al volo sulla destra segnando il goal del pareggio: un capolavoro di rara bellezza.
Abbiamo la partita in mano e dopo un minuto recuperiamo una palla a centrocampo: palla avanti palla indietro e Alvarez serve in profondita’ Muriel, lasciato solo sulla destra, stop in corsa al volo e tiro ad incrociare con Szczesny che fa un miracolo.
La partita è combattuta con la Roma che fa un possesso palla lento. Questo ci permette spesso un recupero offensivo del pallone, purtroppo in due occasioni non siamo precisi nei cross con Alvarez. In uno di questi Quagliarella non arriva per poco sul pallone.
Al 32′ minuto grande occasione per la Roma che recupera palla con Strootman in pressione alta su una nostra costruzione dal basso lenta e poco precisa. Parte il due contro due che solo un rimpallo sbagliato ci permette di sventare.
Un minuto dopo grande occasione Samp con l’ennesima palla esterna per Muriel che salta Juan Jesus e serve Alvarez che si butta nello spazio centrale lasciato libero da Juan jesus. Il nostro trequartista arriva a crossare per Quagliarella che non ci arriva.
Al 40′ minuto passiamo in vantaggio: calcio d’angolo sulla destra, errore in uscita del portiere polacco giallorosso e Quagliarella colpisce sul secondo palo dopo essersi liberato con un movimento a mezzaluna della marcatura di Juan jesus. 2-1 assolutamente meritato.
Al 43′ minuto cross di Barreto che pesca libero al centro dell’area Quagliarella: l’attaccante di tacco impegna il portiere giallorosso ma forse poteva girarsi e provare a segnare in maniera più agevole.
La difesa della Roma lavora male in linea, sono larghi e distratti.
La partita che avevamo in pugno viene sospesa a causa del nubifragio per ben 80 minuti… .
Al ritorno in campo il dubbio è il seguente, ed è legittimo: mentalmente è più avvantaggiato chi ha l’opportunità di correggere gli errori commesi fino ad allora, oppure chi deve portare in porto una partita dominata?
La Roma effettua 2 cambi.
Dentro Totti e Dzeko per El shaarawy e Perotti.
Noi sostituiamo Pavlovic, che ha sofferto la vivacità di Salah, con Dodò.
Non cambia nulla tatticamente se non che Totti agisce da trequartista puro con Salah e Dzeko punte centrali per un 4-3-1-2
Salah predilige lavorare a destra e farsi trovare nello spazio tra Dodo’ e Regini.
Partiamo subito con difficoltà, con una super occasione di Dzeko a tu per tu con Viviano su imbucata di Salah tra Silvestre e Regini. Male Sala che non segue il taglio.
Dodò si presenta subito con un bel fallo di battuta su rimessa laterale e conseguente contropiede della Roma.
La Roma alza il baricentro e diventa più corta e aggressiva anche se preferisce giocare sulle transizioni e ripartire di rimessa anche con palle lunghe.
Purtroppo da noi si creano spazi pericolosi tra difesa e centrocampo, zona dove Totti riesce sempre a farsi trovare libero riuscendo poi a far ripartire l’azione offensiva.
Al 12′ minuto primo miracolo di Viviano: Torreira esce con tempi sbagliati su Nainggolan, Barreto non copre al centro su Totti, il pallone arriva al n. 10 che di prima serve il taglio di Dzeko tenuto in gioco da Sala e Regini. Indecisione sull’uscita di Silvestre, fortunatamente il tiro viene parato.
Al 15′ minuto pareggio della Roma: Perez serve Totti che di prima innesca il movimento davanti a Dodo e dietro a Regini di Dzeko, che salta in maniera fortunosa Viviano (forse colpevole in uscita) e segna. La nostra linea difensiva lavora in maniera scorretta con Silvestre che tiene in gioco tutti.
Al 16′ minuto fuori uno stanco Muriel per Budimir.
Copriamo in maniera sbagliata lo spazio di manovra di Totti con le mezzali ed il nostro mediano.
Al 20′ minuto “palla scoperta” a centrocampo e grave errore di Dodo’ che si stacca dalla linea a 4 – contro 3 attaccanti – per contrastare la mezzala giallorossa. Naingollan riesce a servire proprio Salah nel buco lasciato da Dodo’ alle proprie spalle, Salah crossa per Dzeko, Sala lo perde, Viviano para.
Al 21′ minuto pressione alta di Juan jesus su Alvarez che perde un pallone in una nostra risalita: verticale per Salah che prende alle spalle Dodò, tiro in diagonale e miracolo di Viviano.
Al 27 minuto ancora un miracolo di Viviano. La nostra linea lavora ancora una volta male in risalita, il pallone arriva a Totti che innesca subito Salah tenuto in gioco da Silvestre e con Dodo’ ancora una volta in ritardo. Il tiro viene parato da Viviano in stato di grazia.
