Questa volta è finita per sempre. Nenad Krsticic, il ragazzo salvato per miracolo da un linfoma, il serbo aggrappato alla vita che la Sampdoria aveva allevato, coccolato, cresciuto come un figlio, il promesso “capitan futuro” destinato a indossare la fascia, ha rescisso consensualmente il contratto che lo legava alla società blucerchiata. La notizia della rescissione, pubblicata in mattinata sul sito ufficiale della Sampdoria, è il classico fulmine a ciel sereno. Il giocatore figurava nella lista dei 29 convocati per il ritiro di Ponte di Legno e niente lasciava presagire a una conclusione del genere.
Dispiace. In primo luogo per ciò che Krsticic ha rappresentato per la Sampdoria in questi anni. La sua storia non ha eguali. Acquistato nel 2008 dall’OFK di Belgrado, Nenad viene presto colpito da un linfoma molto aggressivo. Se ne accorge il medico tuttofare della Sampdoria Amedeo Baldari, che lo porta all’ospedale di San Martino salvandogli la vita per una questione di pochi giorni. Tornato in campo all’inizio del 2010, il 2 giugno Krsticic segna contro la Primavera del Milan il gol decisivo: sembra la fine di un incubo.
Dopo l’esordio in prima squadra contro il Debrecen, Krsticic scala lentamente le gerarchie ed entra stabilmente in prima squadra nella stagione di serie B 2011/2012. Nel giro di un anno, nel periodo di transizione tra la gestione Ferrara e quella targata Delio Rossi, il giovane serbo diventa colonna portante del centrocampo blucerchiato. I tifosi lo apprezzano per il suo carattere, fuso mirabilmente con un’ottima tecnica di base che lo fa diventare leader di un centrocampo sbarazzino, formato anche da Obiang e Poli.
Questo fino al 13 aprile 2013. Il giorno che gli cambia sì la carriera, ma in negativo: il giorno del derby. Dopo un quarto d’ora di gioco un macellaio brasiliano di nome Francelino Matuzalem attenta alle sue esili caviglie. Non è un luogo comune: è qui che comincia la sua parabola discendente. Come pensa la stragrande maggioranza dei tifosi della Sampdoria, c’è stato un Krsticic pre-Matuzalem e un Krsticic post-Matuzalem. Due ere geologiche diverse, segnate da un evento catastrofico che cambia per sempre il corso del tempo. E infatti Krsticic, da quel maledetto intervento assassino, non si riprenderà mai più.
Da allora, uno stillicidio di presenze impalpabili in cui il ragazzo, pur mettendoci il massimo impegno, non riesce più a incidere come vorrebbe. La grinta nei contrasti è un ricordo annebbiato, gli inserimenti palla al piede, come quello – bellissimo – contro la Fiorentina in un memorabile 2-2 al “Franchi”, una lontana reminiscenza. Nel gennaio 2015 il prestito al Bologna, dove Krsticic si ritrova di fianco proprio quel brasiliano maledetto. Da professionista qual è, Nenad non fa una piega. Zitto e pedala, anzi, zitto e corri. L’anno scorso il ritorno alla Sampdoria e appena 10 presenze complessive, rovinate da un goffo autogol.
Ma non è così che lo vogliamo ricordare. Perché Krsticic, nonostante qualcuno lo considerasse un peso morto, a Bogliasco si sentiva a casa. Il suo era un debito di riconoscenza. Per un ambiente che gli voleva bene e per una società che gli aveva salvato la pelle. Una vita rinata, che il ragazzo serbo sognava tutta quanta a tinte blucerchiate. Che poteva essere e che invece non sarà. “Sretno”, Nenad. Buona fortuna!
ROBERTO BORDI
15 commenti
Grazie di cuore Nenad per quanto hai potuto dare in questi anni alla Sampdoria. Grazie davvero.
Come puo un incidente finire una carriera se qualcuno me lo spiega gli sono grato.
E’ un falso mito, l’incidente non centra nulla, ci sono quelle annate dove i giocatori sembrano fenomeni, ma alla lunga i valori dei giocatori vengono fuori e lui è un onesto giocatore da serie B, spiace a livello affettivo, ma la realtà è questa.
pienamente d’accordo con evo…
Sicuramente sei un grande conoscitore di calcio…perché non fai il procuratore o il talent scout?
d’accordissimo..onesto mestierante da B, nulla piu….
Che dire? Spiace.
Concordo con Evo un’incidente non preclude la tecnica quella o ce l’hai o non ce l’hai. Contento x la sua guarigione ma il fatto che abbia rescisso mi lascia sereno perché non è proponibile in serie A
L’incidente quasi sicuramente non c’entra, al limite può averlo frenato psicologicamente per un po’. Resta il fatto che quello è stato comunque uno spartiacque per Nenad: dopo il rientro non ha mai più ingranato. Anche se devo ammettere che nel finale della scorsa stagione non mi è dispiaciuto, sarà stata la mediocrità generale ad elevarlo ma pensavo che si fosse guadagnato la riconferma. Peccato. Good luck nenad!
L’incidente non c’entra nulla?
Ma scherzate o dite sul serio?
So con assoluta certezza che ancora a distanza di mesi dall’infortunio la caviglia di Nenad era il doppio dell’altra, faceva una fatica tremenda a correre e persino la sua camminata ( mi riferirono…) non era più la stessa, è stata una mazzata terribile!
A me dispiace tantissimo, sono sorpreso da questa decisione, si vocifera che sia una scelta di Giampaolo…in bocca al lupo Nenad!
Non sapevo! Se le cose stanno così allora l’incidente ha inciso eccome..
Brocchi / Matuzalem? Brocchi ha proprio chiuso col calcio.
Ciao Nenad, per quanto mi riguarda, ti ringraziero’ sempre per aver onorato la ns meravigliosa maglia, un grosso in bocca al lupo per il tuo futuro.
Riva, Van Basten e Ronaldo.
Un incidente grave cambia la carriera!
Aggiungo però che certi interventi ( non ultimo quello di Payet su CR ) andrebbero sanzionati anche a livello di codice penale…