Dopo la solenne batosta di Szombathenyi, la Samp riprende ad allenarsi guardando al futuro. Oggi seduta d’allenamento con riunione tecnica, riscaldamento, tattica e velocità sui 50 metri, nonostante il grande caldo. Grandi assenti, Regini ed Eder: per il difensore, l’infortunio di ieri si è rivelato solo una botta al ginocchio sinistro senza ulteriori conseguenze; anche l’attaccante brasiliano è stato tenuto a riposo a seguito di un lieve affaticamento muscolare. In serata, i giocatori sono rientrati nella bucolica Buk, dove pare che gli abitanti del luogo si stiano prodigando per rendere il più piacevole possibile il breve soggiorno dei blucerchiati. Venerdì, seconda ed ultima amichevole in terra ungherese contro il Sopron (seconda divisione) prima di tornare a Genova.
Nel frattempo, torna a parlare il diesse Osti: ancora più categorico del solito, il direttore sportivo esclude interventi in entrata, ribadendo ancora una volta che De Ceglie non interessa. “Ora dobbiamo pensare alle uscite, dobbiamo sfoltire l’organico”, facendo i soliti nomi di Maresca, Poulsen e Juan Antonio, notoriamente esclusi dal progetto-Delio. Pochi però credono letteralmente alle parole di Osti, anche perché qualche giocatore apparentemente incedibile potrebbe salutare la compagnia: basti pensare a Da Costa, la cui cessione non rappresenta più un tabù, visto anche il concreto interessamento di Cagliari, Chievo e Torino..
Oppure al paraguaiano del Benfica Lorenzo Melgarejo: Regini si sta comportando in maniera efficace in quel ruolo, ma l’allenatore ha bisogno di un esterno sinistro di ruolo e di valore; da qui, l’interesse manifestato per Melgarejo, che non riesce a trovar spazio a Lisbona e che il Liverpool non può tesserare perché non avrebbe ottenuto abbastanza presenze internazionali per ottenere il permesso di lavoro necessario per l’ingaggio in Inghilterra. Melgarejo erediterebbe idealmente la fascia sinistra dal connazionale Estigarribia, ma l’ostacolo, anche in questo caso, sembra essere di natura prettamente economica. Al di là dell’interessamento di altre squadre di livello europeo, come il Fenerbahce, la cifra richiesta dal Benfica per il prestito del giocatore sembrerebbe effettivamente molto alta, il che cozzerebbe contro le intenzioni della dirigenza di ridurre il più possibile il monte ingaggi (specie dopo il rifiuto di Nick Pozzi di “spalmare” il suo..)
Maxi Lopez, invece, avrebbe accettato il trasferimento negli Emirati Arabi: il parere dell’ex direttore generale del Catania Lo Monaco è che l’argentino sia un giocatore dal potenziale enorme ma in gran parte inespresso per motivi caratteriali: ”Maxi Lopez? è troppo forte ma purtroppo si fasopraffarre da altre cose che lo penalizzano. Per essere chiaro, non alludo alla moglie ma al suo stile di vita agiata che spesso non lo fa rendere in campo per quello che è il suo reale e grande valore. Ha scelto la strada più comoda a Dubai con tanti soldi e senza pressioni. Lui sente troppo l’ansia di dover a tutti i costi rispondere presente in campo”. A Maxi mancherebbe quindi lo spirito di sacrificio che avrebbe potuto condurlo ad una carriera sfolgorante; tralasciando l’esperienza blucerchiata, in effetti, dopo i trascorsi infelici in Barcellona e Milan, verrebbe da dare ragione alla vecchia volpe che ballò per qualche settimana alla corte del Joker..