Al 34′ minuto abbiamo un’occasione con Alvarez che salta due uomini e tira, para il portiere.
A questo punto Giampaolo ha preso coscienza dell’affidabilità di Dodo’ come terzino (noi la ricordavamo bene dallo scorso anno) e decide di toglierlo dopo 30 minuti di autentico disastro.
Entra Skrinar con Regini spostato terzino sinistro.
Al 40′ minuto la Roma prova il tutto per tutto con l’ingresso di Iturbe per Nainggolan per un 4-2-3-1 con Iturbe a sinistra Totti dietro Dzeko e Salah a destra.
La partita sembra indirizzarsi verso un pareggio ma al 46′ minuto il fattaccio: rigore generoso su entrata tecnicamente e tatticamente sbagliata di Skrinar su Dzeko. Totti segna il rigore decisivo del 3 a 2 e purtroppo portiamo a casa 0 punti, una beffa!
La Roma ribalta la partita con un secondo tempo super, in cui aumenta il possesso palla e produce una marea di occasioni da goal.
Hanno sfondato sulla nostra sinistra, con Dodò disastroso. Ben 16 gli attacchi su quel lato…
Abbiamo corso, abbiamo lottato e dopo l’ottimo primo tempo meritavamo un po’ di più. Ma i cambi non sono stati all’altezza e quando forse serviva un cambio a centrocampo il Mister ha dovuto togliere un terzino appena entrato poiché si trovava in grande difficoltà.
Peccato perché il primo tempo ha colpito per l’ennesima volta tutti per una grande compattezza e una grande organizzazione di gioco. Nel secondo tempo i km percorsi, l’intensità che si abbassa e le linee che si allungano fanno sì che la linea difensiva venga messa sotto pressione costantemente e che la maggior qualità della Roma esca fuori. Anche se forse c’è stato più un calo mentale dovuto alla sospensione estremamente lunga…
Bravi comunque i ragazzi e bravo Giampaolo, ci rifaremo!
10 commenti
Ciao Mister, ho un quesito da porti. Pensi che il tallone di Achille sia la nostra fascia sinistra? o può migliorare? credo più in Pavlovic che in Dodò. potresti adattare altri 2 giocatori in quel ruolo Sala o Reggini… Boh… Comunque correggere una squadra,avendo nell’ intervallo di un ora e venti è molto più semplice.
Credo nel lavoro di Giampaolo e spero riesca a migliorare anche il brasiliano che si è dimostrato inadatto a quel ruolo e inadatto a giocare in linea nel corso di questi anni.
Lui pensa individualmente la linea invece si muove in maniera collettiva…
Dodò orrore, ma già si sapeva, mi chiedo cosa ci abbia visto Osti, bastava che telefonasse a Mancini che gli avrebbe detto che è una pippa (frase detta veramente a qualcuno dal Mancio).
Diagnosi perfetta!! Ora dopo appena tre partite siamo d’accapo! Manca un terzino sinistro!!!
Cosa inventerà Giampaolo? Io proverei il ragazzo portoghese non può fare peggio dei due che hanno giocato. Non spostiamo Regini dal centro che sta facendo bene.
Speriamo bene!!!!!!
Dicono che skrinar sia molto bravo,e conseguente spostamento di regini, può essere una soluzione anche se credo che continueremo con pavlovic
Circola la voce che Giampaolo sia talmente furioso con Dodò che potrebbe decidere di non convocarlo più, almeno fino a quando non si sarà dato una svegliata, a me questo brasiliano sembra proprio che abbia dei problemi…mentali perchè ok l’errore tecnico o tattico, ma sbagliare continuamente la stessa cosa per 35 minuti è da uno che non ci sta con la testa…
Tornando alla partita Carlo comunque nel secondo tempo ci infilavano regolarmente anche e soprattutto per vie centrali, facevano l’1-2 e poi lanciavano in mezzo, colpa solo dello sciagurato Dodò o anche i centrali difensivi sbagliavano i movimenti?
Si l ho spiegato praticamente non riuscivamo mai a schermare e coprire il movimento di Totti tra le linee eravamo lunghi tra i due reparti rimaneva la difesa in 3 contro 4 e spesso in un 4 contro 4 che gioco forza apriva dei varchi,si la linea non si muoveva bene on dimentichiamoci che davanti avevamo dei fuoriclasse..
La domanda è cosa c’è sotto il caso Dodo’ perché che non sia un terzino lo sanno anche i piccioni che aleggiano su Marassi quindi che qualcuno ce lo spieghi.
Dal mio punto di vista si tratta dell’ennesimo favore fatto all’Inter…. 2 anni di prestito, 4 o 5 ml per il riscatto obbligato di un giocatore che ha sempre fatto da male a malissimo. Forse era meglio un trequartista di meno (con questo Alvarez lasciamo in panca Mr 10 milioni Praet?) e un terzino sinistro in più
un errore imperdonabile lasciare agire totti indisturbato tra le linee per un tempo intero